Claudio_asr ha scritto: ↑ven 18 lug 2025, 12:13
L'inghilterra però era uno sleeping giant. Ha un bacino d'utenza che per il passato coloniale noi ci scordiamo. Prendi già solo India e Stati Uniti e fai quasi 2 mld potenziali di clienti
Secondo me questo parametro è molto sopravvalutato, specie in un contesto come quello odierno in cui puoi offrire contenuti simultaneamente in tutte le lingue del mondo. Addirittura tra un po' con l'AI non serviranno nemmeno grandi spese per avere i contenuti in vietnamita o in coreano.
Secondo me a livello internazionale contano i campionissimi e il marketing. Quando il Milan aveva la selezione del resto del mondo in squadra, sta tranquillo che a New York non tifavano Chelsea perché il Chelsea è una squadra inglese. Il problema è che su quegli allori non si è costruito. E comunque non si poteva farlo completamente, perché vediamo che gli stadi è proprio il sistema paese che non te li fa fare. E poi noi sottovalutiamo un dato: l'Italia non ha mai avuto colonie in America, ma è come se le avesse avute perché ha fornito milioni di immigrati, a nord come a sud. In sud america tutti vedono l'Italia quasi come una seconda patria, negli USA gli italiani di origine sono milioni. Mi ha stupito un'intervista di Crespo al canale YT della Serie A in cui ha detto che l'attaccante cui si ispirava da ragazzino era...Roberto Pruzzo!
Ci sono rimasto. Ha detto che negli anni '80 la Serie A era trasmessa in Argentina e TUTTI vedevano partite del campionato italiano.
Secondo me un'Italia sviluppata calcisticamente al massimo, male che va arriva seconda a un'incollatura dalla Premier come incassi, visibilità, sponsor. Non vede né la Liga né la Bundesliga. E invece oggi è sotto.