Politica italiana

[MarcoDaLatina]

Oppure non ritirare solo la quinta scheda. Ma capisco che l'analfabetismo costituzionale sia trasversale e dilagante e anche su questo si giocano le campagne pro/contro i referendum. Poi purtroppo spesso i referendum diventano ciò che non sono e cioè un voto politico, un voto pro o contro una parte politica. Pure quello costituzionale (confermativo) si trasformò in un pro o contro Renzi.

C'è una presidente di seggio che, a richiesta di ritirare solo 4 schede ha risposto "ma non può ritirarle tutte 5 e votare no o non votare?". A quel punto le è stato detto "mi scusi, ma non è la stessa cosa".
E lei "eh, ma così dobbiamo fare un verbale a parte...".
Niente di normale in tutto questo.

[antoniocs]

Marco Rizzo non e' un populista, e' sempre stato uno a cui piacciono le dittature repressive. E' passato da Stalin a Mussolini senza battere ciglio.

È uno a cui piace campare con la politica. Ormai può farlo solo facendo l'influencer che alliscia il pelo a elettori di destra che si crogiolano con le critiche da estrema sinistra (per i fessi che ci credono ovviamente).
Fino a qualche anno fa era pure divertente vederlo alterarsi rinfrescandogli il "rizzo pelato servo della Nato" di quando non disdegnava le bombe occidentali (con una poltrona sotto il culo riusciva anche a entusiasmarsi per l'ingresso nell'Euro la cui contestazione oggi è un altro suo cavallo di battaglia).

[21008]

C'è una presidente di seggio che, a richiesta di ritirare solo 4 schede ha risposto "ma non può ritirarle tutte 5 e votare no o non votare?". A quel punto le è stato detto "mi scusi, ma non è la stessa cosa".
E lei "eh, ma così dobbiamo fare un verbale a parte...".
Niente di normale in tutto questo.

Ah, hai incontrato @porcaccia! E non l’hai salutato?

[porcaccia]

Presentarsi al seggio e non ritirare la scheda per motivi ideologici quando puoi tranquillamente affermare la tua posizione con un voto contrario è una stronzata sesquipedale(anche se legittimo).
Sono venuti anche da me, li ho convinti tutti a prendere anche quella scheda.

[porcaccia]

C'è una presidente di seggio che, a richiesta di ritirare solo 4 schede ha risposto "ma non può ritirarle tutte 5 e votare no o non votare?". A quel punto le è stato detto "mi scusi, ma non è la stessa cosa".
E lei "eh, ma così dobbiamo fare un verbale a parte...".
Niente di normale in tutto questo.

Hai idea delle condizioni in cui lavorano i presidenti, soprattutto nei grandi centri?
Ormai non lo vuole fare più nessuno, spesso è gente precettata.
Le istruzioni sono scritte male, i messi comunali non sanno nulla.
Io stesso ho suggerito una procedura per evitargli problemi sulla percentuale del quorum relativa al voto delle forze dell'ordine in servizio, hanno chiamato la cabina centrale dicendo di dire a tutti di fare come avevo detto; sembrava che avessi scoperto la penicillina e non avevo elaborato nulla di così brillante.
Tutto rispecchia lo stato di decadimento del paese.
Non era difficile verbalizzare la volontà dell'elettore di non ritirare la scheda, ma nel confezionamento dei plichi con 5 referendum e 5 buste diverse per ciascuno più le altre c'era da diventare cretini.

[fav2122]

Sono contento che questo referendum sia fallito. Non per motivi di ideologia politica, ma per la natura dei quesiti. Mi dispiace solo per quello sulla cittadinanza, perché finché non ci sarà lo ius scholae, tantissimi ragazzi e ragazze non hanno la cittadinanza anche se sono cresciuti in Italia.

Ci sono vari problemi. La comunicazione sui vari media e i politici hanno fatto sì che il referendum avesse una bandiera politica: chi va a votare è di sinistra, chi vota no o si astiene è di destra. Sbagliatissimo. Ognuno deve andare e votare valutando bene i quesiti e votare cosa pensa sia la cosa migliore. Poi, la seconda problematica: a parte la domanda sulla cittadinanza, alcuni dei quesiti sul lavoro non erano molto comprensibili. Penso che una buona parte degli elettori abbia votato senza sapere chiaramente gli effetti di un'eventuale abrogazione, e che si sia basata su una personale interpretazione. Personalmente, su alcuni dei quattro quesiti sul lavoro ero contrario/propenso all'astensione perché erano un po' complessi per le mie competenze, e ad altri avrei votato no perché non convinto degli effetti che avrebbe provocato l'abrogazione. Sul primo, invece di tornare allo statuto dei lavoratori si ritornava alla riforma Fornero; il secondo mette un ulteriore bastone tra le ruote alle piccole imprese che, a causa di un contenzioso legale senza limiti di risarcimento con un dipendente, rischiano seriamente di chiudere e mandare a casa altri dipendenti; la causale non cambia nulla; la legge sugli appalti era quella più complicata, di base ci sta una tutela in più per gli infortuni e aumentare l'attenzione del committente, ma quest'ultimo non può stare lì a fare il cane da guardia.

Quindi, ideologie politiche a parte, alcuni quesiti erano un po' complessi e soprattutto - parere personale - neanche avrebbero portato chissà quale effetto. Quel che resta è che il referendum deve avere questioni più semplici e comprensibili, come quelli sul divorzio e sull'aborto. Si potrebbe pensare anche di usare il quorum sul 50% +1 dell'affluenza delle politiche. Per ultimo, va vietata la comunicazione dell'affluenza durante tutto il periodo di voto, perché si scoraggiano le persone che già non erano convinte di andare e favorire l'astensionismo.

[MarcoDaLatina]

Hai idea delle condizioni in cui lavorano i presidenti, soprattutto nei grandi centri?
Ormai non lo vuole fare più nessuno, spesso è gente precettata.
Le istruzioni sono scritte male, i messi comunali non sanno nulla.
Io stesso ho suggerito una procedura per evitargli problemi sulla percentuale del quorum relativa al voto delle forze dell'ordine in servizio, hanno chiamato la cabina centrale dicendo di dire a tutti di fare come avevo detto; sembrava che avessi scoperto la penicillina e non avevo elaborato nulla di così brillante.
Tutto rispecchia lo stato di decadimento del paese.
Non era difficile verbalizzare la volontà dell'elettore di non ritirare la scheda, ma nel confezionamento dei plichi con 5 referendum e 5 buste diverse per ciascuno più le altre c'era da diventare cretini.

In quel seggio (io ho solo accompagnato quella persona, anche perché stavo in ciavatte e canottiera ) non c'era una persona che fosse una. Deserto assoluto.

[MarcoDaLatina]

Presentarsi al seggio e non ritirare la scheda per motivi ideologici quando puoi tranquillamente affermare la tua posizione con un voto contrario è una stronzata sesquipedale(anche se legittimo).
Sono venuti anche da me, li ho convinti tutti a prendere anche quella scheda.

A me lo avresti sucato allegramente

[porcaccia]

A me lo avresti sucato allegramente

Non ti avrei fatto votare e avrei dato ordine ai carabinieri di arrestarti sul posto.

[alectric]

La tendenza verso il basso dell'affluenza alle elezioni e' un trend non solo italiano ma di tutto l'occidente, quindi chiaramente non sono i nostri politici ne' e' il nostro paese che fa particolarmente cacare.

Tutto tutto no...
Le ultime politiche in Germania hanno avuto un'affluenza dell' 82,5%

[alectric]

[...] Ci sono vari problemi. La comunicazione sui vari media e i politici hanno fatto sì che il referendum avesse una bandiera politica: chi va a votare è di sinistra, chi vota no o si astiene è di destra. Sbagliatissimo. Ognuno deve andare e votare valutando bene i quesiti e votare cosa pensa sia la cosa migliore. [...]

Mi fermo a questa affermazione perchè sulle altre si tratta di opinioni che sono per me tutte rispettabilissime.

Quello che tu poni in realtà non è il problema di chi mette l'etichetta sul referendum, ma dell'elettore imbecille che da questa si fa condizionare.
Un normodotato se ne frega di chi propone cosa e semplicemente valuta se secondo lui il quesito posto è giusto o sbagliato.

Anche in questo caso siamo al "piove, governo ladro": la colpa è sempre dei politici anche se gli elettori ragionano col culo.

[fav2122]

Mi fermo a questa affermazione perchè sulle altre si tratta di opinioni che sono per me tutte rispettabilissime.

Quello che tu poni in realtà non è il problema di chi mette l'etichetta sul referendum, ma dell'elettore imbecille che da questa si fa condizionare.
Un normodotato se ne frega di chi propone cosa e semplicemente valuta se secondo lui il quesito posto è giusto o sbagliato.

Anche in questo caso siamo al "piove, governo ladro": la colpa è sempre dei politici anche se gli elettori ragionano col culo.

Giusto. Secondo me, politici e alcuni media di parte non fanno altro che tirare acqua al proprio mulino; o comunque, la polarizzazione è una costante delle società contemporanee. Il pubblico probabilmente è influenzato da questa polarizzazione promossa dai media, ma questo non giustifica il fatto di non analizzare bene i quesiti e votare per slogan.

[alectric]

Giusto. Secondo me, politici e alcuni media di parte non fanno altro che tirare acqua al proprio mulino; o comunque, la polarizzazione è una costante delle società contemporanee. Il pubblico probabilmente è influenzato da questa polarizzazione promossa dai media, ma questo non giustifica il fatto di non analizzare bene i quesiti e votare con la propria testa.

Siamo nel 2025, le fonti di informazione direi che proprio non mancano.
L'ignoranza non è mai stata un alibi credibile per me, manco ieri... Figuriamoci oggi.

[robfel3000]

Questo anno i centimiliardari sono 18 ,otto anni fa nemmeno uno
Questi soldi che hanno in più a noi li hanno tolti e ci si comprano politici media favorendo la polarizzazione che conviene solo a loro
E non parlo di questi 18 come la Spectre , è un sistema che porterà sempre più all ineguaglianza sociale
Ma la cosa peggiore che ci hanno fatto i ricchi ed i potenti non è stata solo il distruggere la classe media,non solo rendere ormai impossibile per un giovane competere,avere le migliori scuole avere una casa avere una famiglia (cosa che prima dell avvento dei super ricchi era possibile quasi per tutti)
La cosa peggiore in assoluto che hanno fatto è stata quella di farci diventare tutti egoisti avidi e stronzi come loro

[alectric]

... e la gente ancora si permette il lusso di non andare a votare...