Però, secondo me, è giusto anche fare la distinzione, per focalizzarsi su soluzioni più appropriate.il_noumeno ha scritto: ↑lun 27 nov 2023, 13:10 l'analisi della società che passa attraverso i numeri riferiti ad un singolo fenomeno (gli omicidi di donne, evitando il termine che fa venire le bolle) che rappresentano la punta dell'iceberg del concetto di "violenza di genere".
La stessa ISTAT riferisce che il 31% di donne hanno subito un qualche tipo di abuso (https://www.salute.gov.it/portale/donna ... nu=society).
Se ci si concentra sul femminicidio, che è una problematica estremamente rara e, a mio avviso, più legata allo squilibrio mentale che a fattori culturali, si rischia di spingere la politica populista a fare qualche riforma inutile, tipo aumentare le pene per i femminicidi, che nella pratica non risolvono assolutamente niente.
Se invece si passa oltre il femminicidio, e ci si concentra sulla violenza e le molestie, che invece hanno basi culturali, si possono trovare soluzioni che abbiano un qualche tipo di impatto.
Anche a livello di media, se spingi sugli omicidi, la risposta degli uomini può "eh, ma chi è che uccide, perchè paragonarci a questi matti? ", se invece spingi sulla violenza o ancor più sulle molestie, molti uomini arrivano a riconoscerne i segni, anche intorno a loro, e diventano più inclini a riconoscere e affrontare il problema.