faro ha scritto: ↑mer 12 lug 2023, 9:02
per me l'errore e' fare il processo alle intenzioni invece che guardare i fatti che dicono che Pallotta ha fatto alcune cose bene e molte altre male
altrimenti uno deve chiedersi quale sia l'intenzione dei Friedkin, cosa che sinceramente a me interessa poco. Ad es: hanno preso la Roma sapendo di buttarci 1 mld di dollari, ma sperando e pensando che questo gli permettesse di entrare piu' facilemnte in un mercato europeo che gli puo' fruttare di piu' nel medio/lungo periodo. E' un esempio, non dico che sia cosi', dico che i processi alle intenzioni lasciano il tempo che trovano, mentre i risultati sportivi, la struttura che si crea in societa' (dal settore giovanile al marketing), le rose che si riescono a costruire ecc ecc sono le cose che mi interessano
io con i Friedkin ho fiducia, ma non posso dire che, al momento, mi stiano facendo sognare anche (certamente) perche' hanno ereditato una situazione difficile, ma di cui erano certamente consapevoli
INIZIO OT
io prenderei Joao Felix in prestito biennale
FINE OT
Non concordo.
Fare il processo alle intenzioni vuol dire farlo senza base di analisi, sulla presunzione di ciò che si farà, qua abbiamo già una base ampissima per quanto riguarda Pallotta e un inizio sostanzioso per i Friedkin (poi io il processo agli americani di prima l'ho fatto, lo ammetto, ma perchè la campagna mediatica fatta molto prima di prendere la Roma mi aveva fatto capire l'andazzo. Ma questa è un'altra storia).
Che Pallotta avesse in mente solo lo stadio ormai non è più una ipotesi, ed era uno che aveva come obiettivo far aumentare i soldi di altri: ha lasciato la gestione della Roma a chi era qua, è venuto pochissime volte in tanti anni, quando gli si chiedeva ragione di alcune mosse rimandava ai DS (veri gestori della Roma, in tutto e per tutto tranne lo stadio, e oggi mi viene da ridere quando si chiedono dirigenti di calcio), e appena la situazione stadio si è palesata come complessa (peraltro na roba che lui non aveva nemmeno scelto, ma gli era stata proposta), si è prima allontanato e poi ci ha mollato in braghe di tela.
Quindi non è processo alle intenzioni, è constatare i fatti. La Roma è stata gestita senza una strategia sportiva, con 10 allenatori in 10 anni, 3 ds, continui cambi e un ambiente sempre più distante perchè il core business non era il campo. Oggi negarlo mi sembra anacronistico.
Quanto ai Friedkin, come primo allenatore hanno scelto il più vincente, e già quello basterebbe. Ma hanno dimostrato presenza, mosse sostanziali, immissione di soldi (ricordo PROPRI, e fa tutta la differenza del mondo). Hanno riportato un trofeo dopo 14 anni, e una seconda finale. Non sono esenti da errori, ma quello che ho visto mi basta per capire che l'intenzione sia quella di raggiungere obiettivi sportivi per la Roma, ovviamente di pari passo ad obiettivi personali (perchè che non siano tifosi della Roma da bambini lo sappiamo).
Guarda, a me m'hanno dato del tuttapposter sia con i Sensi che ora con i Friedkin, ma la mia coerenza è cristallina. Se vedo gestire la Roma con obiettivi sportivi, e ogni tanto vincere qualcosina, io non critico, perchè che ognuno faccia i suoi interessi è chiarissimo e anche normale, soprattutto in uno sport ricco come il calcio, ma almeno pretendo che non sia quello l'unico obiettivo. Così come pretendo di non essere preso per il culo in modo smaccato.