Il prefetto, o meglio le forze dell'ordine, in un paese civile dovrebbero essere in grado di garantire la sicurezza.
Ma se non lo sono, ed è lo stesso prefetto ad ammettere la propria inadeguatezza, allora è meglio che la partita non si giochi.
Ich begriff, daß Menschen zwar zueinander sprechen, aber sich nicht verstehen; daß ihre Worte Stöße sind, die an den Worten der anderen abprallen; daß es keine größere Illusion gibt als die Meinung, Sprache sei ein Mittel der Kommunikation zwischen Menschen.
Perizia integrale della Procura di Torino sulle Armi trovate in possesso di alcuni no tav
settembre 19th, 2013
Ritiro e descrizione dei reperti
Lo stesso giorno del conferimento dell’incarico presso il Comando Provinciale Carabinieri di Torino è stata ritirata la seguente campionatura dei reperti inerenti il proc. pen.18142/13 R.G.N.R. nei confronti di Forgione Davide e Rossi Paolo:
nr.6 tubi in PVC di colore arancione di varie dimensioni;
nr.4 petardi modello “Folgore l’originale”;
una confezione di razzi pirotecnici modello “Rocket Box”;
una confezione di razzi pirotecnici modello “Red Blink”;
una cesoia di colore giallo marca Aurer;
un chiodo artigianale a quattro punte;
uno spezzone di corda in nylon del diametro di 4 mm;
una bottiglia di plastica da 1,5 lt contenente liquido di colore giallo;
una bottiglia di plastica da 0,5 lt contenente liquido di colore bianco;
una scatola di cubetti accendi fuoco tipo “Diavolina”;
un paio di guanti da lavoro;
una fionda
Si precisa che i rimanti reperti sono stati esaminati il giorno 12 settembre 2013 presso gli Uffici del R.O.S. di Torino:
nr.96 petardi denominati “Folgore l’Originale”,
nr.3 cesoie di colore giallo marca Aurel,
nr.5 fionde,
nr.5 maschere anti-gas,
nr.2 maschere da verniciatore modello “writers”,
nr.20 paia di guanti da lavoro nuovi,
una scatola di cubetti accendi fuoco tipo “Diavolina”,
una matassa di corda in nylon,
una bobina di corda in nylon del diametro di 4 mm,
nr.30 chiodi artigianali a 4 punte,
nr.4 bottiglie in plastica da 1,5 litri contenenti benzina,
nr.10 bottiglie in plastica da 0,5 litri contenenti liquido di colore bianco,
nr.2 confezioni contenenti complessivamente 14 artifici pirotecnici (razzi) modello “Red Blink”,
nr.6 confezioni contenenti complessivamente 36 razzi pirotecnici tipo “Rocket Box 7”,
nr.5 zaini,
nr.3 paia di pantaloni impermeabili,
nr.18 giacche a vento con cappuccio di varie marche e colori,
nr.2 T-shirt nere, una T-shirt blu,
nr.2 felpe nere con cappuccio,
una torcia da casco con elastico,
nr.6 pneumatici usati di varie marche e tipo per autovetture.
Esame dei reperti
Artifici “Folgore l’originale”
Sono stati esaminati nr.100 petardi modello “Folgore l’originale” prodotti dalla ditta “La Pirotecnica Maranese, via Marano Pianura località Boscogrande”; si tratta di potenti artifici di forma cilindrica della lunghezza di 13 cm e del diametro di 20 mm chiusi ad una estremità da un tappo in materiale plastico. All’altra estremità è inserita una miccia pirica di colore verde della lunghezza di circa 8 cm che garantisce un ritardo di accensione di circa 5 secondi; ogni petardo pesa 45 grammi, la massa dei prodotti attivi è di 21,1 grammi. I nr.100 petardi in sequestro contengono pertanto complessivamente 2100 grammi di prodotti attivi.
Si presentano in perfetto stato di conservazione ed appartengono ad un lotto prodotto nel 2010 con scadenza nel 2016. Per farli esplodere in sicurezza è sufficiente appoggiarli sul terreno, accendere la miccia e allontanarsi immediatamente; trascorsi circa 5 secondi deflagrano producendo un forte boato. A breve distanza (inferiore al metro) l’onda di pressione provocata dalla loro deflagrazione può provocare gravi lesioni; uno scoppio a contatto può essere letale. Le prove sperimentali effettuate in data 17 settembre 2013 presso una cava sita nel comune di Orbassano hanno infatti ben evidenziato la loro pericolosità; si sottolinea che possono anche essere scagliati a distanza a mano oppure utilizzando una fionda o strumento similare.
Si tratta di artifici regolarmente classificati nella IV Categoria dei prodotti esplodenti dalla Commissione Consultiva del Ministero dell’Interno; su ogni esemplare è apposta la prescritta etichetta identificativa riportante caratteristiche del prodotto e relativa classificazione.
Classificazione
I nr.100 petardi “Folgore l’originale” in sequestro sono da classificarsi artifici pirici di IV Categoria. Questi manufatti possono essere venduti soltanto dalle armerie e devono essere caricati su apposito registro; la vendita è riservata esclusivamente a titolari di porto d’armi o di nulla osta e scaricati annotando gli estremi del titolo d’acquisto.
Sono state esaminate nr.3 confezioni di razzi “Red Blink Brocade Crown” (art.730) prodotti dalla “Fireworks Co. Ltd Liuyang City – Hunan Repubblica Popolare Cinese” ed importati in Italia dalla ditta “Fireworks Sud Snc” di Napoli. Ogni confezione blisterata contiene nr.7 razzi di cui tre della serie “Red Blink Broad” della lunghezza di 12 cm, del diametro di 3,6 cm e del peso lordo di 41 grammi e quattro della serie “Brocade Crown” della lunghezza di 14,5 cm, del diametro di 4,8 cm e del peso lordo di 74 grammi.
Su ogni confezione è riportato il peso lordo (490 grammi) e il peso complessivo della massa attiva (204 grammi) dei nr.7 razzi contenuti in essa; tenuto conto che i razzi “Red Blink” sequestrati agli indagati sono 21 si evince che la massa attiva complessiva è di 612 grammi.
Sulle confezioni è apposto il codice a barre “8 020113 00 7309”; gli artifici in esame appartengono ad un lotto prodotto nel giugno del 2012, la loro validità, se correttamente conservati, è di 72 mesi.
La miccia pirica di colore verde a rapida velocità di combustione destinata all’attivazione del razzo “Red Blink” ha una lunghezza di 5 cm e un diametro di 2 mm; il ritardo di accensione è di circa 5 secondi. La miccia è protetta da un “cappuccio” in plastica di colore arancione che deve essere asportato prima dell’accensione . Questi razzi sono in cartone rivestiti da carta da “pacchi”.
Si tratta di artifici regolarmente catalogati dal Ministero dell’Interno appartenenti alla IV Categoria dell’Allegato “A” al regolamento di esecuzione del T.U.L.P.S.
Classificazione
I razzi “Red Blink Broad” in sequestro rientrano nella IV categoria dei prodotti esplodenti di cui all’Allegato “A” all’art.83 del Regolamento di esecuzione del T.U.L.P.S.; la IV Categoria comprende i fuochi pirotecnici veri e propri a base di prodotti esplodenti. Questi manufatti possono essere venduti soltanto dalle armerie e devono essere caricati su apposito registro; la vendita è riservata esclusivamente a titolari di porto d’armi o di nulla osta e scaricati annotando gli estremi del titolo d’acquisto.
Schema di funzionamento
La bacchetta in legno unita al razzo viene inserita nel terreno o in un tubo di lancio di idoneo diametro posto in modo obliquo; mediante fiamma (accendino, cerino, ecc.) si accende la miccia pirica in dotazione al razzo, al termine della combustione la miccia provoca l’accensione della carica di lancio presente nella parte inferiore dell’artificio proiettandolo verso l’alto.
Una “spoletta” di ritardo frapposta tra la polvere nera e la carica illuminante impedisce l’immediata accensione della carica luminosa posta nell’artificio; esaurita l’azione di ritardo della spoletta si verifica uno scoppio con proiezione a 360 gradi di effetti colorati di vario colore e tipologia.
Le molteplici colorazioni si ottengono con sali minerali uniti alla miscela; le combinazioni di colore derivano ovviamente dalla miscelazione in giuste proporzioni di sali di diversa colorabilità. Effetti rossi si raggiungono con nitrati ed ossalato di calcio, carbonato, nitrato od ossalato di stronzio o litio; luci bianche con antimonio, magnesio o alluminio polverulento; il verde con clorato o nitrato di bario; il giallo con bicarbonato, cloruro, ossalato e nitrato di sodio; il viola con una miscela di carbonato di rame e nitrato di stronzio; quella azzurra con ossicloruro e solfato di rame ammoniacale. Per ravvivare le colorazioni si utilizza il calomelano, tra le sostanze accessorie vi sono le colle (arabica, di amido e di farina), la limatura di ferro, il nerofumo, ecc.
La carica di lancio presente nei razzi in sequestro è in grado di proiettarli sino ad un’altezza di circa 50 metri. La velocità media è di circa 12 metri al secondo ovvero circa 40-45 km/h.
Artifici pirici denominati “Rocket Box”
Sono state esaminate nr.7 confezioni di razzi “Rocket Box” (art.734) prodotti dalla “Liuyang Broad Fireworks Co. Ldt Liuyang City – Hunan Repubblica Popolare Cinese” ed importati in Italia dalla ditta “Fireworks Sud Snc” di Napoli. Ogni confezione in cartone contiene nr.6 razzi della seguente tipologia:
razzi “Green Blink Willow Red Stars” (art. E734-B) della lunghezza di 19,5 cm, del diametro di 4,2 cm, del peso lordo di 85 grammi ognuno contenente 38 grammi di massa attiva.
razzi “Crackgling Willow Red Stars” (art. E734-C) della lunghezza di 19,5 cm, del diametro di 4,2 cm e del peso lordo di 85 grammi ognuno contenente 38 grammi di massa attiva.
Su ogni confezione è riportato il peso complessivo della massa attiva (228 grammi) e il peso lordo (650 grammi) dei nr.6 razzi contenuti in essa; il peso complessivo di massa attiva presente nei nr.42 razzi in sequestro è pertanto di 1596 grammi.
Sempre sulle confezioni in cartone è apposto il codice a barre “8 020113 007347”; gli artifici in esame sono stati prodotti nel giugno del 2012, la loro validità, se correttamente conservati, è di 72 mesi.
La miccia pirica di colore verde a rapida velocità di combustione destinata all’attivazione dei razzi ha una lunghezza di 5 cm e un diametro di 2 mm; il ritardo di accensione è di circa 5 secondi. La miccia è protetta da un “cappuccio” in plastica di colore arancione che deve essere asportato prima dell’accensione.
Si tratta di artifici regolarmente catalogati dal Ministero dell’Interno appartenenti alla IV Categoria dell’Allegato “A” al regolamento di esecuzione del T.U.L.P.S.
Classificazione
I razzi “Rocket Box” in sequestro rientrano nella IV categoria dei prodotti esplodenti di cui all’Allegato “A” all’art.83 del Regolamento di esecuzione del T.U.L.P.S.; la IV Categoria comprende i fuochi pirotecnici veri e propri a base di prodotti esplodenti. Questi manufatti possono essere venduti soltanto dalle armerie e devono essere caricati su apposito registro; la vendita è riservata esclusivamente a titolari di porto d’armi o di nulla osta e scaricati annotando gli estremi del titolo d’acquisto.
Caratteristiche e peso netto complessivo dei prodotti attivi rinvenuti nei reperti in sequestro; normativa vigente.
Gli artifici in sequestro sono tutti riconosciuti dal Ministero dell’Interno ai sensi dell’art.53 del Testo Unico delle leggi di Pubblica Sicurezza e classificati nella IV Categoria di cui all’Allegato “A” all’art.83 del T.U.L.P.S. Su ogni confezione e/o artificio è apposta l’apposita etichetta su cui è riportato il peso lordo e il peso netto (massa netta) dei prodotti attivi presenti in esso.
I fuochi d’artificio o meglio gli articoli pirotecnici sono classificati dalle normative vigenti nelle seguenti categorie:
IV Categoria: comprende i fuochi pirotecnici veri e propri a base di prodotti esplodenti;
V Categoria: comprende i cosiddetti giocattoli pirici a prevalente effetto illuminante.
Gli artifici in sequestro, singolarmente, in nessun caso possono essere considerati “esplosivi ad effetto devastante” come le dinamiti, i detonanti, ecc. e ciò in considerazione della natura e delle caratteristiche delle polveri contenute in questi prodotti. I reperti sono quindi privi di quella “proprietà detonante” che è la sola in grado di definire la micidialità delle sostanze esplosive, ovvero la loro “capacità di cagionare la morte o di essere comunque utilizzate per finalità lesive” (definizione in Cass. Sez.1, sentenza nr.1467 del 294/91, Pres. Carnevale).
Si sottolinea che i principi attivi presenti negli artifici in sequestro sono costituiti da semplici miscele combustibili prive di sostanze capaci di determinare una loro possibile accensione spontanea e, pertanto, sono conformi alle vigenti disposizioni di legge. L’incidenza percentuale del materiale non facilmente combustibile varia in modo rilevante secondo il tipo di artificio; vi sono infatti prodotti in cui il peso di detto materiale influisce in minima parte sul peso complessivo (raudi, petardi, razzi) mentre in altri (es. gli artifici denominati “spettacoli”) l’influenza è rilevante per la particolare costituzione del manufatto.
Il D.M. del 23 settembre 1999 specifica che per “peso netto o massa netta” si deve intendere soltanto il peso dei prodotti attivi (cioè quelli esplodenti, incendivi, coloranti, fumogeni ed illuminanti); la massa netta dei prodotti attivi dovrà essere indicata sul singolo manufatto di IV e V Categoria e/o sulla confezione, in conformità a quanto riportato nel relativo decreto di riconoscimento e classificazione. La massa degli involucri e di quant’altro formi la struttura dei manufatti, ancorchè costituita da materiale combustibile quale carta, legno, polimeri, ecc. è esclusa dal computo della massa dei prodotti attivi.
Il peso netto dei prodotti attivi espresso in grammi riportato sulle etichette di tutti gli artifici pirici è un dato “ufficiale” in quanto è il valore dichiarato dai fabbricanti e/o dagli importatori alla “Commissione Consultiva del Ministero dell’Interno” all’atto della richiesta di riconoscimento e classificazione di qualsiasi tipo di artificio o giocattolo pirico che s’intenda commercializzare. Inoltre il peso netto dei prodotti attivi riportato sugli artifici è l’unico elemento utile per stabilire immediatamente se il quantitativo detenuto è conforme a quanto autorizzato dalla licenza prefettizia.
Il peso netto dei prodotti attivi rinvenuti negli artifici in sequestro, come precedentemente scritto, è il seguente:
Tipo di artificio
Peso netto massa attiva
nr.100 petardi “Folgore l’Originale”
2100 grammi
nr.21 razzi “Red Blink”
612 grammi
nr.42 razzi “Rocket Box”
1596 grammi
per un peso complessivo di massa attiva (materiale esplodente) di 4308 grammi.
Si ricorda che gli artifici pirici classificati come prodotti esplosivi (IV e V Categoria di cui all’Allegato “A” all’art.83 del Regolamento del T.U.L.P.S.) possono essere venduti solo da esercizi commerciali muniti di licenza prefettizia (art.47 T.U.L.P.S.).
i manufatti di IV Categoria devono essere caricati su apposito registro vidimato dalla Prefettura e venduti esclusivamente ad un titolare di porto d’armi in corso di validità o di un “Nulla Osta” e scaricati annotando gli estremi del titolo;
i manufatti di V Categoria Gruppo C devono essere caricati sull’apposito registro e venduti a persona maggiorenne e scaricati annotando gli estremi del documento (carta identità, patente, ecc.)
Gli artifici sequestrati agli indagati sono contenuti in appositi imballaggi regolamentari ed omologati avendo ottenuto la necessaria certificazione di attribuzione della classe di rischio “A.D.R.” 1.3G e 1.4G[13]; questa certificazione è rilasciata da un Organo Notificato previa valutazione tecnica che esclude sostanzialmente, per tali classi di rischio, la possibilità che esplodano in massa. Con il termine “esplosione in massa” si intende un’esplosione che interessa istantaneamente la quasi totalità del carico.
Nr.6 tubi in PVC di colore arancione
Sono stati esaminati nr.6 tubi in PVC di colore arancione contrassegnati dallo scrivente, per comodità espositiva, con le sigle “Reperto 1”, “Reperto 2”, “Reperto 3”, “Reperto 4”, “Reperto 5” e “Reperto 6”.
Reperto 1 – E’ un tubo in PVC di colore arancione della lunghezza di 95 cm avente diametro esterno e interno rispettivamente di 5 e 4,6 cm recante la scritta “0 50 Super” e la data di produzione 26/09/07. Un’estremità è chiusa da un “tappo” di nastro adesivo di colore grigio ad alta resistenza; l’altra estremità presenta una lacerazione in corrispondenza della sua parte terminale. All’interno del tubo si rinviene una patina di colore grigio.
Reperto 2 – E’ un tubo in PVC di colore arancione della lunghezza di 104 cm avente diametro esterno e interno rispettivamente di 4,5 e 4,2 cm recante la scritta “5 10:39 http://www.tubopvc.it – PVC-U IIP138 UNI EN 1329 B”. Un’estremità è chiusa da un “tappo” di nastro adesivo di colore grigio ad alta resistenza; all’interno del tubo si rinviene una patina di colore grigio.
Reperto 3 – E’ un tubo in PVC di colore arancione della lunghezza di 81 cm avente diametro esterno e interno rispettivamente di 6,3 e 5,7 cm recante la scritta “Sirea/PVC Golden – ø 63” e la data di produzione 06/09/2005. Un’estremità è chiusa da un “tappo” di nastro adesivo di colore grigio ad alta resistenza; all’interno del tubo si rinviene una minuscola lumaca in assenza di residui.
Reperto 4 – E’ un tubo in PVC di colore arancione della lunghezza di 147 cm avente diametro esterno e interno rispettivamente di 6,3 e 5,7 cm recante la scritta “Sirea PVC Golden” e la data di produzione 24/08/2005. Un’estremità è chiusa da un “tappo” di nastro adesivo di colore grigio ad alta resistenza; l’altra estremità è stata tagliata in modo lievemente obliquo, a “fetta di salame”. All’interno del tubo non si rinvengono residui.
Reperto 5 – E’ un tubo in PVC di colore arancione della lunghezza di 104 cm avente diametro esterno e interno rispettivamente di 5,0 e 4,3 cm recante la scritta “Sirea/Gold – PVC IIP138 UNI EN 1329 B” . Un’estremità è chiusa da un “tappo” di nastro adesivo di colore grigio ad alta resistenza; l’altra estremità è stata tagliata perfettamente mediante apposito utensile. All’interno del tubo si rinviene una patina di colore grigio con tracce di sfregamento .
Reperto 6 – E’ un tubo in PVC di colore arancione della lunghezza di 87 cm avente diametro esterno e interno rispettivamente di 5,0 e 4,3 cm recante la scritta “Sirea/Gold – PVC U IIP138 UNI EN 1329 B” e la data di produzione 21/04 . Un’estremità è chiusa da un “tappo” di nastro adesivo di colore grigio ad alta resistenza; l’altra estremità è stata tagliata in modo lievemente obliquo, a “fetta di salame”. All’interno del tubo si rinviene una patina di colore grigio con tracce di sfregamento
“Effettui inoltre dei prelievi all’interno dei sei tubi in PVC al fine di verificare l’eventuale presenza di residui di combustione e di conseguenza accertare se siano già stati utilizzati”.
Mediante stub per microscopia elettronica ricoperti di carbone biadesivo sono stati eseguiti alcuni prelievi dall’interno di ognuno dei sei tubi in P.V.C. al fine di rilevare l’eventuale presenza di residui di combustione e di conseguenza accertare se siano già stati utilizzati.
“Stabilisca inoltre se detti tubi possano essere utilizzati per il lancio degli artifici in sequestro e se in caso affermativo ne aumentino la potenzialità lesiva e micidiale”.
I nr.6 tubi in PVC possono essere utilizzati per il lancio dei razzi in sequestro essendo chiusi ad una delle estremità da uno spesso strato di nastro adesivo di colore grigio; svolgono pertanto egregiamente la funzione di tubo lanciarazzi come dimostrato dalle prove sperimentali svoltesi in data 17 settembre 2013 presso una cava sita nel comune di Orbassano.
Questi tubi possono essere orientati a piacimento verso il bersaglio prescelto; è sufficiente accendere la miccia pirica del razzo, inserirlo rapidamente nel tubo, puntarlo e attendere circa 5 secondi trascorsi i quali la carica propulsiva dell’artificio si accende proiettandolo all’esterno dello stesso con una velocità di circa 40-45 km/h. Acquisita la necessaria pratica è possibile colpire con una certa precisione una sagoma umana posta a circa 15-20 metri di distanza; si sottolinea che questi tubi possono essere maneggiati ed impugnati con estrema facilità anche da una sola persona. Lavorando in “tandem” il lavoro viene facilitato in quanto un soggetto impugna il tubo mentre l’altro accende la miccia e inserisce il razzo all’interno del tubo stesso.
Per quanto concerne il quesito se “detti tubi aumentino la potenzialità lesiva e micidiale degli artifici (razzi) in sequestro” si può sinteticamente rispondere affermando che la potenzialità lesiva dei razzi rimane invariata ma aumenta considerevolmente, se utilizzati impropriamente, la precisione e di conseguenza la possibilità di colpire persone e/o cose.
Fionde
Sono state esaminate nr.5 fionde marca “Mega Line” di colore nero con impugnatura in lega leggera munite di appoggia braccio e elastici in caucciù di colore giallo in ottimo stato di conservazione di cui due esemplari marca “Mega Line” e tre marca “Barnett”. Si tratta di fionde di buona potenza in quanto consentono di scagliare biglie di acciaio con discreta precisione sino ad una distanza di circa 30 metri.
Le nr.5 fionde in sequestro sono da classificarsi oggetti atti ad offendere di libera vendita e detenzione di cui è vietato il porto se non in presenza di giustificato motivo.
Maschere anti-gas
Sono state esaminate nr.5 maschere anti-gas di colore nero in buono stato di conservazione idonee a preservare l’apparato respiratorio dalla maggior parte dei gas, compresi i lacrimogeni (CS alias orthoclorobenzalmalononitrile).
Sono da classificarsi oggetti di libera vendita e detenzione.
Maschere da verniciatore
Sono state esaminate due maschere di colore bianco del tipo utilizzato dai verniciatori per preservare l’apparato respiratorio dall’inalazione di sostanze nocive per l’organismo.
Sono da classificarsi oggetti di libera vendita e detenzione.
Cesoie
Sono state esaminate nr.4 cesoie di colore giallo marca Aurer con impugnatura in materiale plastico di cui tre esemplari della lunghezza di 48 cm ed uno della lunghezza di 65 cm; si tratta di utensili idonei che consentono di tagliare corde, lamiere, lucchetti, reti, ecc. Si presentano in ottimo stato di conservazione, le lame della cesoia di maggiori dimensioni recano tracce di utilizzo; sull’impugnatura di alcuni esemplari è apposta una etichetta adesiva riportante il prezzo (€ 31,10).
Le nr.4 cesoie in sequestro sono da classificarsi utensili di libera vendita e detenzione.
Guanti da lavoro
Sono stati esaminate nr.22 paia di guanti da lavoro di colore bianco con il bordo rosso marca “Vega” (art. G1488) taglia “10” recanti il marchio CE.
Cubetti accendifuoco
Sono state esaminate due confezioni sigillate di cubetti accendifuoco c.d. “Diavolina” contenenti ognuna nr.48 cubetti; si tratta di un combustibile solido solitamente utilizzato per accendere le stufe o i barbecue distribuito in Italia dalla Lidl. Questi cubetti di “Diavolina” possono trovare anche impiego in azioni di sabotaggio in quanto sviluppano calorie ampiamente sufficienti per appiccare il fuoco anche a grossi pneumatici.
I cubetti accendifuoco in sequestro sono di libera vendita e detenzione.
Corde di nylon
Sono state esaminate una matassa di corda e una bobina di corda in nylon (poliammide) del diametro di 4 mm di colore bianco e nero caratterizzata da un carico di rottura di circa 300 kg, se imbevuta in liquido infiammabile può essere utilizzata come stoppino per la fabbricazione di ordigni incendiari quali, ad esempio, le bombe “Molotov”.
Chiodi artigianali a quattro punte
Sono stati esaminati nr.31 chiodi in acciaio a quattro punte della lunghezza media di circa 6-7 cm realizzati artigianalmente utilizzando spezzoni di reti elettro saldate per edilizia; le punte sono acuminate, le varie parti sono unite mediante saldatura elettrica. Si tratta di chiodi in grado di squarciare pneumatici di autovetture e di mezzi pesanti.
Bottiglie di plastica da 1,5 lt contenenti liquido di colore giallo
Sono state esaminate nr.5 bottiglie di plastica di acqua minerale da 1,5 litri contenenti benzina c.d. “verde” chiuse con normale tappo a vite. Queste bottiglie possono esser utilizzate come “molotov” qualora si inserisca all’interno del tappo una miccia, costituita ad esempio, da uno spezzone di corda in nylon come quelle precedentemente esaminate.
Bottiglie di plastica da 0,5 lt contenenti liquido di colore bianco
Sono state esaminate nr.11 bottiglie di plastica di acqua minerale da 0,5 litri contenenti un liquido di colore bianco costituito da acqua miscelata con “Maalox”; questa miscela è idonea a ridurre gli effetti generati dai gas lacrimogeni CS (ortoclorobenzalmalononitrile) utilizzati dalle forze dell’ordine.
Pneumatici
Sono stati esaminati nr.6 pneumatici usati di varie marche e tipo per autovetture.
Alcuni reperti in sequestro possono essere utilizzati per la fabbricazione di ordigni esplosivi e/o incendiari e precisamente:
I nr.100 petardi denominati “Folgore l’Originale” sono caratterizzati da rilevante potenza come evidenziato dalle prove sperimentali effettuate il 17 settembre 2013 presso una cava sita nel comune di Orbassano. Lo scoppio di uno di questi petardi ha frantumato una assicella di abete stagionato dello spessore di 2 cm posta a contatto con l’artificio. La potente deflagrazione ha provocato anche la lacerazione del rivestimento interno di un frigorifero rinvenuto nella cava sul quale era stato collocato il petardo.
L’effetto della deflagrazione aumenta esponenzialmente se più petardi vengono uniti tra loro; in tal caso può verificarsi uno scoppio micidiale in grado di provocare lesioni anche mortali in chiunque si trovi nelle vicinanze del punto di scoppio. Come precedentemente scritto questi artifici possono anche essere scagliati a distanza a mano o utilizzando una fionda.
I razzi in sequestro possono essere utilizzati come “proiettili” per colpire persone e/o cose poste anche a considerevole distanza (oltre 30 metri); inserendoli nei tubi in PVC in sequestro possono infatti essere direzionati con una certa precisione. La capacità lesiva di un razzo del peso di circa 75-85 grammi proiettato a circa 40-45 km/h può essere micidiale se attinge parti vitali dell’organismo, come hanno evidenziato i test sperimentali eseguiti il 17 settembre 2013 presso una cava sita nel comune di Collegno. Una tavola di legno compensato dello spessore di 6 mm posta ad una distanza di 8 metri dal tubo lanciarazzi è stata infatti sbriciolata dall’impatto dell’artificio/i. Si sottolinea inoltre che al termine della combustione del propellente di lancio presente nella parte inferiore del razzo destinato alla sua proiezione la “spoletta” di ritardo, frapposta tra la polvere nera e la carica illuminante, impedisce l’immediata accensione della carica luminosa posta nell’artificio. Esaurita l’azione di ritardo della spoletta si verifica uno scoppio con proiezione a 360 gradi con effetti di vario colore e tipologia che sviluppano forte calore e scintille con possibile propagazione di un incendio nel caso lo scoppio non avvenga in aria ma al suolo e con probabili ustioni per le persone poste nelle immediate vicinanze.
I razzi e i petardi in sequestro sono artifici pirici che rientrano nella IV categoria dei prodotti esplodenti di cui all’Allegato “A” all’art.83 del Regolamento di esecuzione del T.U.L.P.S.; la IV Categoria comprende i fuochi pirotecnici veri e propri a base di prodotti esplodenti. Questi manufatti possono essere venduti soltanto dalle armerie e devono essere caricati su apposito registro; la vendita è riservata esclusivamente a titolari di porto d’armi o di nulla osta e scaricati annotando gli estremi del titolo d’acquisto. La detenzione illegale di questi artifici rientra nell’art.678 del c.p.
I nr.6 tubi in PVC possono essere utilizzati come “tubi lanciarazzi”; inserendo al loro interno i razzi “Rocket Box” e “Red Blink” in sequestro diventano vere e proprie armi in quanto consentono di indirizzare con una certa precisione i razzi pirotecnici in esame. Si precisa che questi artifici, se lanciati perpendicolarmente, possono raggiungere 80-90 metri di quota. A breve distanza la loro capacità lesiva è considerevole. All’interno dei tubi in PVC si rinvengono residui di combustione, segno evidente che sono già stati utilizzati per detto scopo.
Le nr.5 bottiglie in plastica da 1,5 litri contengono benzina c.d. “verde”; le nr.11 bottiglie in plastica da 0,5 litri contengono acqua miscelata con “Malox”; questa miscela trova valido impiego per ridurre gli effetti generati dai gas lacrimogeni.
La corda in poliammide del diametro di 5 mm in sequestro può essere destinata a vari impieghi; se imbevuta di liquido infiammabile diventa un efficiente “stoppino” per bottiglie incendiarie (c.d. Molotov).
Le mattonelle accendi fuoco (c.d. diavolina) in sequestro possono essere utilizzate per appiccare incendi (arbusti, pneumatici, ecc.).
Il materiale in sequestro è idoneo alla fabbricazione di ordigni esplosivi e/o incendiari
Io sto con gli operai che ricevono minacce, con chi viene fisicamente aggredito, con il valore della legalità e con Caselli che ne è garante...
giuliska ha scritto:
Perché sposteranno? Al ritorno faranno esattamente la stessa cosa, quello che è in casa diventa fuori. Tanto la Lazio deve giocare con l'Atalanta che non ha problemi di condivisione di stadio... o sto a di una ca**ata?
hal ha scritto:E io sto con Ciro.
Non quoto, non ce ne è bisogno ma condivido ogni singola parola del post di Ciro.
io no...ma non perche' sia giusto l'armamentario....
pero' andiamo off topic..
comunque in italia, nella capitale italiana non siamo in grado di garantire l'ordine pubblico per una partita in contemporanea di una manifestazione...
credo che questo debba far pensare.....
A chi infama butta 'N OCCHIO
credi "AR GRILLO" no a "PINOCCHIO"
https://www.youtube.com/watch?v=xxqF9TbWhIc AMERICAN IDIOT "Nessuno è più schiavo di colui che si ritiene libero senza esserlo"
cerbero ha scritto:
io no...ma non perche' sia giusto l'armamentario....
pero' andiamo off topic..
comunque in italia, nella capitale italiana non siamo in grado di garantire l'ordine pubblico per una partita in contemporanea di una manifestazione...
credo che questo debba far pensare.....
Perizia integrale della Procura di Torino sulle Armi trovate in possesso di alcuni no tav
settembre 19th, 2013
Ritiro e descrizione dei reperti
Lo stesso giorno del conferimento dell’incarico presso il Comando Provinciale Carabinieri di Torino è stata ritirata la seguente campionatura dei reperti inerenti il proc. pen.18142/13 R.G.N.R. nei confronti di Forgione Davide e Rossi Paolo:
nr.6 tubi in PVC di colore arancione di varie dimensioni;
nr.4 petardi modello “Folgore l’originale”;
una confezione di razzi pirotecnici modello “Rocket Box”;
una confezione di razzi pirotecnici modello “Red Blink”;
una cesoia di colore giallo marca Aurer;
un chiodo artigianale a quattro punte;
uno spezzone di corda in nylon del diametro di 4 mm;
una bottiglia di plastica da 1,5 lt contenente liquido di colore giallo;
una bottiglia di plastica da 0,5 lt contenente liquido di colore bianco;
una scatola di cubetti accendi fuoco tipo “Diavolina”;
un paio di guanti da lavoro;
una fionda
Si precisa che i rimanti reperti sono stati esaminati il giorno 12 settembre 2013 presso gli Uffici del R.O.S. di Torino:
nr.96 petardi denominati “Folgore l’Originale”,
nr.3 cesoie di colore giallo marca Aurel,
nr.5 fionde,
nr.5 maschere anti-gas,
nr.2 maschere da verniciatore modello “writers”,
nr.20 paia di guanti da lavoro nuovi,
una scatola di cubetti accendi fuoco tipo “Diavolina”,
una matassa di corda in nylon,
una bobina di corda in nylon del diametro di 4 mm,
nr.30 chiodi artigianali a 4 punte,
nr.4 bottiglie in plastica da 1,5 litri contenenti benzina,
nr.10 bottiglie in plastica da 0,5 litri contenenti liquido di colore bianco,
nr.2 confezioni contenenti complessivamente 14 artifici pirotecnici (razzi) modello “Red Blink”,
nr.6 confezioni contenenti complessivamente 36 razzi pirotecnici tipo “Rocket Box 7”,
nr.5 zaini,
nr.3 paia di pantaloni impermeabili,
nr.18 giacche a vento con cappuccio di varie marche e colori,
nr.2 T-shirt nere, una T-shirt blu,
nr.2 felpe nere con cappuccio,
una torcia da casco con elastico,
nr.6 pneumatici usati di varie marche e tipo per autovetture.
Esame dei reperti
Artifici “Folgore l’originale”
Sono stati esaminati nr.100 petardi modello “Folgore l’originale” prodotti dalla ditta “La Pirotecnica Maranese, via Marano Pianura località Boscogrande”; si tratta di potenti artifici di forma cilindrica della lunghezza di 13 cm e del diametro di 20 mm chiusi ad una estremità da un tappo in materiale plastico. All’altra estremità è inserita una miccia pirica di colore verde della lunghezza di circa 8 cm che garantisce un ritardo di accensione di circa 5 secondi; ogni petardo pesa 45 grammi, la massa dei prodotti attivi è di 21,1 grammi. I nr.100 petardi in sequestro contengono pertanto complessivamente 2100 grammi di prodotti attivi.
Si presentano in perfetto stato di conservazione ed appartengono ad un lotto prodotto nel 2010 con scadenza nel 2016. Per farli esplodere in sicurezza è sufficiente appoggiarli sul terreno, accendere la miccia e allontanarsi immediatamente; trascorsi circa 5 secondi deflagrano producendo un forte boato. A breve distanza (inferiore al metro) l’onda di pressione provocata dalla loro deflagrazione può provocare gravi lesioni; uno scoppio a contatto può essere letale. Le prove sperimentali effettuate in data 17 settembre 2013 presso una cava sita nel comune di Orbassano hanno infatti ben evidenziato la loro pericolosità; si sottolinea che possono anche essere scagliati a distanza a mano oppure utilizzando una fionda o strumento similare.
Si tratta di artifici regolarmente classificati nella IV Categoria dei prodotti esplodenti dalla Commissione Consultiva del Ministero dell’Interno; su ogni esemplare è apposta la prescritta etichetta identificativa riportante caratteristiche del prodotto e relativa classificazione.
Classificazione
I nr.100 petardi “Folgore l’originale” in sequestro sono da classificarsi artifici pirici di IV Categoria. Questi manufatti possono essere venduti soltanto dalle armerie e devono essere caricati su apposito registro; la vendita è riservata esclusivamente a titolari di porto d’armi o di nulla osta e scaricati annotando gli estremi del titolo d’acquisto.
Sono state esaminate nr.3 confezioni di razzi “Red Blink Brocade Crown” (art.730) prodotti dalla “Fireworks Co. Ltd Liuyang City – Hunan Repubblica Popolare Cinese” ed importati in Italia dalla ditta “Fireworks Sud Snc” di Napoli. Ogni confezione blisterata contiene nr.7 razzi di cui tre della serie “Red Blink Broad” della lunghezza di 12 cm, del diametro di 3,6 cm e del peso lordo di 41 grammi e quattro della serie “Brocade Crown” della lunghezza di 14,5 cm, del diametro di 4,8 cm e del peso lordo di 74 grammi.
Su ogni confezione è riportato il peso lordo (490 grammi) e il peso complessivo della massa attiva (204 grammi) dei nr.7 razzi contenuti in essa; tenuto conto che i razzi “Red Blink” sequestrati agli indagati sono 21 si evince che la massa attiva complessiva è di 612 grammi.
Sulle confezioni è apposto il codice a barre “8 020113 00 7309”; gli artifici in esame appartengono ad un lotto prodotto nel giugno del 2012, la loro validità, se correttamente conservati, è di 72 mesi.
La miccia pirica di colore verde a rapida velocità di combustione destinata all’attivazione del razzo “Red Blink” ha una lunghezza di 5 cm e un diametro di 2 mm; il ritardo di accensione è di circa 5 secondi. La miccia è protetta da un “cappuccio” in plastica di colore arancione che deve essere asportato prima dell’accensione . Questi razzi sono in cartone rivestiti da carta da “pacchi”.
Si tratta di artifici regolarmente catalogati dal Ministero dell’Interno appartenenti alla IV Categoria dell’Allegato “A” al regolamento di esecuzione del T.U.L.P.S.
Classificazione
I razzi “Red Blink Broad” in sequestro rientrano nella IV categoria dei prodotti esplodenti di cui all’Allegato “A” all’art.83 del Regolamento di esecuzione del T.U.L.P.S.; la IV Categoria comprende i fuochi pirotecnici veri e propri a base di prodotti esplodenti. Questi manufatti possono essere venduti soltanto dalle armerie e devono essere caricati su apposito registro; la vendita è riservata esclusivamente a titolari di porto d’armi o di nulla osta e scaricati annotando gli estremi del titolo d’acquisto.
Schema di funzionamento
La bacchetta in legno unita al razzo viene inserita nel terreno o in un tubo di lancio di idoneo diametro posto in modo obliquo; mediante fiamma (accendino, cerino, ecc.) si accende la miccia pirica in dotazione al razzo, al termine della combustione la miccia provoca l’accensione della carica di lancio presente nella parte inferiore dell’artificio proiettandolo verso l’alto.
Una “spoletta” di ritardo frapposta tra la polvere nera e la carica illuminante impedisce l’immediata accensione della carica luminosa posta nell’artificio; esaurita l’azione di ritardo della spoletta si verifica uno scoppio con proiezione a 360 gradi di effetti colorati di vario colore e tipologia.
Le molteplici colorazioni si ottengono con sali minerali uniti alla miscela; le combinazioni di colore derivano ovviamente dalla miscelazione in giuste proporzioni di sali di diversa colorabilità. Effetti rossi si raggiungono con nitrati ed ossalato di calcio, carbonato, nitrato od ossalato di stronzio o litio; luci bianche con antimonio, magnesio o alluminio polverulento; il verde con clorato o nitrato di bario; il giallo con bicarbonato, cloruro, ossalato e nitrato di sodio; il viola con una miscela di carbonato di rame e nitrato di stronzio; quella azzurra con ossicloruro e solfato di rame ammoniacale. Per ravvivare le colorazioni si utilizza il calomelano, tra le sostanze accessorie vi sono le colle (arabica, di amido e di farina), la limatura di ferro, il nerofumo, ecc.
La carica di lancio presente nei razzi in sequestro è in grado di proiettarli sino ad un’altezza di circa 50 metri. La velocità media è di circa 12 metri al secondo ovvero circa 40-45 km/h.
Artifici pirici denominati “Rocket Box”
Sono state esaminate nr.7 confezioni di razzi “Rocket Box” (art.734) prodotti dalla “Liuyang Broad Fireworks Co. Ldt Liuyang City – Hunan Repubblica Popolare Cinese” ed importati in Italia dalla ditta “Fireworks Sud Snc” di Napoli. Ogni confezione in cartone contiene nr.6 razzi della seguente tipologia:
razzi “Green Blink Willow Red Stars” (art. E734-B) della lunghezza di 19,5 cm, del diametro di 4,2 cm, del peso lordo di 85 grammi ognuno contenente 38 grammi di massa attiva.
razzi “Crackgling Willow Red Stars” (art. E734-C) della lunghezza di 19,5 cm, del diametro di 4,2 cm e del peso lordo di 85 grammi ognuno contenente 38 grammi di massa attiva.
Su ogni confezione è riportato il peso complessivo della massa attiva (228 grammi) e il peso lordo (650 grammi) dei nr.6 razzi contenuti in essa; il peso complessivo di massa attiva presente nei nr.42 razzi in sequestro è pertanto di 1596 grammi.
Sempre sulle confezioni in cartone è apposto il codice a barre “8 020113 007347”; gli artifici in esame sono stati prodotti nel giugno del 2012, la loro validità, se correttamente conservati, è di 72 mesi.
La miccia pirica di colore verde a rapida velocità di combustione destinata all’attivazione dei razzi ha una lunghezza di 5 cm e un diametro di 2 mm; il ritardo di accensione è di circa 5 secondi. La miccia è protetta da un “cappuccio” in plastica di colore arancione che deve essere asportato prima dell’accensione.
Si tratta di artifici regolarmente catalogati dal Ministero dell’Interno appartenenti alla IV Categoria dell’Allegato “A” al regolamento di esecuzione del T.U.L.P.S.
Classificazione
I razzi “Rocket Box” in sequestro rientrano nella IV categoria dei prodotti esplodenti di cui all’Allegato “A” all’art.83 del Regolamento di esecuzione del T.U.L.P.S.; la IV Categoria comprende i fuochi pirotecnici veri e propri a base di prodotti esplodenti. Questi manufatti possono essere venduti soltanto dalle armerie e devono essere caricati su apposito registro; la vendita è riservata esclusivamente a titolari di porto d’armi o di nulla osta e scaricati annotando gli estremi del titolo d’acquisto.
Caratteristiche e peso netto complessivo dei prodotti attivi rinvenuti nei reperti in sequestro; normativa vigente.
Gli artifici in sequestro sono tutti riconosciuti dal Ministero dell’Interno ai sensi dell’art.53 del Testo Unico delle leggi di Pubblica Sicurezza e classificati nella IV Categoria di cui all’Allegato “A” all’art.83 del T.U.L.P.S. Su ogni confezione e/o artificio è apposta l’apposita etichetta su cui è riportato il peso lordo e il peso netto (massa netta) dei prodotti attivi presenti in esso.
I fuochi d’artificio o meglio gli articoli pirotecnici sono classificati dalle normative vigenti nelle seguenti categorie:
IV Categoria: comprende i fuochi pirotecnici veri e propri a base di prodotti esplodenti;
V Categoria: comprende i cosiddetti giocattoli pirici a prevalente effetto illuminante.
Gli artifici in sequestro, singolarmente, in nessun caso possono essere considerati “esplosivi ad effetto devastante” come le dinamiti, i detonanti, ecc. e ciò in considerazione della natura e delle caratteristiche delle polveri contenute in questi prodotti. I reperti sono quindi privi di quella “proprietà detonante” che è la sola in grado di definire la micidialità delle sostanze esplosive, ovvero la loro “capacità di cagionare la morte o di essere comunque utilizzate per finalità lesive” (definizione in Cass. Sez.1, sentenza nr.1467 del 294/91, Pres. Carnevale).
Si sottolinea che i principi attivi presenti negli artifici in sequestro sono costituiti da semplici miscele combustibili prive di sostanze capaci di determinare una loro possibile accensione spontanea e, pertanto, sono conformi alle vigenti disposizioni di legge. L’incidenza percentuale del materiale non facilmente combustibile varia in modo rilevante secondo il tipo di artificio; vi sono infatti prodotti in cui il peso di detto materiale influisce in minima parte sul peso complessivo (raudi, petardi, razzi) mentre in altri (es. gli artifici denominati “spettacoli”) l’influenza è rilevante per la particolare costituzione del manufatto.
Il D.M. del 23 settembre 1999 specifica che per “peso netto o massa netta” si deve intendere soltanto il peso dei prodotti attivi (cioè quelli esplodenti, incendivi, coloranti, fumogeni ed illuminanti); la massa netta dei prodotti attivi dovrà essere indicata sul singolo manufatto di IV e V Categoria e/o sulla confezione, in conformità a quanto riportato nel relativo decreto di riconoscimento e classificazione. La massa degli involucri e di quant’altro formi la struttura dei manufatti, ancorchè costituita da materiale combustibile quale carta, legno, polimeri, ecc. è esclusa dal computo della massa dei prodotti attivi.
Il peso netto dei prodotti attivi espresso in grammi riportato sulle etichette di tutti gli artifici pirici è un dato “ufficiale” in quanto è il valore dichiarato dai fabbricanti e/o dagli importatori alla “Commissione Consultiva del Ministero dell’Interno” all’atto della richiesta di riconoscimento e classificazione di qualsiasi tipo di artificio o giocattolo pirico che s’intenda commercializzare. Inoltre il peso netto dei prodotti attivi riportato sugli artifici è l’unico elemento utile per stabilire immediatamente se il quantitativo detenuto è conforme a quanto autorizzato dalla licenza prefettizia.
Il peso netto dei prodotti attivi rinvenuti negli artifici in sequestro, come precedentemente scritto, è il seguente:
Tipo di artificio
Peso netto massa attiva
nr.100 petardi “Folgore l’Originale”
2100 grammi
nr.21 razzi “Red Blink”
612 grammi
nr.42 razzi “Rocket Box”
1596 grammi
per un peso complessivo di massa attiva (materiale esplodente) di 4308 grammi.
Si ricorda che gli artifici pirici classificati come prodotti esplosivi (IV e V Categoria di cui all’Allegato “A” all’art.83 del Regolamento del T.U.L.P.S.) possono essere venduti solo da esercizi commerciali muniti di licenza prefettizia (art.47 T.U.L.P.S.).
i manufatti di IV Categoria devono essere caricati su apposito registro vidimato dalla Prefettura e venduti esclusivamente ad un titolare di porto d’armi in corso di validità o di un “Nulla Osta” e scaricati annotando gli estremi del titolo;
i manufatti di V Categoria Gruppo C devono essere caricati sull’apposito registro e venduti a persona maggiorenne e scaricati annotando gli estremi del documento (carta identità, patente, ecc.)
Gli artifici sequestrati agli indagati sono contenuti in appositi imballaggi regolamentari ed omologati avendo ottenuto la necessaria certificazione di attribuzione della classe di rischio “A.D.R.” 1.3G e 1.4G[13]; questa certificazione è rilasciata da un Organo Notificato previa valutazione tecnica che esclude sostanzialmente, per tali classi di rischio, la possibilità che esplodano in massa. Con il termine “esplosione in massa” si intende un’esplosione che interessa istantaneamente la quasi totalità del carico.
Nr.6 tubi in PVC di colore arancione
Sono stati esaminati nr.6 tubi in PVC di colore arancione contrassegnati dallo scrivente, per comodità espositiva, con le sigle “Reperto 1”, “Reperto 2”, “Reperto 3”, “Reperto 4”, “Reperto 5” e “Reperto 6”.
Reperto 1 – E’ un tubo in PVC di colore arancione della lunghezza di 95 cm avente diametro esterno e interno rispettivamente di 5 e 4,6 cm recante la scritta “0 50 Super” e la data di produzione 26/09/07. Un’estremità è chiusa da un “tappo” di nastro adesivo di colore grigio ad alta resistenza; l’altra estremità presenta una lacerazione in corrispondenza della sua parte terminale. All’interno del tubo si rinviene una patina di colore grigio.
Reperto 2 – E’ un tubo in PVC di colore arancione della lunghezza di 104 cm avente diametro esterno e interno rispettivamente di 4,5 e 4,2 cm recante la scritta “5 10:39 http://www.tubopvc.it – PVC-U IIP138 UNI EN 1329 B”. Un’estremità è chiusa da un “tappo” di nastro adesivo di colore grigio ad alta resistenza; all’interno del tubo si rinviene una patina di colore grigio.
Reperto 3 – E’ un tubo in PVC di colore arancione della lunghezza di 81 cm avente diametro esterno e interno rispettivamente di 6,3 e 5,7 cm recante la scritta “Sirea/PVC Golden – ø 63” e la data di produzione 06/09/2005. Un’estremità è chiusa da un “tappo” di nastro adesivo di colore grigio ad alta resistenza; all’interno del tubo si rinviene una minuscola lumaca in assenza di residui.
Reperto 4 – E’ un tubo in PVC di colore arancione della lunghezza di 147 cm avente diametro esterno e interno rispettivamente di 6,3 e 5,7 cm recante la scritta “Sirea PVC Golden” e la data di produzione 24/08/2005. Un’estremità è chiusa da un “tappo” di nastro adesivo di colore grigio ad alta resistenza; l’altra estremità è stata tagliata in modo lievemente obliquo, a “fetta di salame”. All’interno del tubo non si rinvengono residui.
Reperto 5 – E’ un tubo in PVC di colore arancione della lunghezza di 104 cm avente diametro esterno e interno rispettivamente di 5,0 e 4,3 cm recante la scritta “Sirea/Gold – PVC IIP138 UNI EN 1329 B” . Un’estremità è chiusa da un “tappo” di nastro adesivo di colore grigio ad alta resistenza; l’altra estremità è stata tagliata perfettamente mediante apposito utensile. All’interno del tubo si rinviene una patina di colore grigio con tracce di sfregamento .
Reperto 6 – E’ un tubo in PVC di colore arancione della lunghezza di 87 cm avente diametro esterno e interno rispettivamente di 5,0 e 4,3 cm recante la scritta “Sirea/Gold – PVC U IIP138 UNI EN 1329 B” e la data di produzione 21/04 . Un’estremità è chiusa da un “tappo” di nastro adesivo di colore grigio ad alta resistenza; l’altra estremità è stata tagliata in modo lievemente obliquo, a “fetta di salame”. All’interno del tubo si rinviene una patina di colore grigio con tracce di sfregamento
“Effettui inoltre dei prelievi all’interno dei sei tubi in PVC al fine di verificare l’eventuale presenza di residui di combustione e di conseguenza accertare se siano già stati utilizzati”.
Mediante stub per microscopia elettronica ricoperti di carbone biadesivo sono stati eseguiti alcuni prelievi dall’interno di ognuno dei sei tubi in P.V.C. al fine di rilevare l’eventuale presenza di residui di combustione e di conseguenza accertare se siano già stati utilizzati.
“Stabilisca inoltre se detti tubi possano essere utilizzati per il lancio degli artifici in sequestro e se in caso affermativo ne aumentino la potenzialità lesiva e micidiale”.
I nr.6 tubi in PVC possono essere utilizzati per il lancio dei razzi in sequestro essendo chiusi ad una delle estremità da uno spesso strato di nastro adesivo di colore grigio; svolgono pertanto egregiamente la funzione di tubo lanciarazzi come dimostrato dalle prove sperimentali svoltesi in data 17 settembre 2013 presso una cava sita nel comune di Orbassano.
Questi tubi possono essere orientati a piacimento verso il bersaglio prescelto; è sufficiente accendere la miccia pirica del razzo, inserirlo rapidamente nel tubo, puntarlo e attendere circa 5 secondi trascorsi i quali la carica propulsiva dell’artificio si accende proiettandolo all’esterno dello stesso con una velocità di circa 40-45 km/h. Acquisita la necessaria pratica è possibile colpire con una certa precisione una sagoma umana posta a circa 15-20 metri di distanza; si sottolinea che questi tubi possono essere maneggiati ed impugnati con estrema facilità anche da una sola persona. Lavorando in “tandem” il lavoro viene facilitato in quanto un soggetto impugna il tubo mentre l’altro accende la miccia e inserisce il razzo all’interno del tubo stesso.
Per quanto concerne il quesito se “detti tubi aumentino la potenzialità lesiva e micidiale degli artifici (razzi) in sequestro” si può sinteticamente rispondere affermando che la potenzialità lesiva dei razzi rimane invariata ma aumenta considerevolmente, se utilizzati impropriamente, la precisione e di conseguenza la possibilità di colpire persone e/o cose.
Fionde
Sono state esaminate nr.5 fionde marca “Mega Line” di colore nero con impugnatura in lega leggera munite di appoggia braccio e elastici in caucciù di colore giallo in ottimo stato di conservazione di cui due esemplari marca “Mega Line” e tre marca “Barnett”. Si tratta di fionde di buona potenza in quanto consentono di scagliare biglie di acciaio con discreta precisione sino ad una distanza di circa 30 metri.
Le nr.5 fionde in sequestro sono da classificarsi oggetti atti ad offendere di libera vendita e detenzione di cui è vietato il porto se non in presenza di giustificato motivo.
Maschere anti-gas
Sono state esaminate nr.5 maschere anti-gas di colore nero in buono stato di conservazione idonee a preservare l’apparato respiratorio dalla maggior parte dei gas, compresi i lacrimogeni (CS alias orthoclorobenzalmalononitrile).
Sono da classificarsi oggetti di libera vendita e detenzione.
Maschere da verniciatore
Sono state esaminate due maschere di colore bianco del tipo utilizzato dai verniciatori per preservare l’apparato respiratorio dall’inalazione di sostanze nocive per l’organismo.
Sono da classificarsi oggetti di libera vendita e detenzione.
Cesoie
Sono state esaminate nr.4 cesoie di colore giallo marca Aurer con impugnatura in materiale plastico di cui tre esemplari della lunghezza di 48 cm ed uno della lunghezza di 65 cm; si tratta di utensili idonei che consentono di tagliare corde, lamiere, lucchetti, reti, ecc. Si presentano in ottimo stato di conservazione, le lame della cesoia di maggiori dimensioni recano tracce di utilizzo; sull’impugnatura di alcuni esemplari è apposta una etichetta adesiva riportante il prezzo (€ 31,10).
Le nr.4 cesoie in sequestro sono da classificarsi utensili di libera vendita e detenzione.
Guanti da lavoro
Sono stati esaminate nr.22 paia di guanti da lavoro di colore bianco con il bordo rosso marca “Vega” (art. G1488) taglia “10” recanti il marchio CE.
Cubetti accendifuoco
Sono state esaminate due confezioni sigillate di cubetti accendifuoco c.d. “Diavolina” contenenti ognuna nr.48 cubetti; si tratta di un combustibile solido solitamente utilizzato per accendere le stufe o i barbecue distribuito in Italia dalla Lidl. Questi cubetti di “Diavolina” possono trovare anche impiego in azioni di sabotaggio in quanto sviluppano calorie ampiamente sufficienti per appiccare il fuoco anche a grossi pneumatici.
I cubetti accendifuoco in sequestro sono di libera vendita e detenzione.
Corde di nylon
Sono state esaminate una matassa di corda e una bobina di corda in nylon (poliammide) del diametro di 4 mm di colore bianco e nero caratterizzata da un carico di rottura di circa 300 kg, se imbevuta in liquido infiammabile può essere utilizzata come stoppino per la fabbricazione di ordigni incendiari quali, ad esempio, le bombe “Molotov”.
Chiodi artigianali a quattro punte
Sono stati esaminati nr.31 chiodi in acciaio a quattro punte della lunghezza media di circa 6-7 cm realizzati artigianalmente utilizzando spezzoni di reti elettro saldate per edilizia; le punte sono acuminate, le varie parti sono unite mediante saldatura elettrica. Si tratta di chiodi in grado di squarciare pneumatici di autovetture e di mezzi pesanti.
Bottiglie di plastica da 1,5 lt contenenti liquido di colore giallo
Sono state esaminate nr.5 bottiglie di plastica di acqua minerale da 1,5 litri contenenti benzina c.d. “verde” chiuse con normale tappo a vite. Queste bottiglie possono esser utilizzate come “molotov” qualora si inserisca all’interno del tappo una miccia, costituita ad esempio, da uno spezzone di corda in nylon come quelle precedentemente esaminate.
Bottiglie di plastica da 0,5 lt contenenti liquido di colore bianco
Sono state esaminate nr.11 bottiglie di plastica di acqua minerale da 0,5 litri contenenti un liquido di colore bianco costituito da acqua miscelata con “Maalox”; questa miscela è idonea a ridurre gli effetti generati dai gas lacrimogeni CS (ortoclorobenzalmalononitrile) utilizzati dalle forze dell’ordine.
Pneumatici
Sono stati esaminati nr.6 pneumatici usati di varie marche e tipo per autovetture.
Alcuni reperti in sequestro possono essere utilizzati per la fabbricazione di ordigni esplosivi e/o incendiari e precisamente:
I nr.100 petardi denominati “Folgore l’Originale” sono caratterizzati da rilevante potenza come evidenziato dalle prove sperimentali effettuate il 17 settembre 2013 presso una cava sita nel comune di Orbassano. Lo scoppio di uno di questi petardi ha frantumato una assicella di abete stagionato dello spessore di 2 cm posta a contatto con l’artificio. La potente deflagrazione ha provocato anche la lacerazione del rivestimento interno di un frigorifero rinvenuto nella cava sul quale era stato collocato il petardo.
L’effetto della deflagrazione aumenta esponenzialmente se più petardi vengono uniti tra loro; in tal caso può verificarsi uno scoppio micidiale in grado di provocare lesioni anche mortali in chiunque si trovi nelle vicinanze del punto di scoppio. Come precedentemente scritto questi artifici possono anche essere scagliati a distanza a mano o utilizzando una fionda.
I razzi in sequestro possono essere utilizzati come “proiettili” per colpire persone e/o cose poste anche a considerevole distanza (oltre 30 metri); inserendoli nei tubi in PVC in sequestro possono infatti essere direzionati con una certa precisione. La capacità lesiva di un razzo del peso di circa 75-85 grammi proiettato a circa 40-45 km/h può essere micidiale se attinge parti vitali dell’organismo, come hanno evidenziato i test sperimentali eseguiti il 17 settembre 2013 presso una cava sita nel comune di Collegno. Una tavola di legno compensato dello spessore di 6 mm posta ad una distanza di 8 metri dal tubo lanciarazzi è stata infatti sbriciolata dall’impatto dell’artificio/i. Si sottolinea inoltre che al termine della combustione del propellente di lancio presente nella parte inferiore del razzo destinato alla sua proiezione la “spoletta” di ritardo, frapposta tra la polvere nera e la carica illuminante, impedisce l’immediata accensione della carica luminosa posta nell’artificio. Esaurita l’azione di ritardo della spoletta si verifica uno scoppio con proiezione a 360 gradi con effetti di vario colore e tipologia che sviluppano forte calore e scintille con possibile propagazione di un incendio nel caso lo scoppio non avvenga in aria ma al suolo e con probabili ustioni per le persone poste nelle immediate vicinanze.
I razzi e i petardi in sequestro sono artifici pirici che rientrano nella IV categoria dei prodotti esplodenti di cui all’Allegato “A” all’art.83 del Regolamento di esecuzione del T.U.L.P.S.; la IV Categoria comprende i fuochi pirotecnici veri e propri a base di prodotti esplodenti. Questi manufatti possono essere venduti soltanto dalle armerie e devono essere caricati su apposito registro; la vendita è riservata esclusivamente a titolari di porto d’armi o di nulla osta e scaricati annotando gli estremi del titolo d’acquisto. La detenzione illegale di questi artifici rientra nell’art.678 del c.p.
I nr.6 tubi in PVC possono essere utilizzati come “tubi lanciarazzi”; inserendo al loro interno i razzi “Rocket Box” e “Red Blink” in sequestro diventano vere e proprie armi in quanto consentono di indirizzare con una certa precisione i razzi pirotecnici in esame. Si precisa che questi artifici, se lanciati perpendicolarmente, possono raggiungere 80-90 metri di quota. A breve distanza la loro capacità lesiva è considerevole. All’interno dei tubi in PVC si rinvengono residui di combustione, segno evidente che sono già stati utilizzati per detto scopo.
Le nr.5 bottiglie in plastica da 1,5 litri contengono benzina c.d. “verde”; le nr.11 bottiglie in plastica da 0,5 litri contengono acqua miscelata con “Malox”; questa miscela trova valido impiego per ridurre gli effetti generati dai gas lacrimogeni.
La corda in poliammide del diametro di 5 mm in sequestro può essere destinata a vari impieghi; se imbevuta di liquido infiammabile diventa un efficiente “stoppino” per bottiglie incendiarie (c.d. Molotov).
Le mattonelle accendi fuoco (c.d. diavolina) in sequestro possono essere utilizzate per appiccare incendi (arbusti, pneumatici, ecc.).
Il materiale in sequestro è idoneo alla fabbricazione di ordigni esplosivi e/o incendiari
Io sto con gli operai che ricevono minacce, con chi viene fisicamente aggredito, con il valore della legalità e con Caselli che ne è garante...
Sempre nella speranza, magari vana. che quelli che hanno fatto le perquise non siano gli stessi che le avevano fatte alla Diaz. Quelli che, per ricordare una sentenza passata in giudicato, avevano trovato le bombe. Che però avevano messo loro e non i No GlobalIo sto con l'ambiente e con gli abitanti della Val di Susa! Non con gli sperperatori di denari pubblici per opere totalmente inutili A SARA' DURA!
Amarti m'affatica
Mi svuota dentro
Qualcosa che assomiglia
A ridere nel pianto
giuliska ha scritto:
Perché sposteranno? Al ritorno faranno esattamente la stessa cosa, quello che è in casa diventa fuori. Tanto la Lazio deve giocare con l'Atalanta che non ha problemi di condivisione di stadio... o sto a di una ca**ata?
Il problema non è con chi condivide lo stadio l'Atalanta. Il problema è che al ritorno si giocherebbero a Roma due partite: Lazio Atalanta e Roma Napoli. E' vero: si potrebbe mandare a giocare la Lazio a Frosinone o Latina (tra l'altro farebbero anche qualche spettatore in più).
Tuttavia, credo che non sia neanche giusto mobilitare un esercito per garantire la sicurezza in una partita "non semplice" (Non parliamo di Roma - Sassuolo, ma Roma-Napoli) in concomitanza con una manifestazione probabilmente "non semplice". Si potrebbe tuttavia anticipare al venerdì Roma Napoli o spostarla alla domenica. Per motivi di ordine pubblico, come puoi proporre una assurda inversione di campo, puoi anche decidere di giocare la domenica. Se poi giochi alle 12.30 quante ore di riposo perderebbero i pulcinella?
Amarti m'affatica
Mi svuota dentro
Qualcosa che assomiglia
A ridere nel pianto
aldodice26x1 ha scritto: Sempre nella speranza, magari vana. che quelli che hanno fatto le perquise non siano gli stessi che le avevano fatte alla Diaz. Quelli che, per ricordare una sentenza passata in giudicato, avevano trovato le bombe. Che però avevano messo loro e non i No GlobalIo sto con l'ambiente e con gli abitanti della Val di Susa! Non con gli sperperatori di denari pubblici per opere totalmente inutili A SARA' DURA!
aldodice26x1 ha scritto:
Il problema non è con chi condivide lo stadio l'Atalanta. Il problema è che al ritorno si giocherebbero a Roma due partite: Lazio Atalanta e Roma Napoli. E' vero: si potrebbe mandare a giocare la Lazio a Frosinone o Latina (tra l'altro farebbero anche qualche spettatore in più).
Tuttavia, credo che non sia neanche giusto mobilitare un esercito per garantire la sicurezza in una partita "non semplice" (Non parliamo di Roma - Sassuolo, ma Roma-Napoli) in concomitanza con una manifestazione probabilmente "non semplice". Si potrebbe tuttavia anticipare al venerdì Roma Napoli o spostarla alla domenica. Per motivi di ordine pubblico, come puoi proporre una assurda inversione di campo, puoi anche decidere di giocare la domenica. Se poi giochi alle 12.30 quante ore di riposo perderebbero i pulcinella?
Se Roma e Napoli non dovessero avere giocatori impegnati a novembre negli spareggi mondiali...e UEFA permettesse...
ROMA - L'appuntamento era fissato per lunedì alle 18, libreria Feltrinelli di piazza Duomo a Milano, presentazione del libro del procuratore di Torino Gian Carlo Caselli Assalto alla giustizia , con Armando Spataro e Nando dalla Chiesa. Da giorni però il tam tam trasmesso soprattutto via computer faceva sospettare che dentro e fuori non ci sarebbero stati solo gli interessati al dibattito, ma anche i contestatori del magistrato accusato di voler criminalizzare il movimento No Tav con i recenti arresti per gli scontri dell'estate scorsa in Val di Susa: «Andiamo a esprimergli il nostro punto di vista a proposito di "assalti" e di "giustizia"». Risultato: presentazione annullata «per evitare problemi di ordine pubblico». Era già successo a Torino, per un altro incontro con Caselli relatore.
Che accade, procuratore? S'è spaventato di qualche probabile fischio o slogan aggressivo?
«No, semplicemente non ho intenzione di coinvolgere in possibili disordini persone perbene e ignare di tutto, interessate alla circolazione delle idee e non della violenza. Ormai non ci sono più solo le minacce e gli insulti, ma scritte sui muri che trasudano odio come "Caselli boia", "Caselli brucerai", "Caselli come Ramelli" (il giovane militante missino ucciso a sprangate, a Milano, nel 1975, ndr ) o "ti faremo a brandelli". A Torino e in altre città. Sono preso di mira sistematicamente, vogliono impedirmi di parlare, e questo non è degno di un Paese civile».
Ma annullando gli incontri non la si dà vinta ai contestatori?
«Le presentazioni le rifaremo in situazioni logistiche di maggiore sicurezza, l'incolumità delle persone viene prima di tutto. E io non voglio offrire occasioni di pubblicità a chi vuole imporre il silenzio. Figuriamoci se voglio darla vinta ai violenti, è solo il sintomo che viviamo in un Paese che sta cambiando in modo pericoloso».
No Tav in piazza per gli arrestati
No Tav in piazza per gli arrestati No Tav in piazza per gli arrestati No Tav in piazza per gli arrestati No Tav in piazza per gli arrestati No Tav in piazza per gli arrestati
Non si ha il diritto di dissentire da un'operazione giudiziaria?
«Qui non c'entra il dissenso, siamo molto al di fuori della legittima divergenza di opinioni. Quanto al merito dell'indagine mi limito a ricordare che per gli arresti, tra gli uffici di Procura, del giudice delle indagini preliminari e del tribunale dei minori, si sono pronunciati ben dieci magistrati. E adesso altri nove di tre diverse sezioni del tribunale del riesame hanno confermato in pieno l'impianto accusatorio parlando di "devastante e incontenibile violenza collettiva, preventivamente e strategicamente pianificata", e di "configurazione tipicamente sovversiva". Siamo intervenuti in maniera chirurgica, sezionando le situazioni in cui riteniamo di aver raggiunto la prova della singola responsabilità. Altro che sparare nel mucchio!».
È per via di quel contesto di violenza che prende sul serio le scritte sui muri contro di lei?
«A quegli scontri hanno partecipato alcuni "professionisti della violenza". E non siamo di fronte a banali scritte sui muri, bensì alla convocazione preventiva per impedire la libera espressione delle idee. Sono anni che mi muovo e parlo in mezzo a gente che talora fischia e contesta, ma non ho mai visto iniziative organizzate come queste. Fatte le debite proporzioni, questi episodi mi ricordano i familiari dei camorristi che circondano le auto delle forze dell'ordine per impedire gli arresti dei loro congiunti».
Non teme di esagerare? O sta preconizzando un possibile ritorno della violenza stile anni Settanta, prologo di scenari ben peggiori?
«Non preconizzo niente, registro solo situazioni che non mi piacciono e mi allarmano, perché non si può dire a quali conseguenze potrebbero portare. E perché avvengono in un sostanziale silenzio altrettanto preoccupante, o suscitano al massimo qualche balbettio di maniera da parte della politica, che invece dovrebbe capire la gravità di quel che sta accadendo. Insultare o intimidire un magistrato significa insultare e intimidire la sua funzione. C'è una curiosa assonanza tra le aggressioni nei miei confronti e quel che c'è toccato sentire in quasi vent'anni di berlusconismo a proposito di giustizia e controllo della legalità».
Cioè?
«Sento riecheggiare una certa voglia di impunità registrata tante volte da parte di certa classe politica. Ma il rispetto della legalità non è come un paio di ciabatte che si usa quando servono e si butta via quando non sono più utili; il nostro ruolo non può andar bene nel contrasto alla mafia e alla 'ndrangheta, per le indagini sull'assalto al campo nomadi o i processi Eternit e ThyssenKrupp, ed essere osteggiato sino a livelli di inciviltà quando si colpiscono reati che non si vogliono ammettere».
Negli arresti dei militanti No Tav vi contestano di aver usato la mano pesante per intimorire il movimento e scoraggiare la protesta e le prossime manifestazioni. In nome di interessi o poteri superiori.
«La protesta anche energica è e resta legittima, mentre la violenza organizzata no. I No Tav possono avere tutte le ragioni di questo mondo e pretendere quel che ritengono giusto. Ma sostenere che la nostra inchiesta criminalizza il movimento è come dire che chi persegue uno stupro criminalizza il sesso: la protesta e la violenza sono due cose diverse, esattamente come il sesso e lo stupro. E solo chi viene da un altro pianeta può pensare che io sia al servizio di qualche potere forte o di chi ha interessi nell'Alta velocità».
Che effetto le fa trovare tra i più accesi detrattori dell'inchiesta persone con cui in passato s'è trovato d'accordo, o addirittura amici di vecchia data come l'ex giudice Livio Pepino?
«Ai tempi del terrorismo, a sinistra mi chiamavano "servo sciocco" del generale Dalla Chiesa. Non mi sono impressionato allora né mi impressiono oggi, quando si fa il proprio dovere si mette in conto tutto».