Potrei dire lo stesso di quello che hai appena detto. Chiaro ed evidente errore - come già detto sopra - è fischiare il rigore, in questo caso. Non sarà chiaro ed evidente il contatto, ma si fa la valutazione sul concedere o no il rigore. In definitiva, per chiaro ed evidente errore il regolamento intende l’azione di dare o non dare rigore, che è uno dei quattro principi secondo i quali può intervenire:alectric ha scritto: ↑lun 26 mag 2025, 20:22 No, mi spiace, ma quello che tu dici non ha alcun senso, prima di tutto per la logica. Qui il calcio c'entra poco.
Se il tocco è lieve o meno, questo è frutto di INTERPRETAZIONE, il che esclude concettualmente il principio di CHIARO ED EVIDENTE, che per definizione non può essere interpretabile.
l'unica cosa che può avere i crismi di EVIDENZA e CHIAREZZA è se il tocco c'è o meno.
Cerchiamo di non violentare sia la logica che la lingua italiana per farci tornare le ragioni calcistiche.
Almeno questo.
Quanto alla punibilità, ti rimando all'art. 12 Falli e Scorrettezze: "è da considerare punibile il calciatore che con il corpo impedisce la progressione dell’avversario”.
a. rete segnata / non segnata
b. calcio di rigore / non calcio di rigore
c. espulsione diretta (non seconda ammonizione)
d. scambio d’identità
Inoltre, Koné accentua il contatto e ferma da solo la sua progressione.
Edit: Le categorie di decisioni / episodi che possono essere riviste nel caso di un potenziale “chiaro ed evidente errore” o “grave episodio non visto” sono:
b. Calcio di rigore / non calcio di rigore
• infrazione della squadra attaccante nel costruire l’azione che si conclude con
l’episodio del calcio di rigore (fallo di mano, fallo, fuorigioco, ecc.)
• pallone non in gioco prima dell’episodio
• posizione dell’infrazione (all’interno o all’esterno dell’area di rigore)
• calcio di rigore erroneamente assegnato
• infrazione da calcio di rigore non punita