Ok, era la risposta che speravo arrivasse.trebuchet ha scritto:avoglia prima che tornano competitivi, vedi Inter
Allora speriamo che riusciamo a costruire lo stadio (e quindi avere molti più introiti) prima che questi si rialzino.

Ok, era la risposta che speravo arrivasse.trebuchet ha scritto:avoglia prima che tornano competitivi, vedi Inter

shaka ha scritto:Grande Ramon, ora deve andare al prossimo incontro, accettare tutte le richieste di quel maiale di Atangana, firmare tutto, poi s'abbassa i pantaloni davanti a tutti, se mette in posizione de squat e su quel foglio ce fa na bella cacata


a me questo sembra più serio di thoir, ma potrei pure sbagliaretrebuchet ha scritto:avoglia prima che tornano competitivi, vedi Inter


Tutta un'altra storia. Altre possibilità e altri scenari, anche grazie alla Doyen. Faranno grandi cose. Articolo di Bellinazzo:ChiamatoreMascherato ha scritto: a me questo sembra più serio di thoir, ma potrei pure sbagliare
Ecco come nascerà dalla joint-venture Berlusconi-Mister Bee il nuovo Milan asiatico (dal forte accento cinese)
Non è ancora la fine di un’epoca. Ma il “patto di Arcore” di ieri, con cui si definisce la cessione per 480 milioni del 48% del Milan a Mister Bee, segna un passaggio cruciale. Silvio Berlusconi resterà ancora presidente della società (acquistata nel 1986) per concludere in bellezza un trentennio in cui l’ha riportata ai vertici del calcio mondiale, mettendo in bacheca, tra le altre cose, 5 Coppe dei Campioni e 2 Coppe Intercontinentali. Nel giro di 10-16 mesi, tempi tecnici permettendo (ma non si attenderà oltre i 24 mesi), si procederà tuttavia alla quotazione in una Borsa asiatica (Hong Kong o Singapore) che potrebbe rimescolare le carte.
Formalmente entrambi i partner immetteranno sul listino un pacchetto di azioni pari al 12,5%, ma il broker thailandese e i suoi finanziatori potrebbero rastrellare un numero di titoli sufficienti a conquistare la maggioranza (anche relativa) e a dar vita a nuovi equilibri interni.
La pausa delle trattative per le elezioni regionali chiesta dall’ex Cavaliere è dunque servita alla cordata cino-thailandese e alla Fininvest per delineare un percorso condiviso. Mister Bee – come svelato nella serata di venerdì dal Sole 24 Ore – è arrivato in Italia due giorni prima e ha incontrato Berlusconi con il mandato di chiudere entro questo week-end il negoziato. O dentro o fuori, insomma, anche perché i tempi per rinforzare la squadra si sono fatti più stringenti. La scorsa notte le riunioni sono andate avanti fino alle quattro del mattino, suggellate da un cda straordinario della Fininvest che ha dato il via libera alla transazione.
L’assetto del management non dovrebbe subire scossoni in questa fase con Barbara Berlusconi ed Adriano Galliani (partito ieri per Berlino per assistere alla finale di Champions) incaricati di amministrare le rispettive aree di competenza. Prospettiva che ha spianato la strada all’intesa, qualcosa in più di un memorandum of understanding, ufficializzata alle 18.42 dalla Fininvest,dopo un breve incontro pomeridiano a cui hanno partecipato Mister Bee e la famiglia Berlusconi quasi al completo (a partire da Marina Berlusconi), con una nota: «È stato approvato da Silvio Berlusconi l’accordo firmato dall’amministratore delegato di Fininvest Pasquale Cannatelli e Mr. Taechaubol per trattare in esclusiva per un periodo di otto settimane un rapporto di collaborazione relativo all’Ac Milan», in cui si «prevede che il controllo del club rimanga nelle mani del presidente Silvio Berlusconi e della Fininvest, cui farà capo una quota di maggioranza assoluta pari al 52%. Il consorzio rappresentato da Mr Taechaubol avrà una quota di minoranza pari al 48%». La Fininvest spiega, inoltre, che Berlusconi e Taechaubol «lavoreranno per costruire insieme un grande ed ambizioso progetto economico e sportivo per riportare il Milan ai massimi livelli. In questo quadro l’ipotesi di accordo ha come obiettivo la valorizzazione e la commercializzazione del brand Milan in particolare nei Paesi asiatici, al fine di ottenere un forte impulso dei ricavi e di conseguenza quelle risorse finanziarie indispensabili per riportare, grazie a un progetto tecnico e sportivo estremamente incisivo, il Milan a competere con i principali club del calcio mondiale». Il giro d’affari del club, senza poter partecipare alla massima competizione continentale è infatti calato intorno ai 200-220 milioni di euro.
Il principale alleato di mister Bee (subito ripartito per dar conto degli sviluppi ai suoi partner) e di Galliani sotto questo profilo sarà il Gruppo Doyen, che ha sostenuto l’alleanza fin dal primo momento, rendendo pubblico il rapporto di collaborazione per ciò che riguarda il mercato e la gestione sportiva del club lo scorso 12 maggio. Doyen porterà a Milano giocatori di prima fascia nella propria orbita, come già accaduto per Atletico Madrid, Siviglia e Benfica, finanziandone l’ingaggio. Il successo della quotazione si lega indissolubilmente a un veloce ritorno del Milan in Champions e alla valorizzazione del brand rossonero. I 480 milioni che verseranno gli aspiranti nuovi soci del Milan, saranno perciò utilizzati per ridurre l’indebitamento, ma soprattutto (100-150 milioni) per rinforzare la squadra e tornare a primeggiare in Italia e in Europa. Si annuncia un mercato sontuoso che risarcirà i tifosi rossoneri della parsimonia del recente passato. Questo è il business plan proposto dai partner finanziari del broker thailandese. Uno è la Ads Securities, società di brockeraggio con sede ad Abu Dhabi che opera con banche, hedge fund, gestori patrimoniali e istituzioni finanziarie tra Europa, Medio Oriente e Asia, e che ha come chairmain Mahmood Ebraheem Al Mahmood che in passato ha guidato il team dedicato agli investimenti alternativi dell’Abu Dhabi Investment Authority dello sceicco Al Mansour, proprietario dal 2008 del Manchester City. L’altro è China Citic Bank, banca commerciale controllata dalla China International Trust and Investment Corporation (CITIC), con un patrimonio di oltre 475 miliardi di dollari che fa capo al Governo cinese. La valutazione complessiva del Milan si aggira intorno ai 1.200 milioni (cifra da cui vanno decurtati i 250 milioni circa di debiti finanziari certificati dal bilancio al 31 dicembre 2014, approvato dall’assemblea rossonera con una perdita record di 91 milioni che porta l’ammontare del deficit accumulato dal club negli ultimi 10 anni a 360 milioni). Un valore considerato da molti troppo alto ma che potrebbe rivelarsi” utile” per gli attuali proprietari in vista dello sbarco in Borsa.



sta in vacanzapisodinosauro ha scritto:le cifre ancora non escono...
e dedè è assente...



Nessuno dà tutti quei soldi (con un premium ridicolmente alto) senza controllo.pisodinosauro ha scritto:dedè ci sta eccome...
daje su, volgio la tua opinione

Io ho solo riportato qui e lì e fatto valutazioni con multipli velocemente.pisodinosauro ha scritto:dedè..se ci sei batti un colpo
mi spieghi questa supervalutazione degli assetts?
una valutazione fair era intorno ai 550/600 ml euro....come mai sono aumentati del 70% circa?
tu stesso avevi valutato in 535 mln...se non erro.
grazie
comunque, complimenti a chi parlava di 1 mld per il 100%

e come meDedé ha scritto: Nessuno da tutti quei soldi (con un premium ridicolmente alto) senza controllo.
Se anche poi le cifre dovessero essere quelle ci sarà sicuramente una call option.
In generale la penso un po' come Agnelli.

Già un altro livello rispetto ad Andrea Agnellibaleymar ha scritto: e come me

di onestà di sicuroDedé ha scritto: Già un altro livello rispetto ad Andrea Agnelli