faro ha scritto:se proprio si deve gestire uno spazio in quelo modo, con qualche capoccia che decide chi entra e chi sta fuori, a me piacerebbe che la stessa severita' si applicasse a chi, per strappare una pezza a qualche tifoso avversario, gli da' una capocciata
e invece no, quelli sono eroi . Il problema e' questo, aurreja
sono codici che in gran parte non conosco (lo ammetto tranquillamente) ma, per quello che posso vedere da esterno sono codici barbari, osceni, al limite del prettamente delinquenziale
per quello che conosco
e non ho detto che accanto a questo tipo di codici che mi fanno ribrezzo non ne possano esistere anche altri, per esempio di solidarieta', il che non toglie il giudizio severo sugli altri
tutto qui
Faro, comprendo che possano risultare forti certe tematiche viste da un occhio più distaccato, morigerato, ma il tutto va sempre ricordato, è racchiuso in un ambiente particolarmente a se, così anche per la politica extraparlamentare. A nessun semplice tifoso appassionato verrà mai negato l'ingresso in un settore, perchè si è consapevoli del pensiero moderato e differente che ha nel vivere lo stadio. Se si entra a far parte di un certo fanatismo, si è consci di quello che è quella realtà (estrema). Il momento della goliardia e delle gioie sugli spalti, tipo nuovi cori, coreografie riuscite e linea di condotta senza infiltrazioni del proprio gruppo, va di pari passo con le situazioni critiche che possono essere molteplici. Ció che non viene tollerato è il far perdere credenziali e punti con atteggiamenti codardi e infimi: mercanteggiare la propria fede, perdere una pezza o fare la spia. Cose che chiunque stia addentrato a certi meccanismi, sa perfettamente che andrebbero evitati, ma in tanti se lo dimenticano. Non sto difendendo o santificando sia chiaro. Ma solo spiegando quale sia l'abc dei "comandamenti" stradaioli. Piccolo esempio di "premio" per un'azione da guastafeste accaduta anni fa. Nel gennaio del 2003 ci fu un Juve-Reggina al Delle Alpi. I calabresi (Cucn) a quei tempi erano molto amici dei torinisti, che avendo giocato in anticipo al sabato, decisero di presenziare con loro nel settore ospiti con lo striscione Ragazzi (Ragazzi Della Maratona). Siccome lo spazio per attaccare i drappi in quello stadiaccio era limitato, allora legarono coi laccetti il proprio striscione sotto a quello del Cucn.
http://www.fototifo.it/fototifo.php?f=107373 Un paio di ragazzi dei Fighters Juve, dalla loro curva ebbero l'idea di tentare il colpo grosso e uscendo dalla gradinata, si recarono nel primo anello del settore ospiti, che misteriosamente qualche addetto gli aprì, visti i buoni rapporti di questo direttivo con don Luciano

. Si arrampicarono e con astuzia riuscirono a strapparlo, portarlo via
http://www.fototifo.it/fototifo.php?f=107374 e 5 minuti dopo esporlo in Curva Scirea
http://www.fototifo.it/fototifo.php?f=107380 In quel frangente si ruppe totalmente l'amicizia tra amaranto e granata, visto che quest'ultimi furono gli unici a provare di tentare disperatamente di uscire dall'impianto, che gli venne negato per motivi di sicurezza dalla celere (sequestro di persona n.d.s.) per andare a recuperare la pezza, mentre i reggini rimasero impassibili davanti a tale evento. Qualche mese dopo ad agosto, ci fu la finale di Supercoppa Italiana Milan-Juve a New York. Siccome il costo del viaggio era proibitivo per molti, il direttivo decise di premiare e mandare nella Grande Mela con i soldi della cassa del gruppo, gli "eroi" del furto dello striscione degli RDM. Di questa vicenda emerge il risvolto di come venga dato lustro e gratitudine per chi porta in alto il nome del proprio gruppo.