Il valzer delle panchine
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Re: Il valzer delle panchine
Comunque nonostante si siano liberate 200 panchine tra i big d'Europa nessuno ha chiamato Sarri, strano
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Re: Il valzer delle panchine
Neanche Allegri a dire il vero.
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Re: Il valzer delle panchine
Io francamente non capisco come il Tottenham non sia andato su Sarri. Boh...
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Re: Il valzer delle panchine
Beh, è andato alla Juventus però
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Re: Il valzer delle panchine
Pare che abbiano scelto ten Hagaldodice26x1 ha scritto: ↑dom 6 giu 2021, 15:53 Io francamente non capisco come il Tottenham non sia andato su Sarri. Boh...
L'amore è qualcosa di non soggetto a condizioni, limiti o bisogni.
Poiché è incondizionato non richiede nulla per poter essere espresso, non vuole nulla in cambio e non fa nulla per vendetta.
Poiché è senza limiti, non impone limiti agli altri.
Poiché è privo di bisogni, non cerca di prendere nulla che non sia dato liberamente.
Ed è libero. L'amore è libertà, perché la libertà è l'essenza di Dio e l'amore è la Sua espressione.
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Re: Il valzer delle panchine
Si, se ne parlava anche un paio di mesi fa. Poi Ten Hag aveva rinnovato fino al 2023 con l'Ajax. Va bene che con l'Ajax basta che paghi.....
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Re: Il valzer delle panchine
Già...
L'amore è qualcosa di non soggetto a condizioni, limiti o bisogni.
Poiché è incondizionato non richiede nulla per poter essere espresso, non vuole nulla in cambio e non fa nulla per vendetta.
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Poiché è incondizionato non richiede nulla per poter essere espresso, non vuole nulla in cambio e non fa nulla per vendetta.
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Re: Il valzer delle panchine
Pedulla' (che e' megafono di Ramadani) parla di pessimi rapporti con Paratici.aldodice26x1 ha scritto: ↑dom 6 giu 2021, 15:53 Io francamente non capisco come il Tottenham non sia andato su Sarri. Boh...
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Re: Il valzer delle panchine
A me dei psicodrammi sui social e nelle radio non frega veramente un caxxo, a meno che non siano il risultato di una sconfitta, idealmente contro di noi. Io li voglio vedere fare peggio, molto peggio sul campo rispetto a noi.
Comunque grazie per averci fatto vivere una delle cinque serate più importanti della storia della Roma: D. & R. Friedkin, Pinto, Mou (e staff), Pellegrini, Mancini, Cristante, Rui Patricio, Smalling, Ibanez, Kumbulla, Celik, Karsdorp, Spinazzola, Zalewski, Matic, Camara, Bove, Abraham, Dybala, El Shaarawy, Belotti, Volpato, Zaniolo (fino a gennaio), Llorente (da gennaio), Svilar, Wijnaldum
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Re: Il valzer delle panchine
Il Nizza 'gioca a tempo' per risparmiare sul trasferimento di Galtier (Lille).
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Re: Il valzer delle panchine
Si ok Jack, ma siamo a 3 mesi dal campionato...Jack l'Irlandese ha scritto: ↑dom 6 giu 2021, 16:44 A me dei psicodrammi sui social e nelle radio non frega veramente un caxxo, a meno che non siano il risultato di una sconfitta, idealmente contro di noi. Io li voglio vedere fare peggio, molto peggio sul campo rispetto a noi.
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Re: Il valzer delle panchine
io sono molto convinto che noi faremo bene, cioè che entreremo nelle 4 di cl.Jack l'Irlandese ha scritto: ↑dom 6 giu 2021, 16:44 A me dei psicodrammi sui social e nelle radio non frega veramente un caxxo, a meno che non siano il risultato di una sconfitta, idealmente contro di noi. Io li voglio vedere fare peggio, molto peggio sul campo rispetto a noi.
non prendi mou se non hai in mente di portare la squadra a un livello tecnico adeguato, rischiando di fare la figura del peracottaro (e già quest'anno due volte l'abbiam fatta).
al contrario, sono convinto che anche se dovesse prendere sarri, lotito non cambierà di una virgola il suo modo di gestione. perché ogni piccolo sbilanciamento lo costringerebbe a mettere soldi suoi.
E ringraziate che ci sono io, che sono una moltitudine
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Re: Il valzer delle panchine
Opinione un po’ fuori coro ma per me non usciamo benissimo da questo “valzer delle panchine”. Ci sono tante incognite ma le nostre sono le maggiori.
Inter: perde Conte (tanto pazzo e fuori del mondo per sé e per la società, economicamente, quanto efficace tecnicamente) e perderà qualche giocatore ma prende un allenatore che ha dimostrato di saper gestire bene squadre non piene di campionissimi (e comunque penso che l’ossatura principale l’Inter non la perderà)
Juve: si libera del peggiore tra gli allenatori delle big e va su una guida sicura. Le minestre scaldate sono un rischio, ma se sistema il centrocampo (attualmente, per me, molto mediocre) e riorganizza la difesa, può essere la favorita. Anche se Ronaldo lascia.
Milan: perde i punti di Donnarumma e non credo Ibra gli porterà ancora granché, ma la continuità di Pioli potrebbe essere un vantaggio, anche se la parabola di rendimento era in flessione. Per me galleggerà tra quarto e sesto posto ma senza grandi incognite. La chiave sarà la campagna acquisti-cessioni.
Atalanta: sarà business-as-usual (che non è male). Non mi aspetto stravolgimenti di rosa e un bilanciamento campionato-CL simile a quello di quest’anno, magari cercando di non perdere troppi punti in classifica. Se mentalmente l’allenatore e i giocatori (questi anche fisicamente) non scoppiano, la competitività è assicurata.
Lazio: con Sarri - se sarà Sarri - tecnicamente cresce. La vera incognita è la politica di potenziamento della squadra e di adattamento alla mentalità del mister, che non credo giocherà con Lazzari nei quattro di difesa (tanto per fare un esempio). Forse le incertezze di Sarri sono proprio lì, ma se Lotito decide di mollare un big magari buoni giocatori nei ruoli giusti riesce a prenderli.
Napoli: Spalletti li farà stare in alto, comunque sia. Ha dimostrato sempre questa capacità. Hanno l’incognita De Laurentis e della capacità di conciliare due personalità forti e un po’ psicolabili, ma lavoreranno su basi abbastanza solide.
E infine noi. Mourinho è stato un terremoto emozionante ma è allenatore abituato a rose stratosferiche in cui il suo carisma e la sua attitudine possono essere davvero un valore aggiunto. Noi la rosa stratosferica non l’abbiamo e non l’avremo, forse, mai. E, senza entrare nel dibattito gestore-allenatore, non capisco se Mourinho possa essere quel “maestro” in grado di far sbocciare qualche potenziale campione come servirebbe a noi. Siamo nelle mani della proprietà che mi sembra muoversi poco ma nella giusta decisione (allenatore, stadio, mentre tutta sta pubblicità su ruoli di gestione tecnica “minori” mi sembra esagerata) ma le incognite sono superiori a quelle degli altri.
Spero di essere smentito clamorosamente
Inter: perde Conte (tanto pazzo e fuori del mondo per sé e per la società, economicamente, quanto efficace tecnicamente) e perderà qualche giocatore ma prende un allenatore che ha dimostrato di saper gestire bene squadre non piene di campionissimi (e comunque penso che l’ossatura principale l’Inter non la perderà)
Juve: si libera del peggiore tra gli allenatori delle big e va su una guida sicura. Le minestre scaldate sono un rischio, ma se sistema il centrocampo (attualmente, per me, molto mediocre) e riorganizza la difesa, può essere la favorita. Anche se Ronaldo lascia.
Milan: perde i punti di Donnarumma e non credo Ibra gli porterà ancora granché, ma la continuità di Pioli potrebbe essere un vantaggio, anche se la parabola di rendimento era in flessione. Per me galleggerà tra quarto e sesto posto ma senza grandi incognite. La chiave sarà la campagna acquisti-cessioni.
Atalanta: sarà business-as-usual (che non è male). Non mi aspetto stravolgimenti di rosa e un bilanciamento campionato-CL simile a quello di quest’anno, magari cercando di non perdere troppi punti in classifica. Se mentalmente l’allenatore e i giocatori (questi anche fisicamente) non scoppiano, la competitività è assicurata.
Lazio: con Sarri - se sarà Sarri - tecnicamente cresce. La vera incognita è la politica di potenziamento della squadra e di adattamento alla mentalità del mister, che non credo giocherà con Lazzari nei quattro di difesa (tanto per fare un esempio). Forse le incertezze di Sarri sono proprio lì, ma se Lotito decide di mollare un big magari buoni giocatori nei ruoli giusti riesce a prenderli.
Napoli: Spalletti li farà stare in alto, comunque sia. Ha dimostrato sempre questa capacità. Hanno l’incognita De Laurentis e della capacità di conciliare due personalità forti e un po’ psicolabili, ma lavoreranno su basi abbastanza solide.
E infine noi. Mourinho è stato un terremoto emozionante ma è allenatore abituato a rose stratosferiche in cui il suo carisma e la sua attitudine possono essere davvero un valore aggiunto. Noi la rosa stratosferica non l’abbiamo e non l’avremo, forse, mai. E, senza entrare nel dibattito gestore-allenatore, non capisco se Mourinho possa essere quel “maestro” in grado di far sbocciare qualche potenziale campione come servirebbe a noi. Siamo nelle mani della proprietà che mi sembra muoversi poco ma nella giusta decisione (allenatore, stadio, mentre tutta sta pubblicità su ruoli di gestione tecnica “minori” mi sembra esagerata) ma le incognite sono superiori a quelle degli altri.
Spero di essere smentito clamorosamente
- joe
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Re: Il valzer delle panchine
Eddai, io non sono un Mourinhofilo ma me lo ricordo pur'io il Porto allenato da lui. Poi da li' in poi ha avuto rose stratosferiche perche' e' bravo.
E comunque l'Inter del triplete era forse la quarta o la quinta squadra piu' forte di quella champions, a livello di rosa. E' uno che e' capace di tirare fuori il 130% dai giocatori (e infatti ha cicli brevi, 3 anni al massimo, perche' poi il gioco si rompe).
Secondo me lo si sottovaluta a livello tecnico/tattico, e di molto.
E comunque l'Inter del triplete era forse la quarta o la quinta squadra piu' forte di quella champions, a livello di rosa. E' uno che e' capace di tirare fuori il 130% dai giocatori (e infatti ha cicli brevi, 3 anni al massimo, perche' poi il gioco si rompe).
Secondo me lo si sottovaluta a livello tecnico/tattico, e di molto.
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Re: Il valzer delle panchine
La rosa la costruiremo, di certo sono sicuro non compreremo piu gli Olsen, i Pau Lopez, i Cristante i Carles Perez, sta gente qua buona per i tornei a beach volley, mi sembra chiaro che questo è il primo anno della nuova Roma ed è inutile prenderci in giro, a livello di rosa tranne qualche elemento, si parte dalle macerie, ma dire che noi non ne usciamo bene dal valzer delle panchine mi sembra una cosa senza fondamento secondo me, anzi, secondo me ne usciamo più che bene, perché oltre che un grande allenatore abbiamo preso uno che ha molti giocatori che vorrebbero essere allenati da lui, con tutto il rispetto, se ti chiama Sarri o ti chiama Mourinho, c'è un po di differenza, non capisco queste paure, ma vi farò coraggio io tranquillo, torneremo ad essere fieri della nostra squadra in campo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Vecchio Drago ha scritto: ↑dom 6 giu 2021, 16:58 Opinione un po’ fuori coro ma per me non usciamo benissimo da questo “valzer delle panchine”. Ci sono tante incognite ma le nostre sono le maggiori.
Inter: perde Conte (tanto pazzo e fuori del mondo per sé e per la società, economicamente, quanto efficace tecnicamente) e perderà qualche giocatore ma prende un allenatore che ha dimostrato di saper gestire bene squadre non piene di campionissimi (e comunque penso che l’ossatura principale l’Inter non la perderà)
Juve: si libera del peggiore tra gli allenatori delle big e va su una guida sicura. Le minestre scaldate sono un rischio, ma se sistema il centrocampo (attualmente, per me, molto mediocre) e riorganizza la difesa, può essere la favorita. Anche se Ronaldo lascia.
Milan: perde i punti di Donnarumma e non credo Ibra gli porterà ancora granché, ma la continuità di Pioli potrebbe essere un vantaggio, anche se la parabola di rendimento era in flessione. Per me galleggerà tra quarto e sesto posto ma senza grandi incognite. La chiave sarà la campagna acquisti-cessioni.
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Lazio: con Sarri - se sarà Sarri - tecnicamente cresce. La vera incognita è la politica di potenziamento della squadra e di adattamento alla mentalità del mister, che non credo giocherà con Lazzari nei quattro di difesa (tanto per fare un esempio). Forse le incertezze di Sarri sono proprio lì, ma se Lotito decide di mollare un big magari buoni giocatori nei ruoli giusti riesce a prenderli.
Napoli: Spalletti li farà stare in alto, comunque sia. Ha dimostrato sempre questa capacità. Hanno l’incognita De Laurentis e della capacità di conciliare due personalità forti e un po’ psicolabili, ma lavoreranno su basi abbastanza solide.
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