Pjanic e De Rossi ... nessuno dei due sa inserirsi ...V.G.41 ha scritto:Per me non è titolare,
Pjanic Tachtsidis De Rossi.
Florenzi è il primo cambio degli interni, Bradley del mediano.
A me piacciono tanto Florenzi e Marquinho.
Pjanic e De Rossi ... nessuno dei due sa inserirsi ...V.G.41 ha scritto:Per me non è titolare,
Pjanic Tachtsidis De Rossi.
Florenzi è il primo cambio degli interni, Bradley del mediano.
Anche a me, però Marquinho lo vedo un po' anarchico, spesso perde la posizione in campo, spesso era al centro e lasciava sguarnita la fascia. L'importante è non rivederlo a destra.Iulius ha scritto: Pjanic e De Rossi ... nessuno dei due sa inserirsi ...
A me piacciono tanto Florenzi e Marquinho.
va bè gliel'hanno chiesto, a domanda rispondo, ha detto un cosa vera poiDaniele Zeta ha scritto:squallido il procuratore che parla a sky di contratto il giorno dopo un goal. stile vanni puzzolo...
Il loro lavoro è cavalcare l'onda delle prestazioni degli assistiti.Daniele Zeta ha scritto:squallido il procuratore che parla a sky di contratto il giorno dopo un goal. stile vanni puzzolo...
nun giocamo pjanic e insieme a De Rossi un giocatore di un altro livello rispetto agli altri...amoR ha scritto: Sicuramente con il Bologna Pjanic tornerà titolare. A quel punto bisognerà vedere se Zeman preferirà schierare De Rossi al centro con Florenzi a destra, oppure De Rossi a destra con Taxi al centro.
Pjanic con il Catania non mi è piaciuto assolutamente, ma nelle amichevoli era stato tra i più positivi.
Per me De rossi quest'anno sempre a destra come angelo protettore di Piris...cerbero ha scritto:florenzi de rossi pjanic
dipende dai giorni fanno a turno.....keyser soze ha scritto:la nuova presa per cuBo dei laziali e capitan futurissimo, stanno a rosicà un pochetto che il capitano loro non se sà chi sia tra mauri, rocchi, zauri, ledesma
FairPlay ha scritto: Per me De rossi quest'anno sempre a destra come angelo protettore di Piris...
paz ha scritto: Poi Danilo ha un qualcosa in più: ha quel tocco macho del bestemmiatore solitario, insomma, di chi non conosce solo le vette ardite dell'intelletto, ma anche la suburra della materialità.