AS Roma Forum

siamocosì ha scritto: ↑gio 30 nov 2023, 23:57 Io manco ho capito cosa vorrebbero dire?

L’omicida di Giulia Cecchettin, per Casapound, è un simbolo «di quel sistema fluido tanto sbandierato anche dalle femministe, che ora pensano di infiammare le piazze, fondato sulla mediocrità e sul non-essere piuttosto che su esempi di coraggio e virtù». Nel comunicato diramato in mattinata, i postfascisti ritengono che la piaga dei femminicidi non si debba risolvere parlando di «patriarcato» o inserendo nelle scuole programmi di «educazione» affettiva. «Turetta – scrivono – è la conseguenza di una società che non fornisce più valori né esempi. Dopo anni di decostruzione di genere, di deresponsabilizzazione del cittadino, a partire dalla scuola, cosa ci si può aspettare se non individui non in grado di affrontare una benché minima difficoltà? Si parla di rieducazione ma nelle aule scolastiche si ha addirittura paura di assegnare voti negativi agli alunni per il rischio di turbarli. Che rieducazione ci potrà mai essere in una scuola che non rende ragazzi e ragazze in grado di affrontare difficoltà, superarle e assumersi responsabilità?». (da Open online)

Quali scuole quelle statali o quelle private di famiglia?
Era meglio senza spiegazione, e con melma so stato un signore.

Coraggio, virtù e rieducazione sanno molto di ventennio. The apple doesn't fall far from the tree.

Magari potremmo reinserire le bacchettate sulle mani e "in ginocchio sui ceci" nelle scuole elementari.
Poi alle medie magari passiamo all'olio di ricino.

Le donne non uccidono perche' non ricevono la stessa educazione dato che, come e' giusto che sia, stanno a casa ad imparare dalla mamma come si rammendano i calzini. Ho capito male ?

oswald ha scritto: ↑ven 1 dic 2023, 14:41 Coraggio, virtù e rieducazione sanno molto di ventennio. The apple doesn't fall far from the tree.

Anche insegnare ai ragazzi a superare le difficoltà, per esempio obbligandoli in qualche bella organizzazione paramilitare, coi completini tutti dello stesso colore

Rispetto, solidarietà, integrazione. Questo dovrebbe insegnare la scuola.

fiume ha scritto: ↑ven 1 dic 2023, 12:39 L’omicida di Giulia Cecchettin, per Casapound, è un simbolo «di quel sistema fluido tanto sbandierato anche dalle femministe, che ora pensano di infiammare le piazze, fondato sulla mediocrità e sul non-essere piuttosto che su esempi di coraggio e virtù». Nel comunicato diramato in mattinata, i postfascisti ritengono che la piaga dei femminicidi non si debba risolvere parlando di «patriarcato» o inserendo nelle scuole programmi di «educazione» affettiva. «Turetta – scrivono – è la conseguenza di una società che non fornisce più valori né esempi. Dopo anni di decostruzione di genere, di deresponsabilizzazione del cittadino, a partire dalla scuola, cosa ci si può aspettare se non individui non in grado di affrontare una benché minima difficoltà? Si parla di rieducazione ma nelle aule scolastiche si ha addirittura paura di assegnare voti negativi agli alunni per il rischio di turbarli. Che rieducazione ci potrà mai essere in una scuola che non rende ragazzi e ragazze in grado di affrontare difficoltà, superarle e assumersi responsabilità?». (da Open online)

Ma quello mica l'ha ammazzata perchè era in difficoltà ma perchè era geloso e possessovo

Jean Louis Scipione ha scritto: ↑ven 1 dic 2023, 10:26.

Io non credo tu odi nessuno. Semplicemente tendiamo, soprattutto nel dibattito pubblico, ad affidarci a quelle due stronzate che vengono pubblicate sui social da pochissime persone. I social funzionano amplificando gli estremi e mostrandoci le cose più provocatorie, non sono un campione effettivo delle idee più popolari.
Come quando sento che la gente di sinistra inneggia ad Hamas. Non è vero, anzi il supporto in occidente dei terror siti palestinesi è cosa sia di destra che di sinistra, perché da una parte strizzano l’occhio all’etnonazionalismo e dall’altra alla decolonizzazione “alla algerina”. Ma in verità non sono in tanti a supportare Hamas. Ma sono i più rumorosi a farlo. A causa di questi cazzo di social.

Giazz ha scritto: ↑ven 1 dic 2023, 18:47 I social funzionano amplificando gli estremi e mostrandoci le cose più provocatorie, non sono un campione effettivo delle idee più popolari.

Ci sono tanti personaggi ormai che applicano con grande successo quello che viene chiamato "rage baiting": sui social network, piattaforme video (tipo tiktok), ma anche giornali (ci sono anche esempi qui in Italia), ci sono personaggi che dicono o fanno apposta delle cose che creano indignazione e rabbia nelle persone, perchè sanno che ciò crea coinvolgimento, quindi più visualizzazioni, click, e quindi traffico internet, che porta più soldi.
Una trappola per manipolare l'emotività e la risposta viscerale delle persone, in cui cascano quasi tutti prima o poi.

I social stessi non ti organizzano più i commenti in maniera cronologica, ma piuttosto da rilevante o dal più votato o controverso, il che significa che ci mettono quello che cazzo gli pare a loro, e che tu non hai mai una visione “neutra” delle situazioni. Gli algoritmi fatti per engagement sono veramente cose terribili e terribilmente efficaci.

Colpa vostra che ve li leggete. I giornali sono parziali ma lo sai da prima e puoi filtrare. Sui social sbrattano tutti

Distrutta la panchina della Roma contro la violenza sulle donne dalle edit

Atto vergognoso.

Ma certo che dispiace… Prima di tutto, se uno decide di suicidarsi lo perdi come fonte di informazioni
Uno che parla così di un indagato che si suicida è un uomo di merda.
Tra l'altro è indagato pure lui