Parigi 2024 - Il sogno olimpico

[FoveaASR]

[siamocosì]

Quindi è un maschio. Magari con molte caratteristiche femminili anche anatomiche ma maschio. Intersex è una questione di genere non di sesso e le gare sportive sono divise per sesso e non per genere.

[siamocosì]

Gli algerini stanno facendo lo stesso discorrso ma al contrario. "È donna perchè nata donna".

Giazz cerchiamo di chiarire una cosa non esiste il sesso donna. Ci sono maschi che nascono con organi sessuali apparentemente femminili e viceversa. Si chiamano pseudoermafroditi maschili o femminili. I primi hanno un pene wuasi inesistente e testicoli che assomigliano a grandi labbra i secondi un clitoride molto grosso che assomiglia ad un pene e grandi labbra unite che assomigliano a testicoli

[siamocosì]

Sono malattie ormonali

[siamocosì]

Non l’ho capito manco io.
L’unica cosa che ho capito oggi è che dire “La candidata” è woke, “la pugilessa” no.

Meravigliosa

[il_noumeno]

Comunque prescindendo dal caso specifico, perché c’è chi parla di cromosoma XY e chi, invece, di scompensi ormonali (e mi pare evidente che ci siano due megafoni pronti a rilanciare la tesi più comoda senza alcun interesse per la verità), questa è una roba su cui mi si impiccia il cervello. Nel momento in cui c’è una transizione (al termine di un processo) per me diventa scivoloso, dal punto di vista del diritto, negare la possibilità di fare sport a livello agonistico. Di contro però far gareggiare con donne, trasgender che hanno ancora parametri biologici e ormonali da maschi, può voler dire, per esempio favorirre squilibrio e discriminazione in termini di assegnazioni di borse di studio legate allo sport, posti di lavoro (pensare a come da noi chi fa sport minori di solito sia un militare o un poliziotto), etc. Davvero credo sia una bella gatta da pelare.

[Freedom]

Quindi ha una malattia….

[blade]

Comunque prescindendo dal caso specifico, perché c’è chi parla di cromosoma XY e chi, invece, di scompensi ormonali (e mi pare evidente che ci siano due megafoni pronti a rilanciare la tesi più comoda senza alcun interesse per la verità), questa è una roba su cui mi si impiccia il cervello. Nel momento in cui c’è una transizione (al termine di un processo) per me diventa scivoloso, dal punto di vista del diritto, negare la possibilità di fare sport a livello agonistico. Di contro però far gareggiare con donne, trasgender che hanno ancora parametri biologici e ormonali da maschi, può voler dire, per esempio favorirre squilibrio e discriminazione in termini di assegnazioni di borse di studio legate allo sport, posti di lavoro (pensare a come da noi chi fa sport minori di solito sia un militare o un poliziotto), etc. Davvero credo sia una bella gatta da pelare.

Per me devono creare una categoria a parte dove gareggiano solo loro, e non lo dico per discriminare , ma perché è una situazione talmente particolare che dovunque decidano di metterli rischiano di avere o un grande vantaggio o un grande svantaggio . Con gli operati per esempio è un incubo, donne a tutti gli effetti ma che hanno ancora muscolatura maschile .

[il_noumeno]

Per me devono creare una categoria a parte dove gareggiano solo loro, e non lo dico per discriminare , ma perché è una situazione talmente particolare che dovunque decidano di metterli rischiano di avere o un grande vantaggio o un grande svantaggio . Con gli operati per esempio è un incubo, donne a tutti gli effetti ma che hanno ancora muscolatura maschile .

Io una soluzione non ce l’ho.
Anche perché qui contempliamo solo il caso dell’uomo che diventa donna e vince.
Ma con la donna che diventa uomo e vuole fare sport?
Poi facciamo due categorie trasgender?
Boh, ripeto mi si impiccia il cervello.

[porcaccia]

Io una soluzione non ce l’ho.
Anche perché qui contempliamo solo il caso dell’uomo che diventa donna e vince.
Ma con la donna che diventa uomo e vuole fare sport?
Poi facciamo due categorie trasgender?
Boh, ripeto mi si impiccia il cervello.

Il problema dell'uomo in transizione è che ormai il vantaggio a livello di struttura ossea e muscolare rispetto a una donna lo ha già ottenuto durante lo sviluppo.
È una materia scabrosa, difficile trovare una soluzione.

[siamocosì]

La domanda ciro è molto più facile: perchè fanno le gare per femmine? Perchè altrimenti non avrebbero chance di vittoria. Quindi o si fanno una categoria loro o partecipano a quelle del loro sesso di origine

[il_noumeno]

La domanda ciro è molto più facile: perchè fanno le gare per femmine? Perchè altrimenti non avrebbero chance di vittoria. Quindi o si fanno una categoria loro o partecipano a quelle del loro sesso di origine

Secondo me così è semplicistico. Io mi sento donna, faccio un percorso, mi opero, lo stato in cui vivo mi riconosce come donna. Cerchiamo di uscire dalle nostre convinzioni. Se sulla carta di identità c’è scritto donna, dal punto di vista del diritto, come si fa a negare il diritto all’attività agonistica sportiva?
Ogni soluzione che viene proposta, secondo me, pone problemi.

[blade]

Perché probabilmente si sentono donne a tutti gli effetti.

@Ciro difficile che una donna che diventa uomo scelga di fare attività sportiva agonistica e pure se la fa ottiene risultati talmente scarsi che non diventa mai un caso nazionale

[il_noumeno]

Perché probabilmente si sentono donne a tutti gli effetti.

@Ciro difficile che una donna che diventa uomo scelga di fare attività sportiva agonistica e pure se la fa ottiene risultati talmente scarsi che non diventa mai un caso nazionale

Eh appunto. Però qui bisogna trovare un principio a cui appirgliarsi per trovare una soluzione. Io, lo ribadisco, non ce l’ho. Tutte le soluzioni mi sembrano sbagliate.

[blade]

Categoria a parte , anzi due ...perché sennò l'uomo che fa la transizione avrà sempre un vantaggio netto