Sicuramente vedrò le partite dell'Italia, magari mi guardo anche qualche altra nazionale. La prima la giochiamo domenica alle 13 contro l'Australia.

paz ha scritto: Poi Danilo ha un qualcosa in più: ha quel tocco macho del bestemmiatore solitario, insomma, di chi non conosce solo le vette ardite dell'intelletto, ma anche la suburra della materialità.
il_noumeno ha scritto: ↑lun 10 giu 2019, 12:11 Laura Giuliani:
“Mio nonno è stato fin da ragazzo un membro del Partito Comunista ed un amante del calcio: è cresciuto con il mito del grande portiere sovietico Lev Jašin. Queste sue passioni me le ha entrambe trasmesse: ricordo i pomeriggi passati nei campi di calcio, io in porta e lui che da limite dell’area batteva punizioni insidiosissime; poi si andava in sezione, allora c’era un forte fermento, e si discuteva con i compagni e le compagne come dare nuova linfa al marxismo – leninismo. Sono maturata come ragazza e come donna in questo contesto familiare e sociale; anche se poi sono arrivati i palcoscenici importanti non dimenticherò mai quali sono le mie origini. Il giorno in cui esordì con il Como 2000, era il 2010, mio nonno, nel post partita, mi regalò una maglia del grande Lev Jašin che ancora conservo gelosamente; mi disse che l’aveva acquistata in un mercatino di Leningrado anni prima e che sapeva che prima o poi sarebbe arrivato il momento di regalarmela. A chi dedico la vittoria di oggi contro l’Australia? A mio nonno, certamente, che purtroppo non c’è più: è grazie a lui se oggi sono qui. Il giorno in cui l’ho visto per l’ultima volta mi disse: “Laura, tieni sempre a mente ciò che disse Lev Jašin: Giocate a pallone, ma non per diventare professionisti, non per diventare ricchi, ma per fare dello sport”: non dimenticherò mai queste sue parole, io gioco per puro divertimento e so che il mio esempio, di militante comunista, può essere utile alle ragazze ed ai ragazzi per capire che è possibile un'alternativa all'insensata lotta per la sopravvivenza a cui si ispira il sistema capitalista,saremo sempre di più ad essere desiderosi di un mondo che rifiutando il carrierismo sfrenato e la schiavitù del consumismo, metta nel dovuto risalto i più autentici valori dell'umanesimo.“