Radja Nainggolan
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Re: Radja Nainggolan
Ragazzi nainggolan sta facendo bene perchè ora sta a casa sua,in una piazza piccola che non ha pretese e pressioni,ad alti livelli ha chiuso.
Quando l'orgoglio pensa: – Non posso, dice: – Non voglio. Trilussa
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Re: Radja Nainggolan
Per me per il gioco di fonseca sarebbero perfetti aggressione e ripartenze tanto a fare il regista ci pensa pellegrini
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Re: Radja Nainggolan
L'epoca del calcio in mano ai presidenti tifosi è finita. I bilanci regnano su tutto anche per i club danarosi. L'idea di pagare 5mln netti a un giocatore fuori progetto in nome di una rivalità è completamente sorpassata. Poi figuriamoci l'Inter che persino nell'epoca dei Moratti e Berlusconi si prestava i giocatori col Milan.
Comunque grazie per averci fatto vivere una delle cinque serate più importanti della storia della Roma: D. & R. Friedkin, Pinto, Mou (e staff), Pellegrini, Mancini, Cristante, Rui Patricio, Smalling, Ibanez, Kumbulla, Celik, Karsdorp, Spinazzola, Zalewski, Matic, Camara, Bove, Abraham, Dybala, El Shaarawy, Belotti, Volpato, Zaniolo (fino a gennaio), Llorente (da gennaio), Svilar, Wijnaldum
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Re: Radja Nainggolan
Con Spalletti è andata proprio così invece, e il Milan manco è una concorrente sportiva è solo la rivale cittadina.
Non escludo il ritorno...
- stefano73
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Re: Radja Nainggolan
non e' proprio cosi'! e' un grande rimpianto. lui non ha reso all'Inter perche' si era depresso dall'addio alla Roma e lo ha ribadito 1000 volte. gli facevano una domanda sul magro della bresaola e ripondeva : nella Roma stavo bene....MatteoAsroma90 ha scritto: ↑mercoledì 4 dicembre 2019, 18:47Ragazzi nainggolan sta facendo bene perchè ora sta a casa sua,in una piazza piccola che non ha pretese e pressioni,ad alti livelli ha chiuso.
e' ancora un grande...sta' trascinando una squadra e si vede da come esulta! lo scorso anno ha segnato il goal champions ed ha alzato solo il braccio!
sono contento per lui ed e' un campione ancora!
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Re: Radja Nainggolan
no, non si e` opposta l'Inter, Spalletti ha preteso soldi assurdi perche` sente di essere stato cacciato dall'Inter ingiustamente quindi pure se trova un'altra squadra che lo paga egregiamente, vuole spillare a Suning fino all'ultimo centLoop_giallorosso ha scritto: ↑sabato 7 dicembre 2019, 18:09Con Spalletti è andata proprio così invece, e il Milan manco è una concorrente sportiva è solo la rivale cittadina.
infatti il Napoli manco ci prova
Comunque grazie per averci fatto vivere una delle cinque serate più importanti della storia della Roma: D. & R. Friedkin, Pinto, Mou (e staff), Pellegrini, Mancini, Cristante, Rui Patricio, Smalling, Ibanez, Kumbulla, Celik, Karsdorp, Spinazzola, Zalewski, Matic, Camara, Bove, Abraham, Dybala, El Shaarawy, Belotti, Volpato, Zaniolo (fino a gennaio), Llorente (da gennaio), Svilar, Wijnaldum
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Re: Radja Nainggolan
Voleva liquidato un anno su due rimanenti, la metà. Quindi assolutamente no, non fino all'ultimo cent.Jack l'Irlandese ha scritto: ↑venerdì 13 dicembre 2019, 4:11no, non si e` opposta l'Inter, Spalletti ha preteso soldi assurdi perche` sente di essere stato cacciato dall'Inter ingiustamente quindi pure se trova un'altra squadra che lo paga egregiamente, vuole spillare a Suning fino all'ultimo cent
infatti il Napoli manco ci prova
Non escludo il ritorno...
- Jack l'Irlandese
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Re: Radja Nainggolan
Sempre un botto considerando che andava in una squadra che lo pagava il boato.
Comunque grazie per averci fatto vivere una delle cinque serate più importanti della storia della Roma: D. & R. Friedkin, Pinto, Mou (e staff), Pellegrini, Mancini, Cristante, Rui Patricio, Smalling, Ibanez, Kumbulla, Celik, Karsdorp, Spinazzola, Zalewski, Matic, Camara, Bove, Abraham, Dybala, El Shaarawy, Belotti, Volpato, Zaniolo (fino a gennaio), Llorente (da gennaio), Svilar, Wijnaldum
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Re: Radja Nainggolan
BJack l'Irlandese ha scritto:Sempre un botto considerando che andava in una squadra che lo pagava il boato.
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Re: Radja Nainggolan
Ha scordato Seydou Keita.
Nel 2015/2016 avevamo un centrocampo da squadra spagnola
Nel 2015/2016 avevamo un centrocampo da squadra spagnola
Chi fa la spia non è figlio di Maria
Claudio_asr ha scritto: ↑martedì 13 febbraio 2024, 12:26Poi se a qualcuno si fanno notare le dissonanze cognitive che applicano a Mourinho e agli altri si risente anche
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Re: Radja Nainggolan
arrivato da noi a fine carriera... ma quanto se vedeva che era una spanna sopra tutti. che poi manco poco giocò
26 MAGGIO 2013: TOTTI, DE ROSSI E TUTTI L'ALTRI INDEGNI BASTARDI
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Re: Radja Nainggolan
Ma basta...
Per carità, resterebbe 10/20 volte meglio di Cristante anche a 36/37 anni, ma sarebbe ora di cercare qualcun altro invece di rimanere ancorati al passato
Bello come Jesus con qualche trucco si sia tolto almeno 15/20 kg di panza
Per carità, resterebbe 10/20 volte meglio di Cristante anche a 36/37 anni, ma sarebbe ora di cercare qualcun altro invece di rimanere ancorati al passato
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Re: Radja Nainggolan
ROMA — «L’Italia mi manca, i miei amici, i ristoranti, la gente». Fa una pausa, Radja Nainggolan, mentre lo dice. Da Anversa, la città dove è nato e dove è tornato a giocare, non ha dimenticato la Serie A: «Ma il livello è diverso: le piccole giocano a viso aperto perché sanno che c’è qualcosa da prendere ovunque. Anche a San Siro. Lì una volta trovavi Pirlo, Seedorf, Thiago Silva: se prendevi tre gol andavi via col sorriso».
Nainggolan, si è mai sentito danneggiato dal suo stile di vita?
«Se uno fa tardi, beve, fuma una sigaretta, ai miei occhi non fa cose sbagliate. Poi il Nainggolan in campo rendeva facile accettare tutto: non mi sono mai preoccupato di cosa diceva la gente, tanti invece si nascondono. Di me si sa tutto perché esco, mi vedi nei locali. C’è chi beve più di me ma lo fa a casa e non lo sa nessuno».
Crede che il moralismo le sia costato la nazionale?
«Un po’ sì. Lì ci sono grandissimi giocatori ma la mentalità è completamente diversa. Poi spesso non conoscono bene la persona, si fidano di ciò che viene detto. Mi è mancato un Mondiale, ma dopo l’ultima esclusione ho detto basta».
Intanto il Belgio aspetta ancora un grande trofeo.
«Se non arriva in Qatar, secondo me non arriva più. Agli Europei l’Italia era meno forte sulla carta, ma poi il blocco squadra era molto più solido.
E quella è la base del calcio».
Questione di leadership: è ciò che manca alla sua Roma, oggi?
«Zaniolo è un grandissimo giocatore, ma quando la squadra non gioca bene contro le grandi, e negli ultimi anni di queste partite ne ha vinte poche, anche lui non fa la differenza.
Noi di giocatori di personalità ne avevamo un’infinità: Dzeko, Totti, De Rossi, Strootman, Salah, Alisson. Il rimpianto è aver fatto il record di punti e non aver vinto nulla».
Lei però ha vinto uno scudetto, quello dello scorso anno con l’Inter.
«Sì, ma io non lo calcolo. Per me vincere uno scudetto conta solo se lo vinci da protagonista».
A Milano è stato trattato male?
«Appena arrivato dissi che ero felice ma che era più forte la delusione di essere andato via da Roma. E già non ero partito bene. Dopo il rigore sbagliato con la Lazio in Coppa Italia mi hanno iniziato a fischiare, mi sono venuti dubbi, è crollata la fiducia».
Ricordo anche degli audio un po’ così: le solite fake news?
«No, no: ero io. Dicevo che volevo andar via, che volevo tornare perché non mi sentivo a mio agio. L’avevo mandato a un amico, ma sai Roma com’è, no? In un attimo lo avevano tutti. Dovevo saperlo, non sono stato molto intelligente, ma pazienza».
Poteva meritare più spazio?
«Se avessi avuto fiducia avrei potuto fare tranquillamente il mio in quella squadra. Conte è un grandissimo allenatore, ma con lui non ho avuto possibilità.
Non abbiamo mai litigato, però: quando mi volevano mandar via, me lo hanno detto. E chi dice le cose in faccia lo apprezzo di più».
Conte la voleva al Chelsea, no?
«Era il 2016, venne a Roma a parlarmi, mi disse “guarda, io voglio giocare così, così e mi servi tu”. Già disse che voleva Lukaku. Ma pensavano guadagnassi meno: non avrei preso un euro di più, non era abbastanza per lasciare Roma».
Mourinho a Roma è l’uomo giusto?
«Penso sia una grande persona, i suoi giocatori mi dicevano che sa conquistarti solo col parlare. E dice le cose dirette. A volte ha uscite che possono far male ai giocatori: alcuni li puoi massacrare se dici che non sono all’altezza. Con altri, come me, funziona».
L’allenatore che le ha dato di più?
«Spalletti: con lui, ho fatto il miglior anno della mia carriera, a livello di
squadra e individuale».
Ha visto la serie tv su Totti?
«Sì, e ho pensato: l’unico che assomiglia davvero è quello che interpreta me. Gli altri zero, anche l’allenatore. Di vero c’era che a Bergamo, prima della partita, Io Totti e Pjanic avevamo giocato fino a tardi. Ma non a carte, era un giochino sul computer. Però quella scena, con Spalletti che ci aspetta in corridoio è vera. Altre cose invece non le ricordavo».
Ora può dircelo: tra Spalletti e Totti chi aveva ragione?
«Sono neutrale. Totti non ha mai chiesto di giocare titolare, si sentiva preso in giro perché era il suo ultimo anno e giocava 5 minuti sul 2-0. Mi sentirei preso per il culo anche io. Ma non hanno mai litigato, o chissà cosa. Totti mi diceva che con lui aveva un rapporto splendido, si sentivano. Poi è finita, sì, ma il tecnico deve fare le sue scelte».
È rimasto deluso da come è andata con il Cagliari?
«Sento spesso Joao Pedro, Nandez, Pavoletti, mi dicono “dovevi essere qui”.
La società ha fatto altre scelte, ma se mi dici una cosa e non la rispetti, con me hai chiuso».
Chi è il calciatore più forte con cui abbia giocato?
«Ho giocato con gente come Lukaku, Hazard, De Bruyne. Ma il massimo è stato giocare con due icone come Totti e De Rossi».
È vero, come ha detto Evra, che in ogni club ci sono due gay?
«Mai avuto un compagno su cui avessi un dubbio. Ma è un mondo maschilista, sono tutti molto “macho”. Sarebbe importante invece se una persona si potesse dichiarare sapendo di venire accettata senza problemi».
Nainggolan, si è mai sentito danneggiato dal suo stile di vita?
«Se uno fa tardi, beve, fuma una sigaretta, ai miei occhi non fa cose sbagliate. Poi il Nainggolan in campo rendeva facile accettare tutto: non mi sono mai preoccupato di cosa diceva la gente, tanti invece si nascondono. Di me si sa tutto perché esco, mi vedi nei locali. C’è chi beve più di me ma lo fa a casa e non lo sa nessuno».
Crede che il moralismo le sia costato la nazionale?
«Un po’ sì. Lì ci sono grandissimi giocatori ma la mentalità è completamente diversa. Poi spesso non conoscono bene la persona, si fidano di ciò che viene detto. Mi è mancato un Mondiale, ma dopo l’ultima esclusione ho detto basta».
Intanto il Belgio aspetta ancora un grande trofeo.
«Se non arriva in Qatar, secondo me non arriva più. Agli Europei l’Italia era meno forte sulla carta, ma poi il blocco squadra era molto più solido.
E quella è la base del calcio».
Questione di leadership: è ciò che manca alla sua Roma, oggi?
«Zaniolo è un grandissimo giocatore, ma quando la squadra non gioca bene contro le grandi, e negli ultimi anni di queste partite ne ha vinte poche, anche lui non fa la differenza.
Noi di giocatori di personalità ne avevamo un’infinità: Dzeko, Totti, De Rossi, Strootman, Salah, Alisson. Il rimpianto è aver fatto il record di punti e non aver vinto nulla».
Lei però ha vinto uno scudetto, quello dello scorso anno con l’Inter.
«Sì, ma io non lo calcolo. Per me vincere uno scudetto conta solo se lo vinci da protagonista».
A Milano è stato trattato male?
«Appena arrivato dissi che ero felice ma che era più forte la delusione di essere andato via da Roma. E già non ero partito bene. Dopo il rigore sbagliato con la Lazio in Coppa Italia mi hanno iniziato a fischiare, mi sono venuti dubbi, è crollata la fiducia».
Ricordo anche degli audio un po’ così: le solite fake news?
«No, no: ero io. Dicevo che volevo andar via, che volevo tornare perché non mi sentivo a mio agio. L’avevo mandato a un amico, ma sai Roma com’è, no? In un attimo lo avevano tutti. Dovevo saperlo, non sono stato molto intelligente, ma pazienza».
Poteva meritare più spazio?
«Se avessi avuto fiducia avrei potuto fare tranquillamente il mio in quella squadra. Conte è un grandissimo allenatore, ma con lui non ho avuto possibilità.
Non abbiamo mai litigato, però: quando mi volevano mandar via, me lo hanno detto. E chi dice le cose in faccia lo apprezzo di più».
Conte la voleva al Chelsea, no?
«Era il 2016, venne a Roma a parlarmi, mi disse “guarda, io voglio giocare così, così e mi servi tu”. Già disse che voleva Lukaku. Ma pensavano guadagnassi meno: non avrei preso un euro di più, non era abbastanza per lasciare Roma».
Mourinho a Roma è l’uomo giusto?
«Penso sia una grande persona, i suoi giocatori mi dicevano che sa conquistarti solo col parlare. E dice le cose dirette. A volte ha uscite che possono far male ai giocatori: alcuni li puoi massacrare se dici che non sono all’altezza. Con altri, come me, funziona».
L’allenatore che le ha dato di più?
«Spalletti: con lui, ho fatto il miglior anno della mia carriera, a livello di
squadra e individuale».
Ha visto la serie tv su Totti?
«Sì, e ho pensato: l’unico che assomiglia davvero è quello che interpreta me. Gli altri zero, anche l’allenatore. Di vero c’era che a Bergamo, prima della partita, Io Totti e Pjanic avevamo giocato fino a tardi. Ma non a carte, era un giochino sul computer. Però quella scena, con Spalletti che ci aspetta in corridoio è vera. Altre cose invece non le ricordavo».
Ora può dircelo: tra Spalletti e Totti chi aveva ragione?
«Sono neutrale. Totti non ha mai chiesto di giocare titolare, si sentiva preso in giro perché era il suo ultimo anno e giocava 5 minuti sul 2-0. Mi sentirei preso per il culo anche io. Ma non hanno mai litigato, o chissà cosa. Totti mi diceva che con lui aveva un rapporto splendido, si sentivano. Poi è finita, sì, ma il tecnico deve fare le sue scelte».
È rimasto deluso da come è andata con il Cagliari?
«Sento spesso Joao Pedro, Nandez, Pavoletti, mi dicono “dovevi essere qui”.
La società ha fatto altre scelte, ma se mi dici una cosa e non la rispetti, con me hai chiuso».
Chi è il calciatore più forte con cui abbia giocato?
«Ho giocato con gente come Lukaku, Hazard, De Bruyne. Ma il massimo è stato giocare con due icone come Totti e De Rossi».
È vero, come ha detto Evra, che in ogni club ci sono due gay?
«Mai avuto un compagno su cui avessi un dubbio. Ma è un mondo maschilista, sono tutti molto “macho”. Sarebbe importante invece se una persona si potesse dichiarare sapendo di venire accettata senza problemi».
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