Perché il cinema di genere italiano è morto?
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Perché il cinema di genere italiano è morto?
Spesso si parla della crisi del cinema italiano. Un elemento che per me ha contribuito al calo qualitativo e quantitativo dell'industria cinematografica nostrana è la scomparsa pressochè totale dei film di genere. Negli anni d'oro (gli anni 50-60-70) del nostro cinema c'erano sì grandi film ma anche pellicole di "serie b", in molti casi fantasiose e ben realizzate, distribuite con successo non solo in Italia ma anche all'estero. Questi film permettevano una forte sperimentazione, mettevano in vetrina attori di talento e in alcuni casi usciva il capolavoro in grado di ridefinire gli standard del genere a livello internazionale (vedi quello che fece Sergio Leone col Western). In più l'industria viveva del suo indotto, meno dipendente di oggi dai finanziamenti statali. Perchè a un certo punto in Italia tutto questo è scomparso? Perchè non si è andati avanti con la sperimentazione nel western, nell'horror (guardate come si è ridotto Dario Argento), nella fantascienza, nel giallo, nel thriller? Perchè le etichette indipendenti che all'epoca fecero i soldi con quei film non riuscirono a stare al passo coi tempi e a compiere il grande salto, divenendo vere e proprie major? Questo ci avrebbe garantito un grande futuro e invece tutto quel patrimonio è stato dilapidato e pochissime tra queste società sono sfuggite al fallimento. La stessa fine della Apple italiana, l'Olivetti. Oggi tutto ruota attorno ai soliti luoghi comuni, non c'è voglia di rischiare, di lanciare qualche talento o di andarsi a prendere gli attori addirittura all'estero. Tutta colpa della tv? Del fatto che il committente del film è un network che impone certe regole? O non sforniamo più registi, sceneggiatori e attori con idee da vendere? All'ultima non credo.
Ultima modifica di Luke Skywalker il gio 23 ago 2012, 10:11, modificato 1 volta in totale.
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Re: [Cinema] Perchè il cinema di genere italiano è morto?
Cercherò di rispondere in maniera più dettagliata appena ne avrò il tempo.
Cito il primo dei grossi problemi che abbiamo oggi e che differenzia il nostro cinema attuale da quello degli anni d'oro: la presenza di film scritti, diretti e interpretati da x, y, z.
Non c'è più uno Zavattini che scrive per un Visconti che dirige un Mastroianni.
Per quanto riguarda il cinema di genere, questo vive oggi una credibilitá che non viveva all'epoca in cui uscivano quei film al cinema. Molti italiani hanno scoperto Fulci, Bava, Lenzi, etc grazie alle parole di Tarantino.
All'epoca molti di quei film erano quelli che oggi chiamiamo "straight to video", al cinema passavano in pochi e per poco tempo. Gli incassi di quei film, tranne rarissime eccezioni (ma Leone aveva praticamente delle major a produrre i suoi film), non hanno consentito alle produzioni (molto frazionate) di crescere e dii diventare industria. E anche lì, le pevuliarità che oggi vengono riconosciute in modo postumo,si devono alle straordinarie maestranze che abbiamo seempre prodotto (cfr. Good Morning Babilonia dei fratelli Taviani per capire come questo valesse tanto all'epoca di Griffith, quanto nel cinema contemporaneo).
Prometto di proseguire, l'argomento mi interessa da vicino...
Cito il primo dei grossi problemi che abbiamo oggi e che differenzia il nostro cinema attuale da quello degli anni d'oro: la presenza di film scritti, diretti e interpretati da x, y, z.
Non c'è più uno Zavattini che scrive per un Visconti che dirige un Mastroianni.
Per quanto riguarda il cinema di genere, questo vive oggi una credibilitá che non viveva all'epoca in cui uscivano quei film al cinema. Molti italiani hanno scoperto Fulci, Bava, Lenzi, etc grazie alle parole di Tarantino.
All'epoca molti di quei film erano quelli che oggi chiamiamo "straight to video", al cinema passavano in pochi e per poco tempo. Gli incassi di quei film, tranne rarissime eccezioni (ma Leone aveva praticamente delle major a produrre i suoi film), non hanno consentito alle produzioni (molto frazionate) di crescere e dii diventare industria. E anche lì, le pevuliarità che oggi vengono riconosciute in modo postumo,si devono alle straordinarie maestranze che abbiamo seempre prodotto (cfr. Good Morning Babilonia dei fratelli Taviani per capire come questo valesse tanto all'epoca di Griffith, quanto nel cinema contemporaneo).
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Re: [Cinema] Perchè il cinema di genere italiano è morto?
innanzitutto volevo congratularmi con Luke Skywalker per gli ottimi topic che apre.
Riprendendo il discorso, mi verrebbe da rispondere che non è soltanto il cinema di genere italiano ad essere morto, ma purtroppo tutto ciò che in Italia è cultura e/o creatività.
Ormai in ogni campo, chi è deputato a scovare talenti o a "sfruttare" i cavalli di razza, prefrisce non rischiare, affidandosi ai quei 3-4 nomi che tirano.
Ti dico ad esempio, per esperienza personale perchè ho scritto un romanzo, che l'editoria è forse lo specchio peggiore di questa situazione, infatti ho spedito a parecchie case editrici il mio manoscritto, e la risposta è sempre stata PAGA E SARAI PUBBLICATO. E stiamo parlando di qualche migliaio di euro, senza aver garantita nè pubblicità, nè distribuzione. Addirittura ad una responsabile che voleva che accettassi la loro proposta, ho chiesto cosa gli era parso del libro, e alla fine è venuto fuori che non l'avevano neanche letto.
Ecco allora perchè ci siamo ridotti così, chi dovrebbe rischiare se ne fotte, e continuerà a propinarci cinepanettoni, o libri scritti da qualche starletta o amica di chi.
Scusate se mi sono dilungato, ma era parecchio che volevo sfogarmi
Riprendendo il discorso, mi verrebbe da rispondere che non è soltanto il cinema di genere italiano ad essere morto, ma purtroppo tutto ciò che in Italia è cultura e/o creatività.
Ormai in ogni campo, chi è deputato a scovare talenti o a "sfruttare" i cavalli di razza, prefrisce non rischiare, affidandosi ai quei 3-4 nomi che tirano.
Ti dico ad esempio, per esperienza personale perchè ho scritto un romanzo, che l'editoria è forse lo specchio peggiore di questa situazione, infatti ho spedito a parecchie case editrici il mio manoscritto, e la risposta è sempre stata PAGA E SARAI PUBBLICATO. E stiamo parlando di qualche migliaio di euro, senza aver garantita nè pubblicità, nè distribuzione. Addirittura ad una responsabile che voleva che accettassi la loro proposta, ho chiesto cosa gli era parso del libro, e alla fine è venuto fuori che non l'avevano neanche letto.
Ecco allora perchè ci siamo ridotti così, chi dovrebbe rischiare se ne fotte, e continuerà a propinarci cinepanettoni, o libri scritti da qualche starletta o amica di chi.
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[Cinema] Perchè il cinema di genere italiano è morto?
Mi ricordo che a San Saba c'erano 3 cinema dove andavo di continuo.
Il più grande era il cinema "Aventino" che era di "prima visione", poi c'erano gli altri due di "seconda visione", uno si chiamava "Alba" e l'altro, se ricordo bene, "Luce".
Alla fine degli anni '70, il primo diventò Arredamenti Aventino (e 20 anni dopo, un Bingo...che brutta fine). Uno degli altri due resistette per un po' e si trasformò poi nel teatro "Anfitrione". Ricordo che negli oratori della zona, ogni domenica c'erano proiezioni di films, ovviamente a carattere religioso...Ben Hur, La Tunica, Quo Vadis, ecc...
Fino alla prima metà degli anni '70, le sale erano sempre piene. C'erano in media 4-5 proiezioni quotidiane. Pagando un solo biglietto, potevi passarci la giornata. Entravi spesso a film in corso e te lo vedevi a spezzoni.
Era un'industria florente. Esistevano miriadi di case di produzione di ogni "taglia". Si giravano film di serie A, B, e C sapendo che avrebbero avuto comunque mercato, proprio perchè la gente andava al cinema.
Mi ricordo quanto era grande la rubrica nei quotidiani che parlava e pubblicizzava le proiezioni del momento. La rubrica della TV, invece erano 2 linee, Rai 1 e Rai 2 che manco trasmettevano 24/24. Se guardi oggi, è il contrario.
La gente che affollava i cinema si è sedentarizzata per diversi motivi, e ha potuto farlo anche perchè l'offerta televisiva diventava sempre più consistente e varia. Le prime televisioni private nella seconda metà degli anni '70 hanno fatto cambiare le abitudini dell'intrattenimento.
Ho vissuto in pieno questo cambiamento, ho visto mio padre abbandonare, con immenso dolore, il suo mestiere di Direttore della Fotografia e diventare regista e produttore televisivo in un altro paese.
Il più grande era il cinema "Aventino" che era di "prima visione", poi c'erano gli altri due di "seconda visione", uno si chiamava "Alba" e l'altro, se ricordo bene, "Luce".
Alla fine degli anni '70, il primo diventò Arredamenti Aventino (e 20 anni dopo, un Bingo...che brutta fine). Uno degli altri due resistette per un po' e si trasformò poi nel teatro "Anfitrione". Ricordo che negli oratori della zona, ogni domenica c'erano proiezioni di films, ovviamente a carattere religioso...Ben Hur, La Tunica, Quo Vadis, ecc...
Fino alla prima metà degli anni '70, le sale erano sempre piene. C'erano in media 4-5 proiezioni quotidiane. Pagando un solo biglietto, potevi passarci la giornata. Entravi spesso a film in corso e te lo vedevi a spezzoni.
Era un'industria florente. Esistevano miriadi di case di produzione di ogni "taglia". Si giravano film di serie A, B, e C sapendo che avrebbero avuto comunque mercato, proprio perchè la gente andava al cinema.
Mi ricordo quanto era grande la rubrica nei quotidiani che parlava e pubblicizzava le proiezioni del momento. La rubrica della TV, invece erano 2 linee, Rai 1 e Rai 2 che manco trasmettevano 24/24. Se guardi oggi, è il contrario.
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Re: [Cinema] Perchè il cinema di genere italiano è morto?
Ne parlavo da altre parti.
Il cinema italiano ha dei buchi clamorosi. Il genere fantastico, per esempio, è completamente assente.
Non penso si tratti di mancanza di fondi: si possono fare film di fantascienza anche senza grossi investimenti, se si hanno buone idee.
Gli altri generi sono trascuratissimi, ma qualche raro film esce.
Per il resto, registi di talento ne escono (al momento, il più talentuoso mi sembra Sorrentino), qualche bravo attore c'è, e buoni film se ne trovano.
Ora mi vengono in mente una trentina di titoli, ma negli ultimi 20 anni, un centinaio di titoli uscirebbero fuori.
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Il cinema italiano ha dei buchi clamorosi. Il genere fantastico, per esempio, è completamente assente.
Non penso si tratti di mancanza di fondi: si possono fare film di fantascienza anche senza grossi investimenti, se si hanno buone idee.
Gli altri generi sono trascuratissimi, ma qualche raro film esce.
Per il resto, registi di talento ne escono (al momento, il più talentuoso mi sembra Sorrentino), qualche bravo attore c'è, e buoni film se ne trovano.
Ora mi vengono in mente una trentina di titoli, ma negli ultimi 20 anni, un centinaio di titoli uscirebbero fuori.
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Re: [Cinema] Perchè il cinema di genere italiano è morto?
Che poi ad esempio negli anni '60 (uno dei periodi più prolifici a detta di tutti per il nostro cinema in assoluto) ci si interrogò a lungo sul perchè non si riuscisse a costruire un movimento omogeneo di autori come nel primo dopoguerra con il Neorealismo e si guardava con invidia alla Nouvelle Vague francese(giustamente).Questo per dire che il periodo della grande "commedia all'italiana" non era considerata al tempo come un movimento omogeneo di un periodo così florido per il cinema(almeno a livello critico) e anche noi probabilmente da contemporanei non riusciamo a giudicare serenamente il periodo storico cinematografico nel quale viviamo.Ovviamente è un paragone che non regge (anche solo per il numero di uscite annuali dell'epoca),perchè all'epoca uscivano comunque opere prime di autori come Bellocchio,Rosi e Ferreri,oltre ai già grandi Fellini,Antonioni,Visconti e Monicelli.Però secondo me,nonostante la crisi davvero tangibile in questo settore (da studente di cinema e aspirante sceneggiatore lo sto vivendo di persona),ci sono dei registi interessanti e con idee buone che riescono a fare dei buoni film anche commericali e di genere,e non sono solo un paio.Certo forse mancano GLI AUTORI (gli unici che abbiamo al momento sono Garrone e Sorrentino,tra gli under 50),ma negli ultimi 4-5 anni credo si possa considerare il cinema italiano come solido a livello europeo.L'unico paese che secondo me continua ad avere un movimento che si è saputo rinnovare è la Francia,dopo per me c'è l'Italia davanti a paesi come Uk,Germania,Spagna etc.(ci cui tra l'altro vediamo solo i film buoni che escono anche da noi,mentre del nostro cinema conosciamo anche la parte "oscura",che c'è anche negli altri paesi,non solo nel nostro).Il vero dramma italiano riguarda a mio avviso il problema delle "serie tv",che a parte 2/3 mosche bianche come Boris,RC e Quo Vadis Baby si ostina a rimanere "fiction" e/o "sitcom tradizionale" a tutti i costi e per diverse ragioni.Ma questa è un'altra storia
.
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Re: [Cinema] Perchè il cinema di genere italiano è morto?
Uno degli obiettivi del topic era conoscere la tua opinione in merito.il_noumeno ha scritto:Cercherò di rispondere in maniera più dettagliata appena ne avrò il tempo.
So che lavori nel ramo, che sei molto competente e volevo capire cosa ne pensassi. Per esempio non sapevo che molti di quei film non fossero destinati alle sale. Aspetto con ansia il prosieguo della tua riflessione.
Grazie mille. Ho letto del libro che hai scritto, purtroppo anche nell'editoria siamo a pezzi. L'unico settore che ancora resiste è il fumetto (anche e soprattutto di genere). Ma quanto durerà?panzamanchester ha scritto:innanzitutto volevo congratularmi con Luke Skywalker per gli ottimi topic che apre.
Credo che questo abbia influito. Ma perchè negli USA hanno più canali televisivi di noi e la gente va comunque al cinema? La storia di tuo padre è esemplificativa della situazione. Sarebbe bello conoscerla più dettagliatamente.Ale66andro ha scritto: Mi ricordo quanto era grande la rubrica nei quotidiani che parlava e pubblicizzava le proiezioni del momento. La rubrica della TV, invece erano 2 linee, Rai 1 e Rai 2 che manco trasmettevano 24/24. Se guardi oggi, è il contrario.
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Ho visto molti di questi film e alcuni sono veramente ottimi. Però come tu stesso affermi manca quasi completamente il film di genere, il film commerciale (nel senso buono del termine) che serva per sperimentare (nelle tecniche di regia, nelle sceneggiature, negli effetti speciali, nell'utilizzo di nuovi attori anche stranieri) e rivitalizzare l'industria. Condivido il giudizio su Sorrentino, uno dei migliori.fiume ha scritto: I cento passi
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Re: [Cinema] Perchè il cinema di genere italiano è morto?
..non ci resta che piangere..
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[Cinema] Perchè il cinema di genere italiano è morto?
Se ti diverti a leggere i titoli di testa e quelli di coda alla ricerca del nome delle società di produzione che finanziavano il cinema di genere, avrai una buona parte della risposta. Vedrai di tutto. Mi ricordo la Titanus che aveva cavalcato il genere peuplum, un genere "caro" perchè necessitava di teatri di posa, esterni importanti, tanta figurazione, decori e costumi specifici... La Titanus tra l'altro, quasi fallì, aveva visto addirittura troppo in grande, abbandonò la produzione dopo il semi flop di "Sodoma e Gomorra" di Aldrich, mio padre vi partecipò come operatore di macchina all'epoca. Ma si erano create le cooproduzioni internazionali ( la MGM era anche in Italia), società create ad hoc per generi dal mercato più vasto, come i peuplum e dopo poco i western spaghetti (altro genere ancora costoso, anche se qualcuno, appena incominciarono a mancare i finanziamenti, si girava alla "De Paolis" o a Monte Gelato o in Abruzzo o in Sardegna piuttosto che in Almeria). Però c'erano anche società di distribuzione che avevano piede in quei diversi paesi.
Il genere "Poliziottesco" e il genere "Erotico" richiedavano invece budgets inferiori, ci si ispirava al momento e alle "voglie" del pubblico che si era assottigliato e di molto. Mi viene da ridere se ripenso a quanti industrialotti, che si erano fatte delle piccole fortune, e che venivano a Roma per "puntare" qualche soldo sul cinema. Gli incassi da cinema diminuivano constantemente, ma se spendevi poco e puntavi sul genere del momento, i soldi li facevi.
Un esempio diretto che posso farti è che fino all'età di 10-11anni ho viaggiato nel mondo intero grazie al fatto che i films italiani si giravano ovunque perchè di soldi ne giravano tanti... dopo, si girava quasi solo in Italia...
Il genere "Poliziottesco" e il genere "Erotico" richiedavano invece budgets inferiori, ci si ispirava al momento e alle "voglie" del pubblico che si era assottigliato e di molto. Mi viene da ridere se ripenso a quanti industrialotti, che si erano fatte delle piccole fortune, e che venivano a Roma per "puntare" qualche soldo sul cinema. Gli incassi da cinema diminuivano constantemente, ma se spendevi poco e puntavi sul genere del momento, i soldi li facevi.
Un esempio diretto che posso farti è che fino all'età di 10-11anni ho viaggiato nel mondo intero grazie al fatto che i films italiani si giravano ovunque perchè di soldi ne giravano tanti... dopo, si girava quasi solo in Italia...
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Re: [Cinema] Perchè il cinema di genere italiano è morto?
Altro breve intervento.
È vero che negli ultimi 20 anni abbiamo visto anche dell'ottimo cinema italiano.
È vero che abbiamo Garrone e Sorrentino (imho giá in picchiata la qualità del loro lavoro rispetto a "L'uomo in più" o "L'imbalsamatore"), e anche Rulli e Petraglia.
È vero anche che la difficoltà di reperire sceneggiature originali sul mercato, riguarda tanto noi quanto Hollywood (dove ormai molti autori lavorano nei network televisivi visto che a Los Angeles sono impegnati a fare sequel, prequel, newquel, reboot, saghe, film tratti da videogiochi, fumetti o vampiri di vario genere), ma è indubbio che a parte qualche ottimo prodotto nel corso degli anni, il cinema italiano è parso snaturato, non ha più saputo raccontare il paese (come, per esempio, ai tempi della commedia all'Italiana), si è allontanato dalla sua tradizione (mi è sembrato per esempio che ci sia venuta una certa smania di copiare il cinema francese, senza essere francesi).
È vero che negli ultimi 20 anni abbiamo visto anche dell'ottimo cinema italiano.
È vero che abbiamo Garrone e Sorrentino (imho giá in picchiata la qualità del loro lavoro rispetto a "L'uomo in più" o "L'imbalsamatore"), e anche Rulli e Petraglia.
È vero anche che la difficoltà di reperire sceneggiature originali sul mercato, riguarda tanto noi quanto Hollywood (dove ormai molti autori lavorano nei network televisivi visto che a Los Angeles sono impegnati a fare sequel, prequel, newquel, reboot, saghe, film tratti da videogiochi, fumetti o vampiri di vario genere), ma è indubbio che a parte qualche ottimo prodotto nel corso degli anni, il cinema italiano è parso snaturato, non ha più saputo raccontare il paese (come, per esempio, ai tempi della commedia all'Italiana), si è allontanato dalla sua tradizione (mi è sembrato per esempio che ci sia venuta una certa smania di copiare il cinema francese, senza essere francesi).
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Re: [Cinema] Perchè il cinema di genere italiano è morto?
manca totalmente Nanni Moretti, che io adoro....fiume ha scritto: I cento passi
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è una constatazione, non una polemica eh!...
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[Cinema] Perchè il cinema di genere italiano è morto?
Hai assolutamente ragione. E copiamo il peggio. Ai francesi invidio una certa sfrontatezza e abilità a riuscire ad esportare i loro film o le loro sceneggiature, cosa che non riusciamo a far noi. Forse cosa legata alla giovane età dei loro produttori, più reattivi, più intraprendenti, più indipendenti dei nostri.il_noumeno ha scritto:Altro breve intervento.
È vero che negli ultimi 20 anni abbiamo visto anche dell'ottimo cinema italiano.
È vero che abbiamo Garrone e Sorrentino (imho giá in picchiata la qualità del loro lavoro rispetto a "L'uomo in più" o "L'imbalsamatore"), e anche Rulli e Petraglia.
È vero anche che la difficoltà di reperire sceneggiature originali sul mercato, riguarda tanto noi quanto Hollywood (dove ormai molti autori lavorano nei network televisivi visto che a Los Angeles sono impegnati a fare sequel, prequel, newquel, reboot, saghe, film tratti da videogiochi, fumetti o vampiri di vario genere), ma è indubbio che a parte qualche ottimo prodotto nel corso degli anni, il cinema italiano è parso snaturato, non ha più saputo raccontare il paese (come, per esempio, ai tempi della commedia all'Italiana), si è allontanato dalla sua tradizione (mi è sembrato per esempio che ci sia venuta una certa smania di copiare il cinema francese, senza essere francesi).
Se riuscissimo a copiare il modo in cui i francesi fanno lobbying per riuscire a vincere oscars, vedi "The Artist", a me andrebbe benissimo.
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Re: [Cinema] Perchè il cinema di genere italiano è morto?
Non sono d'accordo su questo, Noumy: se c'è una cosa che i film italiani sanno fare, è raccontare l'Italia e l'italianità. E' sempre stata una caratteristica del cinema nostrano, e continua ad esserlo.il_noumeno ha scritto:nel corso degli anni, il cinema italiano è parso snaturato, non ha più saputo raccontare il paese (come, per esempio, ai tempi della commedia all'Italiana)
Basta guardare ai titoli che ho messo.
Lo so. Io non lo sopporto. Ma ammetto che c'è della qualità, quindi si parla soltanto di gusti.totti1montella4 ha scritto: manca totalmente Nanni Moretti, che io adoro....
è una constatazione, non una polemica eh!...
Mi sono venuti in mente un'altra decina di buoni titoli, ma evito perchè non è di questo che stiamo parlando.
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Re: [Cinema] Perchè il cinema di genere italiano è morto?
il_noumeno ha scritto:Cercherò di rispondere in maniera più dettagliata appena ne avrò il tempo.
Cito il primo dei grossi problemi che abbiamo oggi e che differenzia il nostro cinema attuale da quello degli anni d'oro: la presenza di film scritti, diretti e interpretati da x, y, z.
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Potresti essere più chiaro?? Magari pure più esaustivo, permettendomi di comprendere!
LoNg LiVe ThE MaD JoY oF BeInG RoMaNisT
Il tifoso indipendente non fa il tifo per un presidente
"Big man, pig man
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[Cinema] Perchè il cinema di genere italiano è morto?
Sono sicuro che Ciro intendesse il modo di raccontare le contraddizioni italiane, usando l'ironia con una maestria che, a mio parere, non esiste più.fiume ha scritto: Non sono d'accordo su questo, Noumy: se c'è una cosa che i film italiani sanno fare, è raccontare l'Italia e l'italianità. E' sempre stata una caratteristica del cinema nostrano, e continua ad esserlo.
Basta guardare ai titoli che ho messo.
Lo so. Io non lo sopporto. Ma ammetto che c'è della qualità, quindi si parla soltanto di gusti.
Mi sono venuti in mente un'altra decina di buoni titoli, ma evito perchè non è di questo che stiamo parlando.
I nuovi Risi, Monicelli, Comencini, Scola, Loy ecc.. non riesco ancora ad individuarli del tutto.
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