siamocosì ha scritto: ↑lun 23 mar 2020, 19:11
eppure leggendo i dati ad un mese dai primi casi non c'è una tragedia eppure hanno meno posti di terapia intensiva di noi
Ora Boris Johnson comincia a preoccuparsi: e avverte che la Gran Bretagna rischia uno scenario italiano se la gente non se ne sta a casa. «I numeri sono molto netti e stanno accelerando - ha detto il premier britannico in un drammatico intervento sabato sera -. Siamo solo qualche settimana, due o tre, indietro rispetto all’Italia. Gli italiani hanno un sistema sanitario eccezionale. E tuttavia i loro medici e infermieri sono stati completamente travolti: il loro conto dei morti ha raggiunto le migliaia e continua ad aumentare».
Cosa ha spinto Johnson a cambiare i toni? Ci sono dei grafici che raccontano una realtà inequivocabile: la curva di crescita dei decessi in Gran Bretagna sta salendo più rapidamente di quella italiana. In particolare Londra, epicentro della crisi, registra un tasso di aumento dei contagi superiore a quello di Milano o di Bergamo. In tutto il Paese le persone infettate sono oltre cinquemila e ieri pomeriggio i morti avevano raggiunto quota 281.
E allora Boris fa appello a tutti a «stare a casa» per salvare «letteralmente migliaia di vite». «A meno che non agiamo assieme - ha concluso il premier - a meno che non facciamo uno sforzo nazionale, eroico e collettivo, per rallentare la diffusione - allora è del tutto probabile che il nostro sistema sanitario sarà travolto allo stesso modo» di quello italiano. È per questo che Boris ha invitato i connazionali a non andare a far visita ai genitori in occasione della festa della mamma, che in Gran Bretagna si celebrava ieri: «Il miglior regalo che possiamo fare alle nostre madri - ha scritto sul Sunday Telegraph - è risparmiare loro il rischio di contrarre una malattia molto pericolosa».