Luxembourg leaks
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Luxembourg leaks
Se ne parlera`tanto...
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http://linkis.com/www.icij.org/project/HnwuO (link ai leaks originali, preso dal profilo twitter di Massimo Micucci - https://twitter.com/buzzico)
Juncker e lo scandalo del Luxembourg-leaks
Oggi il Corriere della Sera ha dedicato un compunto editoriale per spiegare a Renzi chi è Juncker. Se i Bob Woodward nostrani oltre a scrivere in napoletano continuassero anche a leggere in inglese, avrebbero visto sul New York Times l’annuncio di una bella grana che sta per abbattersi sulla credibilità del Presidente della Commissione, secondo loro eletto dal popolo. Ce l’avrebbero occultato comunque, ma il titolo del New York Times è stato chiaro: “Hundreds of Companies Seen Cutting Tax Bills by Sending Money Through Luxembourg”. In Italiano: “Centinaia di società hanno tagliato le tasse inviando soldi in Lussemburgo”. Il Consorzio Internazionale dei Giornalisti Investigativi, composto da 80 giornalisti di 26 paesi, ha trascurato le piume d’oca di Moncler, esaminando invece 28.000 pagine di documenti confidenziali di quello che già viene definito Lux-leaks.
Oltre all’indagine già nota sugli aiuti di stato (già aperta), i nuovi file documentano accordi e deliberazioni con cui una centinaia di miliardi di dollari (215 miliardi solo tra il 2002 e il 2010) sono stati disinvestiti da altri paesi, per essere poi trasferiti in pochi anni in Lussemburgo. Il Granducato è diventato la magica terra delle fate per tutte le grandi corporation: Accenture, Abbott Laboratories, American International Group (AIG), Amazon, Blackstone, Deutsche Bank, the Coach handbag empire, H.J. Heinz, JP Morgan Chase, Burberry, Procter & Gamble, the Carlyle Group e Abu Dhabi Investment Authority. Ikea, Fed Ex e tantissimi altri hanno (giustamente) approfittato di una grande opportunità, presentata come legale in Lussemburgo.
Una delle società più attive nella consulenza strategica fiscale, la Price Waterhouse, spiega già nel 2009 che il Lussemburgo è un paese con “autorità flessibili e accoglienti”, “facili da contattare” e che offrono la loro “disponibilità al dialogo con un processo decisionale spedito”.
Il governo del Gran Ducato di Lussemburgo si occupa della tassazione societaria attraverso la Societè 6, e pur essendo il livello di imposizione societaria al 29% ha sottoscritto accordi preventivi capaci di abbattere il peso del fisco ad una sola cifra. Se non capite come, non chiedete alla Gabanelli, ma al Consorzio dei Giornalisti (non Italiani) Investigativi, che ve lo spiega con un video.
Uno dei responsabili di questa strana “Equitalia delle fate” lussemburghese era Mr. Marius Kohl, detto “Mr. Ruling”. Questi, raggiunto da uno di quei giornalisti che non si occupano di puzza di bruciato (a proposito di pizza), ha dichiarato che ritiene di “aver fatto il bene del paese”, anche se non necessariamente della “sua reputazione”. Lo ha fatto arrivando a firmare fino a 29 di questi “Tax Ruling”, gli accordi fiscali. Sua altezza reale il Gran Duca Giovanni di Lussemburgo, nel 1995 ha nominato per la prima volta Premier Jean Claude Juncker, e questo in vent’anni (tra alterne vicende) è riuscito a fare del suo paese un vero e proprio paradiso con il reddito pro-capite più alto del mondo (122.000 dollari, il doppio degli Stati Uniti). Titolo di merito irraggiungibile da parte di qualunque altro uomo di governo, per aver trasformato una piccola enclave nell’isola della felicità di qualche centinaio di multinazionali, rispettabilissime e fondamentali, che alla “disponibilità e alla apertura negoziale” e “alla capacità di cooperazione” dei governanti del Granducato non hanno saputo resistere.
Stando all’interno dell’Europa, da fondatore, il Lussemburgo ha sfruttato con Juncker tutte le opportunità legali e para-legali per non far pagare le tasse come negli altri paesi, si è guadagnato finora solo rimbrotti e cortesissimi richiami. Ora che Juncker è Presidente ci sono già 4 indagini, e questo dossier clamoroso da affrontare.
È una storia di cui i nostri media ci diranno tardi e male, che mette in nuova luce la presa di cappello di Juncker nei confronti di quel debosciato ragazzotto italiano che lo ha sfottuto, che ne ha rese pubbliche le reprimende, cui ha alzato il dito.
Ha ragione Juncker ad arabbiarsi con Renzi. Lui non rappresenta un pugno di burocrati ma una sterminata massa di profitti, messa al sicuro rispetto ad una tassazione più equa, non grazie ad una “competizione” fiscale utile legittima tra chi tassa il 12,5% e chi tassa 33%, ma tra chi usa la parola “rule” come regola e chi usa il “tax ruling” come accordo fiscale, anzi come un “mettemose d’accordo” su quanto mi porti e ti garantisco che a te non chiederò di più.
Anche se nessuno dei nostri watch-dog alle cozze ce ne ha parlato, Juncker è stato raggiunto da giornalisti veri che gliene hanno chiesto conto. È rimasto abbottonato e si è limitato a dire che “se i comportamenti del Lussemburgo violano le regole lo sanzioneremo”. Dopo aver inventato il Lussemburgo, immaginiamo con quale entusiasmo. #Europastaiserena.
Massimo Micucci
PS: tra i media partner di questa indagine giornalistica ci sono le seguenti gazzette minori: The Guardian, Süddeutsche Zeitung, NDR/WDR the Canadian Broadcasting Corporation, Le Monde, Japan’s Asahi Shimbun, CNBC, Denmark’s Politiken, Brazil’s Folha de S. Paulo e altri.
- See more at: http://www.thefrontpage.it/2014/11/06/j ... dnbs1.dpuf
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Juncker e lo scandalo del Luxembourg-leaks
Oggi il Corriere della Sera ha dedicato un compunto editoriale per spiegare a Renzi chi è Juncker. Se i Bob Woodward nostrani oltre a scrivere in napoletano continuassero anche a leggere in inglese, avrebbero visto sul New York Times l’annuncio di una bella grana che sta per abbattersi sulla credibilità del Presidente della Commissione, secondo loro eletto dal popolo. Ce l’avrebbero occultato comunque, ma il titolo del New York Times è stato chiaro: “Hundreds of Companies Seen Cutting Tax Bills by Sending Money Through Luxembourg”. In Italiano: “Centinaia di società hanno tagliato le tasse inviando soldi in Lussemburgo”. Il Consorzio Internazionale dei Giornalisti Investigativi, composto da 80 giornalisti di 26 paesi, ha trascurato le piume d’oca di Moncler, esaminando invece 28.000 pagine di documenti confidenziali di quello che già viene definito Lux-leaks.
Oltre all’indagine già nota sugli aiuti di stato (già aperta), i nuovi file documentano accordi e deliberazioni con cui una centinaia di miliardi di dollari (215 miliardi solo tra il 2002 e il 2010) sono stati disinvestiti da altri paesi, per essere poi trasferiti in pochi anni in Lussemburgo. Il Granducato è diventato la magica terra delle fate per tutte le grandi corporation: Accenture, Abbott Laboratories, American International Group (AIG), Amazon, Blackstone, Deutsche Bank, the Coach handbag empire, H.J. Heinz, JP Morgan Chase, Burberry, Procter & Gamble, the Carlyle Group e Abu Dhabi Investment Authority. Ikea, Fed Ex e tantissimi altri hanno (giustamente) approfittato di una grande opportunità, presentata come legale in Lussemburgo.
Una delle società più attive nella consulenza strategica fiscale, la Price Waterhouse, spiega già nel 2009 che il Lussemburgo è un paese con “autorità flessibili e accoglienti”, “facili da contattare” e che offrono la loro “disponibilità al dialogo con un processo decisionale spedito”.
Il governo del Gran Ducato di Lussemburgo si occupa della tassazione societaria attraverso la Societè 6, e pur essendo il livello di imposizione societaria al 29% ha sottoscritto accordi preventivi capaci di abbattere il peso del fisco ad una sola cifra. Se non capite come, non chiedete alla Gabanelli, ma al Consorzio dei Giornalisti (non Italiani) Investigativi, che ve lo spiega con un video.
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Stando all’interno dell’Europa, da fondatore, il Lussemburgo ha sfruttato con Juncker tutte le opportunità legali e para-legali per non far pagare le tasse come negli altri paesi, si è guadagnato finora solo rimbrotti e cortesissimi richiami. Ora che Juncker è Presidente ci sono già 4 indagini, e questo dossier clamoroso da affrontare.
È una storia di cui i nostri media ci diranno tardi e male, che mette in nuova luce la presa di cappello di Juncker nei confronti di quel debosciato ragazzotto italiano che lo ha sfottuto, che ne ha rese pubbliche le reprimende, cui ha alzato il dito.
Ha ragione Juncker ad arabbiarsi con Renzi. Lui non rappresenta un pugno di burocrati ma una sterminata massa di profitti, messa al sicuro rispetto ad una tassazione più equa, non grazie ad una “competizione” fiscale utile legittima tra chi tassa il 12,5% e chi tassa 33%, ma tra chi usa la parola “rule” come regola e chi usa il “tax ruling” come accordo fiscale, anzi come un “mettemose d’accordo” su quanto mi porti e ti garantisco che a te non chiederò di più.
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Re: Luxembourg Leaks
Insomma...quello che faceva o fa la Irlanda, in confronto al Lussemburgo, era rigido come gli accordi di Bretton Woods?


- gladio
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Re: Luxembourg Leaks
Ma non si potrebbe invadere e rade al suolo il Lussemburgo. Ma che Paese e'? A che serve?
The last thing that I saw, as my life passed by, were fields of empty people, laying down to die.
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Re: Luxembourg Leaks
ci vive uno degli utenti più "fighi" di questo forum.gladio ha scritto:Ma non si potrebbe invadere e rade al suolo il Lussemburgo. Ma che Paese e'? A che serve?

( che non partecipa più...

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Re: Luxembourg Leaks
Chi?... Chi?...RomaTiAmo ha scritto: ci vive uno degli utenti più "fighi" di questo forum.![]()
( che non partecipa più...)
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Re: Luxembourg Leaks
Piacevolissimo da leggere ale66andro, come Pio...RomaTiAmo ha scritto: ci vive uno degli utenti più "fighi" di questo forum.![]()
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Re: Luxembourg Leaks
PwC responds to Luxleaks
“Everything was legal” says PwC chief
Published on Thursday, 6 November, 2014 at 17:41
The head of the company at the heart of Thursday's Luxembourg leaks story, PwC, has defended tax deals as legal adding that a complaint has been filed over documents leaked from its company.
“These documents were illegally obtained,” said Didier Mouget in a press conference on Thursday, adding: “This is a criminal matter and we filed a complaint more than two years ago.”
Around 28,000 documents found their way into the hands of a consortium of investigative journalists, who made them public this week. However, they are not new. According to Mouget, in 2012 they were previously quoted in two reports, one in France (Cash Investigation) and the UK (BBC).
Everything is legal
The difference today is that they have been distributed worldwide placing PwC has found itself in the spotlight. The financial services firm said that it has done nothing to be ashamed of.
"We advise our clients on how best to manage their tax obligations. Everything done in Luxembourg is legal,” said Mouget.
The leaks have fuelled critics of Luxembourg's tax practices but the managing partner pointed out that Luxembourg was not the only country to enable companies to pay lower taxes.
“At the moment, England is the most dynamic country in terms of tax innovation," said Mouget, adding that countries such as Ireland and the Netherlands are also known for their tax planning abilities for businesses.
"In fact, you have tax features in almost all European countries. That Luxembourg has a monopoly on tax optimisation, would be a great honor but it would not be true."
Luxembourg in-line with international developments
Another factor that undermines the review published by many media on Thursday morning is the fact the documents on which investigations are based date from 2002 to 2010.
"The campaign against Luxembourg is based on laws, treaties and practices that are at least five years ago. Since then, there have been many changes in the world on tax practices. Luxembourg has followed international developments and changed its framework.”
The main change is the OECD negotiations around Base Erosion and Profit Shifting report (BEPS), which aims to put an end to aggressive tax practices. The Luxembourg PwC boss said he favoured the BEPS norms it sets out. "We are seeking clarification of international tax standards," adds Wim Piot, the Tax Partner at PwC Luxembourg.
Pending clarification, the audit and consultancy firm has no illusions about the tax practices of multinational firms: they will always seek the most efficient tax system. If this cannot be found in Luxembourg, they will simply go to another country which offers them the best tax optimisation deal.
This kind of behaviour is quite legitimate in the business world, said Didier Mouget: "A company has an obligation to structure their group activity in the least costly way tax-wise. They owe it to their shareholders, employees and other stakeholders."
Translated from an article by Linda Cortey
http://www.wort.lu/en/business/pwc-resp ... 870808380d
“Everything was legal” says PwC chief
Published on Thursday, 6 November, 2014 at 17:41
The head of the company at the heart of Thursday's Luxembourg leaks story, PwC, has defended tax deals as legal adding that a complaint has been filed over documents leaked from its company.
“These documents were illegally obtained,” said Didier Mouget in a press conference on Thursday, adding: “This is a criminal matter and we filed a complaint more than two years ago.”
Around 28,000 documents found their way into the hands of a consortium of investigative journalists, who made them public this week. However, they are not new. According to Mouget, in 2012 they were previously quoted in two reports, one in France (Cash Investigation) and the UK (BBC).
Everything is legal
The difference today is that they have been distributed worldwide placing PwC has found itself in the spotlight. The financial services firm said that it has done nothing to be ashamed of.
"We advise our clients on how best to manage their tax obligations. Everything done in Luxembourg is legal,” said Mouget.
The leaks have fuelled critics of Luxembourg's tax practices but the managing partner pointed out that Luxembourg was not the only country to enable companies to pay lower taxes.
“At the moment, England is the most dynamic country in terms of tax innovation," said Mouget, adding that countries such as Ireland and the Netherlands are also known for their tax planning abilities for businesses.
"In fact, you have tax features in almost all European countries. That Luxembourg has a monopoly on tax optimisation, would be a great honor but it would not be true."
Luxembourg in-line with international developments
Another factor that undermines the review published by many media on Thursday morning is the fact the documents on which investigations are based date from 2002 to 2010.
"The campaign against Luxembourg is based on laws, treaties and practices that are at least five years ago. Since then, there have been many changes in the world on tax practices. Luxembourg has followed international developments and changed its framework.”
The main change is the OECD negotiations around Base Erosion and Profit Shifting report (BEPS), which aims to put an end to aggressive tax practices. The Luxembourg PwC boss said he favoured the BEPS norms it sets out. "We are seeking clarification of international tax standards," adds Wim Piot, the Tax Partner at PwC Luxembourg.
Pending clarification, the audit and consultancy firm has no illusions about the tax practices of multinational firms: they will always seek the most efficient tax system. If this cannot be found in Luxembourg, they will simply go to another country which offers them the best tax optimisation deal.
This kind of behaviour is quite legitimate in the business world, said Didier Mouget: "A company has an obligation to structure their group activity in the least costly way tax-wise. They owe it to their shareholders, employees and other stakeholders."
Translated from an article by Linda Cortey
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Re: Luxembourg Leaks
serviva a tanto a parecchia gente da quello che sta uscendo fuorigladio ha scritto:Ma non si potrebbe invadere e rade al suolo il Lussemburgo. Ma che Paese e'? A che serve?

Bob Gray ha scritto:sto a legge che il Cap ha chiesto garanzie tecniche ehdaje, mo se passa alle clausole!
paolo67 ha scritto:Tipo "voglio che Ferretti e Trani restino al Messaggero"
Re: Luxembourg Leaks
gladio ha scritto:Ma non si potrebbe invadere e rade al suolo il Lussemburgo. Ma che Paese e'? A che serve?
utile per la differenza reti in caso si arrivi a pari punti anche negli scontri diretti....

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Re: Luxembourg Leaks
parlate pe voi, a me sta bene dove sta ale4534534andro
ilmauro ha scritto: quoto, perché tutte le ragazze che ho avuto se so avvicinate loro
RomaTiAmo ha scritto:Perché sei un gran figo
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Re: Luxembourg Leaks
ilmauro ha scritto:parlate pe voi, a me sta bene dove sta ale4534534andro

Tie'...ti dedico il mio primo post da piu di un anno...

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Re: Luxembourg leaks
CIAO PIOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

Umberto tozzi sarebbe fiero di te !

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Re: Luxembourg leaks
mo non e' per fare il saputello...ma da mo che si sa che in lussemburgo fan cosi... capirai...io scelgo le aziende per le quali lavorare se Hanno una market company lussemburghese 


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Re: Luxembourg leaks
Non scomodiamo il Maestro per certe cose...RomaTiAmo ha scritto:CIAO PIOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
Umberto tozzi sarebbe fiero di te !
