Come "vergogna"? Pensavo avesse ottimi rapporti con il presidente della Salernitana... So litigati?ALEX82 ha scritto:3 a 0 per gli sbiaditi co rissa fuori lo stadio e lotito che grida "vergogna"....se so fatti riconosce pure giu.
Ole'.
Claudio Lotito
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Lotito show
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Re: Lotito show
Segnalo questa frase tratta dall'intervista fattagli sul Fatto Quotidiano
«Io sono per un calcio didascalico e moralizzatore e ho un ispiratore nobile, il Manzoni»
Ma andiamo con ordine:
http://www.selpress.com/istitutotreccan ... 827946.pdf

Direi che potremmo rinominare il topic con la frase di cui sopra

«Io sono per un calcio didascalico e moralizzatore e ho un ispiratore nobile, il Manzoni»
Ma andiamo con ordine:
http://www.selpress.com/istitutotreccan ... 827946.pdf
Direi che potremmo rinominare il topic con la frase di cui sopra



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Re: Lotito show
Ale66andro ha scritto: Come "vergogna"? Pensavo avesse ottimi rapporti con il presidente della Salernitana... So litigati?
Si s'e' messo davanti allo specchio e parlava sdoppiandosi.
No ha detto che e' na vergogna che una giornata di festa per la Salernitana e' diventata un casotto.
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Lotito show
"...il baston contrario" ahahahahahahahah
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Re: Lotito show
quello della Merde d'artiste?frankolauro ha scritto:Segnalo questa frase tratta dall'intervista fattagli sul Fatto Quotidiano
«Io sono per un calcio didascalico e moralizzatore e ho un ispiratore nobile, il Manzoni»
Ma andiamo con ordine:
http://www.selpress.com/istitutotreccan ... 827946.pdf
Direi che potremmo rinominare il topic con la frase di cui sopra![]()
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It's been too long since I felt this way
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Re: Lotito show
principe68 ha scritto: quello della Merde d'artiste?
Si spiegano tante cose


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Re: Lotito show
Presidente, siamo qui.
Con voi voglio fare un discorso serio, ma come avrà visto, il consenso non mi interessa. Sa quante interviste rifiuto? Un'infinità. A Roma c'è un nuovo tipo di parassita. Di giorno fa un lavoro, poi cambia mestiere e discute di Lazio in radio.
Non va bene?
E non va bene no, il patrimonio della Lazio non può essere alla mercé di chi non ha la titolarità. Usano la mia attività per trarne vantaggi. Parlano di bilanci senza ave' la competenze. Sono iscritto all'albo, io. So distinguere un giornalista da un abusivo. La festa è finita, glielo garantisco. Ho creato una rivista, una radio, una tv in Hd. Impedirò di guadagnare denaro a quelli che sfruttano l'azienda Lazio per denigrarmi.
La accusano di aver coperto il segnale radio dei contestatori. Censura?
Taglio risorse indebite. Mi riapproprio di ciò che appartiene alla società di cui sono tifoso da sempre.
Dicevano che fosse romanista.
Mio cognato era Ad della Roma, nel tempo l'ho pure convertito. Alle mistificazioni rispondo con l'antico adagio: non ti curar di loro ma guarda e passa. E da domani, pure incassa. Di certe campagne, qualcuno pagherà il prezzo. Non è che uno si alza la mattina, urla “Lotito è un ladro, un delinquente e un mascalzone” e può sperare di passarla liscia.
Parla dello scommettitore Erodiani?
Non ho il dispiacere di conoscerlo, mi ha additato come capo cupola. Non ho mai giocato, neanche al Totocalcio. E' storia.
E' preoccupato per la società?
Perché dice la società, scusi? La società non ha fatto nulla e non difende a prescindere nessuno. Se verrà provato che qualcuno ha commesso irregolarità eviteremo ricorsi. Accadde già con Matuzalem. In attesa di ripulire la troppa spazzatura fatta di dicitur e non di dicunt, ricorro al latino e mi chiedo, cui prodest?
Complotto?
Questo lo dice lei. Io chiedo solo di riflettere. Ho dato fastidio. Abbattuto privilegi. Tagliato stipendi, a iniziare dal mio. Non percepisco un euro.
Ha parlato con Mauri?
Bravo ragazzo. Senza vizi, cattolico, forse un po' ingenuo. Con Brocchi e Floccari è stato a Medjugorje. Il quadro che di lui hanno dipinto i giornali non corrisponde al mio. Durante la fase giudiziaria non ho mai espresso giudizi, ma in ogni caso ciò che gli addebitano, e va dimostrato, rappresenterebbe un mero fatto personale, estraneo alla società.
E la responsabilità oggettiva?
Certe storture non sono più sostenibili.
Le gare con Genoa e Lecce furono regolari?
Mai dubitato. Ero a Lecce. Loro rimasero in 10, noi inseguivamo la Champions. Vincemmo. E' strano?
Agnelli lo conosce?
Tutela i propri interessi e, a volte, ci siamo scontrati. Ma Andrea è una persona seria, ragionevole, moderata. Ha detto “dittatori” ai giudici sportivi? Avrà i suoi motivi. Io ho grande rispetto delle istituzioni. Bisogna essere responsabili. Ma la Juve, come noi, viene da esperienze traumatizzanti. Chi si è scottato con l'acqua calda ha paura anche della fredda. Meglio prevenire che curare.
I tifosi non la amano.
È vero. Nel cuore della città non sono mai entrato. L’ambiente contribuì. Dissero che ero pazzo. Mi chiamavano Lotirchio, si illudevano di intimidirmi, sette bombe mi hanno messo. Io sono per un calcio didascalico e moralizzatore e ho un ispiratore nobile, il Manzoni. L’utile per lo scopo, il vero per soggetto, l’interessante per mezzo. La gente alla fine capirà che il mio compito è fare il presidente tifoso e non il tifoso presidente, non produrre debiti, preservare la Lazialità. Non un aspetto estetico, ma una filosofia di vita.
Parole alte.
Quando alle riunioni di Lega usavo il termine ‘icastico’ mi guardavano male: “Ma questo che sta a di’?”.
Il nuovo stadio?
Abbiamo arene da terzo mondo, ma ai mestatori piace sostenere che voglio fa’ le speculazioni. Ma chi l’ha mai detto? Chi l’ha mai pensato? La Lazio non è Claudio Lotito, è una Spa quotata, sottoposta a vincoli. Non dimentichi che a Roma, anni fa, venne autorizzato un parcheggio al Pincio. Non per fare il baston contrario, ma dell’argomento stadio, sono esperto.
Voleva dire il bastian?
È la concitazione. Lo stadio non può essere una cattedrale nel deserto. Bisogna costruire un’identità collettiva che restituisca reddito. Sa con chi mi confronto io? Ha idea degli sforzi che faccio? Milan, Inter e Juve, insieme, fatturano 700 milioni. Noi siamo più piccoli. È preferibile dire una brutta verità che una bella bugia. Io non vendo sogni, ma solide realtà e il calcio non va demonizzato. Produce anche utili. Ha una funzione sociale.
Monti voleva chiuderlo.
Ha le sue ricette, io le mie. L’Italia è un serbatoio bucato. Si deve tappare la falla, non mettere benzina. Bisogna lavorare di più e riformare la previdenza. Baby pensioni, invalidità. Il cieco non può guida’ la macchina, o no? Se il medico dichiara il falso me lo devi denunciare. I giorni di malattia concessi allegramente producono danni irreparabili. Se chi amministra la cosa pubblica temesse la Corte dei conti o il danno erariale, lei vedrebbe placarsi in un secondo la corsa alla poltrona. Prenda l’articolo 18. Dobbiamo tutelare l’occupazione, non il posto di lavoro. Il merito e non la garanzia a prescindere. Perché devo impegnarmi quando chi produce prende lo stesso stipendio di chi non fa niente? Perché nessuno può essere licenziato? Sono pronto a un confronto con il sindacato. Se cacci i furbi non crei un vulnus, produci giustizia.
E l’evasione?
La gente deve paga’ le tasse, il nemico non è Equitalia. Male non fare, paura non avere. Purtroppo l’Italia è terra eletta di prenditori e magnager. Arraffatori e cavallette. Io non sono un puritano, ma qui si esagera.
Con voi voglio fare un discorso serio, ma come avrà visto, il consenso non mi interessa. Sa quante interviste rifiuto? Un'infinità. A Roma c'è un nuovo tipo di parassita. Di giorno fa un lavoro, poi cambia mestiere e discute di Lazio in radio.
Non va bene?
E non va bene no, il patrimonio della Lazio non può essere alla mercé di chi non ha la titolarità. Usano la mia attività per trarne vantaggi. Parlano di bilanci senza ave' la competenze. Sono iscritto all'albo, io. So distinguere un giornalista da un abusivo. La festa è finita, glielo garantisco. Ho creato una rivista, una radio, una tv in Hd. Impedirò di guadagnare denaro a quelli che sfruttano l'azienda Lazio per denigrarmi.
La accusano di aver coperto il segnale radio dei contestatori. Censura?
Taglio risorse indebite. Mi riapproprio di ciò che appartiene alla società di cui sono tifoso da sempre.
Dicevano che fosse romanista.
Mio cognato era Ad della Roma, nel tempo l'ho pure convertito. Alle mistificazioni rispondo con l'antico adagio: non ti curar di loro ma guarda e passa. E da domani, pure incassa. Di certe campagne, qualcuno pagherà il prezzo. Non è che uno si alza la mattina, urla “Lotito è un ladro, un delinquente e un mascalzone” e può sperare di passarla liscia.
Parla dello scommettitore Erodiani?
Non ho il dispiacere di conoscerlo, mi ha additato come capo cupola. Non ho mai giocato, neanche al Totocalcio. E' storia.
E' preoccupato per la società?
Perché dice la società, scusi? La società non ha fatto nulla e non difende a prescindere nessuno. Se verrà provato che qualcuno ha commesso irregolarità eviteremo ricorsi. Accadde già con Matuzalem. In attesa di ripulire la troppa spazzatura fatta di dicitur e non di dicunt, ricorro al latino e mi chiedo, cui prodest?
Complotto?
Questo lo dice lei. Io chiedo solo di riflettere. Ho dato fastidio. Abbattuto privilegi. Tagliato stipendi, a iniziare dal mio. Non percepisco un euro.
Ha parlato con Mauri?
Bravo ragazzo. Senza vizi, cattolico, forse un po' ingenuo. Con Brocchi e Floccari è stato a Medjugorje. Il quadro che di lui hanno dipinto i giornali non corrisponde al mio. Durante la fase giudiziaria non ho mai espresso giudizi, ma in ogni caso ciò che gli addebitano, e va dimostrato, rappresenterebbe un mero fatto personale, estraneo alla società.
E la responsabilità oggettiva?
Certe storture non sono più sostenibili.
Le gare con Genoa e Lecce furono regolari?
Mai dubitato. Ero a Lecce. Loro rimasero in 10, noi inseguivamo la Champions. Vincemmo. E' strano?
Agnelli lo conosce?
Tutela i propri interessi e, a volte, ci siamo scontrati. Ma Andrea è una persona seria, ragionevole, moderata. Ha detto “dittatori” ai giudici sportivi? Avrà i suoi motivi. Io ho grande rispetto delle istituzioni. Bisogna essere responsabili. Ma la Juve, come noi, viene da esperienze traumatizzanti. Chi si è scottato con l'acqua calda ha paura anche della fredda. Meglio prevenire che curare.
I tifosi non la amano.
È vero. Nel cuore della città non sono mai entrato. L’ambiente contribuì. Dissero che ero pazzo. Mi chiamavano Lotirchio, si illudevano di intimidirmi, sette bombe mi hanno messo. Io sono per un calcio didascalico e moralizzatore e ho un ispiratore nobile, il Manzoni. L’utile per lo scopo, il vero per soggetto, l’interessante per mezzo. La gente alla fine capirà che il mio compito è fare il presidente tifoso e non il tifoso presidente, non produrre debiti, preservare la Lazialità. Non un aspetto estetico, ma una filosofia di vita.
Parole alte.
Quando alle riunioni di Lega usavo il termine ‘icastico’ mi guardavano male: “Ma questo che sta a di’?”.
Il nuovo stadio?
Abbiamo arene da terzo mondo, ma ai mestatori piace sostenere che voglio fa’ le speculazioni. Ma chi l’ha mai detto? Chi l’ha mai pensato? La Lazio non è Claudio Lotito, è una Spa quotata, sottoposta a vincoli. Non dimentichi che a Roma, anni fa, venne autorizzato un parcheggio al Pincio. Non per fare il baston contrario, ma dell’argomento stadio, sono esperto.
Voleva dire il bastian?
È la concitazione. Lo stadio non può essere una cattedrale nel deserto. Bisogna costruire un’identità collettiva che restituisca reddito. Sa con chi mi confronto io? Ha idea degli sforzi che faccio? Milan, Inter e Juve, insieme, fatturano 700 milioni. Noi siamo più piccoli. È preferibile dire una brutta verità che una bella bugia. Io non vendo sogni, ma solide realtà e il calcio non va demonizzato. Produce anche utili. Ha una funzione sociale.
Monti voleva chiuderlo.
Ha le sue ricette, io le mie. L’Italia è un serbatoio bucato. Si deve tappare la falla, non mettere benzina. Bisogna lavorare di più e riformare la previdenza. Baby pensioni, invalidità. Il cieco non può guida’ la macchina, o no? Se il medico dichiara il falso me lo devi denunciare. I giorni di malattia concessi allegramente producono danni irreparabili. Se chi amministra la cosa pubblica temesse la Corte dei conti o il danno erariale, lei vedrebbe placarsi in un secondo la corsa alla poltrona. Prenda l’articolo 18. Dobbiamo tutelare l’occupazione, non il posto di lavoro. Il merito e non la garanzia a prescindere. Perché devo impegnarmi quando chi produce prende lo stesso stipendio di chi non fa niente? Perché nessuno può essere licenziato? Sono pronto a un confronto con il sindacato. Se cacci i furbi non crei un vulnus, produci giustizia.
E l’evasione?
La gente deve paga’ le tasse, il nemico non è Equitalia. Male non fare, paura non avere. Purtroppo l’Italia è terra eletta di prenditori e magnager. Arraffatori e cavallette. Io non sono un puritano, ma qui si esagera.

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Re: Lotito show
A magico non mollare, una presentazione con 5mila persone non l'ho mai vista
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Re: Lotito show
pure er trefontane sarebbe sembrato vuoto ahaahahahahhaAstuzia e Core ha scritto:A magico non mollare, una presentazione con 5mila persone non l'ho mai vista

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Le regole sono uguali per tutti..più o meno..
Coni, Petrucci: «Lotito torna in consiglio Figc»
Sospeso l'articolo 11 del Codice Etico che prevede lo stop dei dirigenti sportivi condannati, subito dopo il primo grado di giudizio. Il presidente del Coni: «Giustizia sportiva? Valutazioni dopo i processi, ma responsabilità oggettiva non si tocca»
ROMA - "Claudio Lotito potrà tornare in consiglio federale Figc già nella riunione di domani". Lo ha annunciato il presidente del Coni, Gianni Petrucci, al termine della Giunta nazionale che ha infatti deciso la sospensione dell'articolo 11 del Codice Etico che prevede lo stop dei dirigenti sportivi condannati, subito dopo il primo grado di giudizio.
I TEMPI - "Non avendo fissato i termini di scadenza, questa sospensione rischiava di protrarsi sine die e questa mancanza poteva indebolire la portata della norma anche in sede giurisdizionale - ha riconosciuto il segretario generale del Coni, Raffaele Pagnozzi - . Entro il 31 ottobre è prevista la modifica della norma che indicherà anche la durata della sospensione. Stiamo valutando un periodo congruo di stop tra i 24 e i 36 mesi che porteremo in consiglio nazionale". Le nuove norme del Codice Etico erano state introdotte lo scorso febbraio.
GIUSTIZIA SPORTIVA - "Al termine dei processi in atto alcune situazioni saranno rivalutate. Ma soltanto a bocce ferme e tenendo presente che la responsabilità oggettiva non si tocca". Al termine della Giunta Nazionale, il presidente del Coni, Gianni Petrucci, apre alla possibilità di modificare alcuni aspetti del codice di giustizia sportiva assicurando però che il caposaldo della responsabilità oggettiva non sarà toccato. "All'inizio il calcioscommesse era uno scandalo grande, diventato poi meno grande e che oggi si ritorce contro la giustizia sportiva che sta facendo seriamente il proprio lavoro", ha sottolineato Petrucci. "Lo scandalo non riguarda solo il mondo del calcio - ha quindi aggiunto -, e ogni modifica va fatta soltanto a bocce ferme e in sintonia con gli organismi internazionali. Complimenti al presidente Abete, ma la Figc non può fare sempre da apripista come nel caso dei giudici di porta", ha concluso Petrucci.
Come si chiedeva giustamente oggi Fotia sul romanista, pugno duro solo con chi?
Sospeso l'articolo 11 del Codice Etico che prevede lo stop dei dirigenti sportivi condannati, subito dopo il primo grado di giudizio. Il presidente del Coni: «Giustizia sportiva? Valutazioni dopo i processi, ma responsabilità oggettiva non si tocca»
ROMA - "Claudio Lotito potrà tornare in consiglio federale Figc già nella riunione di domani". Lo ha annunciato il presidente del Coni, Gianni Petrucci, al termine della Giunta nazionale che ha infatti deciso la sospensione dell'articolo 11 del Codice Etico che prevede lo stop dei dirigenti sportivi condannati, subito dopo il primo grado di giudizio.
I TEMPI - "Non avendo fissato i termini di scadenza, questa sospensione rischiava di protrarsi sine die e questa mancanza poteva indebolire la portata della norma anche in sede giurisdizionale - ha riconosciuto il segretario generale del Coni, Raffaele Pagnozzi - . Entro il 31 ottobre è prevista la modifica della norma che indicherà anche la durata della sospensione. Stiamo valutando un periodo congruo di stop tra i 24 e i 36 mesi che porteremo in consiglio nazionale". Le nuove norme del Codice Etico erano state introdotte lo scorso febbraio.
GIUSTIZIA SPORTIVA - "Al termine dei processi in atto alcune situazioni saranno rivalutate. Ma soltanto a bocce ferme e tenendo presente che la responsabilità oggettiva non si tocca". Al termine della Giunta Nazionale, il presidente del Coni, Gianni Petrucci, apre alla possibilità di modificare alcuni aspetti del codice di giustizia sportiva assicurando però che il caposaldo della responsabilità oggettiva non sarà toccato. "All'inizio il calcioscommesse era uno scandalo grande, diventato poi meno grande e che oggi si ritorce contro la giustizia sportiva che sta facendo seriamente il proprio lavoro", ha sottolineato Petrucci. "Lo scandalo non riguarda solo il mondo del calcio - ha quindi aggiunto -, e ogni modifica va fatta soltanto a bocce ferme e in sintonia con gli organismi internazionali. Complimenti al presidente Abete, ma la Figc non può fare sempre da apripista come nel caso dei giudici di porta", ha concluso Petrucci.
Come si chiedeva giustamente oggi Fotia sul romanista, pugno duro solo con chi?
"Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti."
"Chi se cucca cu' 'e creature se susa 'nfuso"
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Re: Le regole sono uguali per tutti..più o meno..
mo vediamo se chiacchiera ancoraElisa ha scritto:Coni, Petrucci: «Lotito torna in consiglio Figc»
Sospeso l'articolo 11 del Codice Etico che prevede lo stop dei dirigenti sportivi condannati, subito dopo il primo grado di giudizio. Il presidente del Coni: «Giustizia sportiva? Valutazioni dopo i processi, ma responsabilità oggettiva non si tocca»
ROMA - "Claudio Lotito potrà tornare in consiglio federale Figc già nella riunione di domani". Lo ha annunciato il presidente del Coni, Gianni Petrucci, al termine della Giunta nazionale che ha infatti deciso la sospensione dell'articolo 11 del Codice Etico che prevede lo stop dei dirigenti sportivi condannati, subito dopo il primo grado di giudizio.
I TEMPI - "Non avendo fissato i termini di scadenza, questa sospensione rischiava di protrarsi sine die e questa mancanza poteva indebolire la portata della norma anche in sede giurisdizionale - ha riconosciuto il segretario generale del Coni, Raffaele Pagnozzi - . Entro il 31 ottobre è prevista la modifica della norma che indicherà anche la durata della sospensione. Stiamo valutando un periodo congruo di stop tra i 24 e i 36 mesi che porteremo in consiglio nazionale". Le nuove norme del Codice Etico erano state introdotte lo scorso febbraio.
GIUSTIZIA SPORTIVA - "Al termine dei processi in atto alcune situazioni saranno rivalutate. Ma soltanto a bocce ferme e tenendo presente che la responsabilità oggettiva non si tocca". Al termine della Giunta Nazionale, il presidente del Coni, Gianni Petrucci, apre alla possibilità di modificare alcuni aspetti del codice di giustizia sportiva assicurando però che il caposaldo della responsabilità oggettiva non sarà toccato. "All'inizio il calcioscommesse era uno scandalo grande, diventato poi meno grande e che oggi si ritorce contro la giustizia sportiva che sta facendo seriamente il proprio lavoro", ha sottolineato Petrucci. "Lo scandalo non riguarda solo il mondo del calcio - ha quindi aggiunto -, e ogni modifica va fatta soltanto a bocce ferme e in sintonia con gli organismi internazionali. Complimenti al presidente Abete, ma la Figc non può fare sempre da apripista come nel caso dei giudici di porta", ha concluso Petrucci.
Come si chiedeva giustamente oggi Fotia sul romanista, pugno duro solo con chi?

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Re: Le regole sono uguali per tutti..più o meno..
Pugno duro solo co... 

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Articolo di Lotito sul Corriere dello Sport
CORSPORT (C. LOTITO) - L'articolo di Giancarlo Dotto, pubblicato ieri da questo giornale, mi stimola sentimenti di tenerezza e soccorso al grido, direbbe il nostro Pontefice, di "consolare gli afflitti". Si nota, nel pezzo, la profonda solitudine di chi non ha più punti di riferimento: è il tifoso romanista di una Roma che non c'è, come club, come squadra, come società.
Piange disperato alla ricerca di un club che sia privo degli oltre 100 milioni di euro di debiti che, se non fosse sorretto da una banca a sua volta in difficoltà, sarebbe già fallito. Piange disperato alla ricerca di un club che non vince un derby con la Lazio da anni, che non ottiene un trofeo da anni, che non riesce a raggiungere un traguardo, anche minimale programmato, da anni. Piange disperato alla ricerca di un club che è scomparso da anni dal panorama del calcio nazionale, che non ha più alcuna rappresentanza né in Europa, né in Lega Calcio, né in Figc. Un club che non conta più nulla, in Italia ed a Roma, dove i suoi stessi tifosi hanno chiesto l'annientamento di una dirigenza che ha sbagliato tutto.
Noi laziali, che siamo il primo club della Capitale, che siamo l'unico club che rappresenta Roma in Europa, che siamo l'unico club che rappresenta Roma in Italia e negli organi dirigenti del calcio italiano ed europeo, cosa dobbiamo dire al rappresentante dei tifosi "sull'orlo di una crisi di nervi"? Coraggio, ragazzi, non vi abbattete! Non vi suicidate! Sperate in tempi migliori, liberatevi dei tabù del passato che vi ispirano soltanto rancore isterico! Se avete nella dirigenza qualcuno che viene dalla Lazio, tenetevelo stretto, perché vi può dare una mano nella rinascita! Noi siamo cattolici e romani, come dice Papa Francesco, e vi aiuteremo sempre ad esistere, perché il vostro esistere sarà sempre, per noi, occasione di orgoglio nel riaffermare che Roma è, nel calcio, la Lazio.
Piange disperato alla ricerca di un club che sia privo degli oltre 100 milioni di euro di debiti che, se non fosse sorretto da una banca a sua volta in difficoltà, sarebbe già fallito. Piange disperato alla ricerca di un club che non vince un derby con la Lazio da anni, che non ottiene un trofeo da anni, che non riesce a raggiungere un traguardo, anche minimale programmato, da anni. Piange disperato alla ricerca di un club che è scomparso da anni dal panorama del calcio nazionale, che non ha più alcuna rappresentanza né in Europa, né in Lega Calcio, né in Figc. Un club che non conta più nulla, in Italia ed a Roma, dove i suoi stessi tifosi hanno chiesto l'annientamento di una dirigenza che ha sbagliato tutto.
Noi laziali, che siamo il primo club della Capitale, che siamo l'unico club che rappresenta Roma in Europa, che siamo l'unico club che rappresenta Roma in Italia e negli organi dirigenti del calcio italiano ed europeo, cosa dobbiamo dire al rappresentante dei tifosi "sull'orlo di una crisi di nervi"? Coraggio, ragazzi, non vi abbattete! Non vi suicidate! Sperate in tempi migliori, liberatevi dei tabù del passato che vi ispirano soltanto rancore isterico! Se avete nella dirigenza qualcuno che viene dalla Lazio, tenetevelo stretto, perché vi può dare una mano nella rinascita! Noi siamo cattolici e romani, come dice Papa Francesco, e vi aiuteremo sempre ad esistere, perché il vostro esistere sarà sempre, per noi, occasione di orgoglio nel riaffermare che Roma è, nel calcio, la Lazio.
shaka ha scritto:Grande Ramon, ora deve andare al prossimo incontro, accettare tutte le richieste di quel maiale di Atangana, firmare tutto, poi s'abbassa i pantaloni davanti a tutti, se mette in posizione de squat e su quel foglio ce fa na bella cacata