Nocerina esclusa dalla Prima Divisione
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Re: Nocerina esclusa dalla Prima Divisione
ha ragione 433
voglia di stringersi un po'... curva sud roma vecchie maniere...
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Re: Nocerina esclusa dalla Prima Divisione
Appunto in questo stato non funziona nulla, ma se puniscono delle persone per dei fatti non consoni a leggi e regolamenti non ci lamentiamo.vale.not ha scritto: Le stesse autorità che dovevano assicurasi che non ci fossero "tifosi" della Nocerina a Salerno? Fosse così facile Scarface, fossimo in uno stato che funziona...
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Re: Nocerina esclusa dalla Prima Divisione
Jean Louis Scipione ha scritto:ha ragione 433

"Del resto mia cara di che si stupisce, anche l'operaio vuole il figlio dottore e pensi che ambiente che può venir fuori. Non c'è più morale, Contessa."
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Re: Nocerina esclusa dalla Prima Divisione
antoniocs ha scritto: Se non la giocavano proprio ci facevano piú bella figura.
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Re: Nocerina esclusa dalla Prima Divisione
Fischio finale dopo soli 20' per Salernitana-Nocerina di Lega Pro. Gli ospiti, che avevano effettuato subito tre sostituzioni, hanno accusato cinque infortuni e sono rimasti in campo in sei, costringendo l'arbitro allo stop. Il tutto dopo le minacce alla Nocerina dei suoi tifosi, e la richiesta della squadra di non giocare. La partita che era fissata per le 12.30, era iniziata con ben 38 minuti di ritardo. I calciatori della Nocerina avevano accettato di scendere in campo, malgrado le minacce ricevute da un gruppo di propri sostenitori, dopo le rassicurazioni del Questore di Salerno, Antonio De Iesu. Gli ultrà chiedevano che la squadra non giocasse in seguito al divieto di accesso allo stadio per i tifosi ospiti disposto dal Prefetto.
La partita era considerata ad alto rischio visti i pessimi rapporti tra le due tifoserie. Proprio questi timori avevano spinto il Comitato sicurezza del Viminale a vietare la trasferta per i tifosi ospiti, all'interno di un quadro di fortissime misure di prevenzione. Al divieto, gli ultrà nocerini hanno risposto minacciando di recarsi ugualmente all'Arechi: da giorni la città di Nocera Inferiore era tappezzata da striscioni con la scritta "tutti a Salerno". Stamane, un gruppo di circa duecento tifosi della Nocerina si è presentato nel ritiro della propria squadra, intimando alla squadra rossonera di non presentarsi in campo: "O ci siamo anche noi, oppure non dovete esserci neppure voi". Dopo le minacce, i calciatori della Nocerina si sono recati sul proprio pullman nello stadio Arechi ma hanno annunciato di non voler scendere in campo. Dopo una lunga trattativa, presente il questore di Salerno Antonio De Iesu che ha offerto ampie garanzie sulla sicurezza, la partita è ominciata con una quarantina di minuti di ritardo. Ma le intenzioni degli ospiti sono apparse subito chiare: nei primissimi minuti sono state effettuate tutte le tre sostituzioni possibili, e subito dopo ben cinque giocatori, uno dopo l'altro, hanno accusato infortuni e sono usciti dal campo. Il campionato non prevede retrocessioni ed è questo un elemento che ha influito sull'andamento della partita e sulle 'decisioni' prese dai calciatori.
"Tutti in piazza a festeggiare... ha vinto il popolo nocerino". Così su Facebook i tifosi rossoneri hanno commentato la partita-farsa di Salerno. In oltre cento hanno raccolto l'invito via web e si sono ritrovati in piazza Diaz, a Nocera Inferiore, sventolando bandiere e cantando cori: poi un violento acquazzone ha indotto tutti a tornare a casa.
Metto l'articolo del CdS per chi come me magari non avesse seguito la cosa.
La partita era considerata ad alto rischio visti i pessimi rapporti tra le due tifoserie. Proprio questi timori avevano spinto il Comitato sicurezza del Viminale a vietare la trasferta per i tifosi ospiti, all'interno di un quadro di fortissime misure di prevenzione. Al divieto, gli ultrà nocerini hanno risposto minacciando di recarsi ugualmente all'Arechi: da giorni la città di Nocera Inferiore era tappezzata da striscioni con la scritta "tutti a Salerno". Stamane, un gruppo di circa duecento tifosi della Nocerina si è presentato nel ritiro della propria squadra, intimando alla squadra rossonera di non presentarsi in campo: "O ci siamo anche noi, oppure non dovete esserci neppure voi". Dopo le minacce, i calciatori della Nocerina si sono recati sul proprio pullman nello stadio Arechi ma hanno annunciato di non voler scendere in campo. Dopo una lunga trattativa, presente il questore di Salerno Antonio De Iesu che ha offerto ampie garanzie sulla sicurezza, la partita è ominciata con una quarantina di minuti di ritardo. Ma le intenzioni degli ospiti sono apparse subito chiare: nei primissimi minuti sono state effettuate tutte le tre sostituzioni possibili, e subito dopo ben cinque giocatori, uno dopo l'altro, hanno accusato infortuni e sono usciti dal campo. Il campionato non prevede retrocessioni ed è questo un elemento che ha influito sull'andamento della partita e sulle 'decisioni' prese dai calciatori.
"Tutti in piazza a festeggiare... ha vinto il popolo nocerino". Così su Facebook i tifosi rossoneri hanno commentato la partita-farsa di Salerno. In oltre cento hanno raccolto l'invito via web e si sono ritrovati in piazza Diaz, a Nocera Inferiore, sventolando bandiere e cantando cori: poi un violento acquazzone ha indotto tutti a tornare a casa.
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Re: Nocerina esclusa dalla Prima Divisione
Ghost12 ha scritto: La farsa è stata fatta per "rispetto" dei tifosi della nocerina che non sono potuti andare a Salerno se non erro.
Magari mi sbaglio.
i tifosi della nocerina hanno tutti la tessera del tifoso.
l'hanno fatta perchè lo stato, la figc e la nocerina gli hanno detto
che con la tessera del tifoso potevano andare in trasferta, o meglio: a tutte le trasferte.
poi arriva salernitana-nocerina e gli dicono che con la tessera del tifoso ce se possono pulì er culo.
allora hanno chiesto ai giocatori di non giocare la partita.
non di perdere a tavolino.
non di perdere per sfavorire un'altra squadra.
non di perdere perchè avevano scommesso sulla sconfitta.
hanno chiesto di non giocare perchè non ci sarebbero stati i tifosi.
non perchè non ci sarebbe stato il capo ultras della curva della nocerina.
non perchè non ci sarebbero stati gli ultras.
perchè non ci sarebbe stato nessun tifoso della nocerina.
hanno esagerato? probabilmente si.
hanno sbagliato? probabilmente l'errore è stato tesserarsi.
ma nun me venite a dì che è giusto retrocedere (a gennaio) una squadra.
dopo che alla juve è stata data quasi la stessa condanna per cose molto peggiori.
nella migliore delle ipotesi siamo di fronte al classico "due pesi e due misure".
Le opinioni dovrebbero essere basate sui fatti
e i fatti non dovrebbero basarsi sulle opinioni
e i fatti non dovrebbero basarsi sulle opinioni
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Re: Nocerina esclusa dalla Prima Divisione
http://www.dinamopress.it/news/alcune-d ... a-nocerina
Volevo scrivere qualcosa di un po’ più complesso per aggiungere due spunti sulla farsa di Salernitana-Nocerina visto che nessuno si è chiesto perché si è arrivati a questo punto. E ho cercato un punto di vista che uscisse dalla diatriba ultrasviolenti sì o ultrasviolenti no.[...] Non conosco la realtà di Nocera in maniera così articolata da poter sostenere una posizione o denunciare chissà cosa. Ma la storia di Salerno rimane un paradigma, al di là di tutto.
Il circo mediatico sportivo si è accodato all’indignazione di facciata, chiedendo pene esemplari, provvedimenti, altre leggi, senza assumersi uno straccio di responsabilità, senza riconoscere il fatto che anche loro sono parte e attori della grande farsa chiamata calcio.
Ora chiedono a gran voce l’intervento dello Stato e denunciano l’assenza dello Stato, stesso. Miopi, come sempre, e a volte disonesti, nel non riconoscere che lo Stato in questo caso c’entra eccome così come chi gestisce il calcio: che si tratti di quello ricchissimo della Serie A o di quello povero della Lega Pro.
Ecco alcune domande a cui prima o poi qualcuno dovrebbe dare risposta:
- Perché quando sono stati formulati i gironi di Lega Pro non si è deciso di dividere Salernitana e Nocerina, come qualche dirigente aveva chiesto?
- Perché nonostante la tessera del tifoso è stato impedito ai tifosi nocerini di andare in trasferta? Ma la TdT non doveva essere lo strumento che avrebbe dovuto normalizzare il tifo e garantire ai tifosi “buoni” il diritto di assistere a ogni evento?
- Perché la decisione di poter consentire una trasferta o no, viene sistematicamente lasciata in mano a questori/prefetti, che soprattutto in piazza più piccole, spesso e volentieri, rifiutano il permesso?
- Quando i tifosi ieri hanno parlato con dirigenti e calciatori, fuori dall’albergo, sicuri non fossero presenti anche agenti in borghese di polizia o digos? Sarebbe piuttosto strano.
- Perché, nonostante si parlasse da settimane di questa partita, si è deciso tutto all’ultimo momento senza coinvolgere i diretti interessati, tifosi, dirigenze, etc etc?
- Perché nessuno racconta che ieri anche i tifosi della Salernitana hanno protestato contro la mancata presenza dei tifosi avversari?
- Perché nonostante le squadre fallite o gli scandali legati alle scommesse, chi dirige il calcio di Lega Pro non viene mai rimosso?
Ora si riparte con il can-can degli ultras che tengono in ostaggio le società di calcio, che ricattano, fanno business etc etc. Nessuno si interroga sul perché la situazione continua a precipitare. Nessuno pone il dubbio: che siano state fatte delle scelte sbagliate anche e soprattutto in materia di ordine pubblico?
A cosa serve la tessera del tifoso? A cosa serve schedare tutti i tifosi presenti allo stadio, se poi si decide sistematicamente di chiudere interi settori per alcuni cori razzisti fatti soltanto da una parte residua del settore stesso? Ma perché io, da anti-razzista quale sono, devo essere punito, perché in un settore di 12 mila persone, si alzano cori che io non condivido e che rifiuto? Perché si pretende che negli stadi non vengano usate espressioni che sistematicamente ritroviamo nel linguaggio politico e/o giornalistico, senza conseguenze? Cosa hanno fatto società di calcio o lega calcio per sensibilizzare i tifosi da stadio e non riguardo alcuni temi? Escluso lavarsi la coscienza entrando in campo con la solita t-shirt “no al razzismo”.
Il calcio non è vittima degli ultras, che comunque hanno le loro responsabilità. Il calcio è vittima di se stesso, di quel carrozzone fatto di interessi e business, di scommesse e pay-tv, di scellerate leggi repressive che hanno finito di svuotare gli stadi, inasprito il clima anche dove fenomeni di “violenza” non c’erano ma anche degli ultras stessi che spesso hanno dimenticato di essere tifosi per sostituirsi ai capipopolo o piccoli imprenditori del tifo. Si naviga a vista, almeno finché le cose non accadono in diretta Tv e finché Sky e Mediaset continuano a elargire milioni di euro l’anno. A quel punto eccolo il corto-circuito, beffardo e triste, come le scene viste ieri di calciatori che si accasciavano dopo pochi secondi mimando infortuni gravissimi. Serviva un segnale, certo. Serviva far saltare il banco dell’ipocrisia ma sarebbe stato meglio farlo in una maniera intelligente.
A quelli che chiedono “dov’è lo Stato” rispondo dicendo che lo Stato no non c’è.
Perché uno Stato che non riesce a garantire che 500 tifosi di una squadra, tutti regolarmente in possesso della tessera del tifoso, il diritto di assistere a un derby, è uno Stato fantoccio. Ma questo già lo sapevamo.
A quelli che chiedono “il modello inglese” ricordo che in UK nessuna trasferta viene impedita ai tifosi ospiti, che non esistono TdT o biglietti nominativi. E che nonostante la rivalità o i precedenti, nessuno si sognerebbe di far giocare a porte chiuse un Millwall-West Ham.
Ci rivediamo alla prossima indignazione.
Volevo scrivere qualcosa di un po’ più complesso per aggiungere due spunti sulla farsa di Salernitana-Nocerina visto che nessuno si è chiesto perché si è arrivati a questo punto. E ho cercato un punto di vista che uscisse dalla diatriba ultrasviolenti sì o ultrasviolenti no.[...] Non conosco la realtà di Nocera in maniera così articolata da poter sostenere una posizione o denunciare chissà cosa. Ma la storia di Salerno rimane un paradigma, al di là di tutto.
Il circo mediatico sportivo si è accodato all’indignazione di facciata, chiedendo pene esemplari, provvedimenti, altre leggi, senza assumersi uno straccio di responsabilità, senza riconoscere il fatto che anche loro sono parte e attori della grande farsa chiamata calcio.
Ora chiedono a gran voce l’intervento dello Stato e denunciano l’assenza dello Stato, stesso. Miopi, come sempre, e a volte disonesti, nel non riconoscere che lo Stato in questo caso c’entra eccome così come chi gestisce il calcio: che si tratti di quello ricchissimo della Serie A o di quello povero della Lega Pro.
Ecco alcune domande a cui prima o poi qualcuno dovrebbe dare risposta:
- Perché quando sono stati formulati i gironi di Lega Pro non si è deciso di dividere Salernitana e Nocerina, come qualche dirigente aveva chiesto?
- Perché nonostante la tessera del tifoso è stato impedito ai tifosi nocerini di andare in trasferta? Ma la TdT non doveva essere lo strumento che avrebbe dovuto normalizzare il tifo e garantire ai tifosi “buoni” il diritto di assistere a ogni evento?
- Perché la decisione di poter consentire una trasferta o no, viene sistematicamente lasciata in mano a questori/prefetti, che soprattutto in piazza più piccole, spesso e volentieri, rifiutano il permesso?
- Quando i tifosi ieri hanno parlato con dirigenti e calciatori, fuori dall’albergo, sicuri non fossero presenti anche agenti in borghese di polizia o digos? Sarebbe piuttosto strano.
- Perché, nonostante si parlasse da settimane di questa partita, si è deciso tutto all’ultimo momento senza coinvolgere i diretti interessati, tifosi, dirigenze, etc etc?
- Perché nessuno racconta che ieri anche i tifosi della Salernitana hanno protestato contro la mancata presenza dei tifosi avversari?
- Perché nonostante le squadre fallite o gli scandali legati alle scommesse, chi dirige il calcio di Lega Pro non viene mai rimosso?
Ora si riparte con il can-can degli ultras che tengono in ostaggio le società di calcio, che ricattano, fanno business etc etc. Nessuno si interroga sul perché la situazione continua a precipitare. Nessuno pone il dubbio: che siano state fatte delle scelte sbagliate anche e soprattutto in materia di ordine pubblico?
A cosa serve la tessera del tifoso? A cosa serve schedare tutti i tifosi presenti allo stadio, se poi si decide sistematicamente di chiudere interi settori per alcuni cori razzisti fatti soltanto da una parte residua del settore stesso? Ma perché io, da anti-razzista quale sono, devo essere punito, perché in un settore di 12 mila persone, si alzano cori che io non condivido e che rifiuto? Perché si pretende che negli stadi non vengano usate espressioni che sistematicamente ritroviamo nel linguaggio politico e/o giornalistico, senza conseguenze? Cosa hanno fatto società di calcio o lega calcio per sensibilizzare i tifosi da stadio e non riguardo alcuni temi? Escluso lavarsi la coscienza entrando in campo con la solita t-shirt “no al razzismo”.
Il calcio non è vittima degli ultras, che comunque hanno le loro responsabilità. Il calcio è vittima di se stesso, di quel carrozzone fatto di interessi e business, di scommesse e pay-tv, di scellerate leggi repressive che hanno finito di svuotare gli stadi, inasprito il clima anche dove fenomeni di “violenza” non c’erano ma anche degli ultras stessi che spesso hanno dimenticato di essere tifosi per sostituirsi ai capipopolo o piccoli imprenditori del tifo. Si naviga a vista, almeno finché le cose non accadono in diretta Tv e finché Sky e Mediaset continuano a elargire milioni di euro l’anno. A quel punto eccolo il corto-circuito, beffardo e triste, come le scene viste ieri di calciatori che si accasciavano dopo pochi secondi mimando infortuni gravissimi. Serviva un segnale, certo. Serviva far saltare il banco dell’ipocrisia ma sarebbe stato meglio farlo in una maniera intelligente.
A quelli che chiedono “dov’è lo Stato” rispondo dicendo che lo Stato no non c’è.
Perché uno Stato che non riesce a garantire che 500 tifosi di una squadra, tutti regolarmente in possesso della tessera del tifoso, il diritto di assistere a un derby, è uno Stato fantoccio. Ma questo già lo sapevamo.
A quelli che chiedono “il modello inglese” ricordo che in UK nessuna trasferta viene impedita ai tifosi ospiti, che non esistono TdT o biglietti nominativi. E che nonostante la rivalità o i precedenti, nessuno si sognerebbe di far giocare a porte chiuse un Millwall-West Ham.
Ci rivediamo alla prossima indignazione.
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Re: Nocerina esclusa dalla Prima Divisione
vale.not ha scritto: Le stesse autorità che dovevano assicurasi che non ci fossero "tifosi" della Nocerina a Salerno? Fosse così facile Scarface, fossimo in uno stato che funziona...
e perchè non ci dovevano essere i tifosi della Nocerina a Salerno?
i tifosi della Nocerina hanno tutti la tessera del tifoso, quindi sono tifosi d.o.c., sono tifosi bravi, sono tifosi perbene.
quindi le virgolette mettiamole alla parola autorità invece che alla parola tifosi.
hanno trasformato un caso che dimostra il chiaro fallimento della tessera del tifoso e la truffa di chi ha voluto quella tessera
in un caso mediatico in cui i soliti ultras cattivoni che pensano solo ai cazzi loro hanno fatto del male alla squadra che dicono di tifare.
Le opinioni dovrebbero essere basate sui fatti
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Re: Nocerina esclusa dalla Prima Divisione
scusate ma io non vedo nel benaltrismo una risposta valida a quanto è successo...
- vale.not
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Re: Nocerina esclusa dalla Prima Divisione
Chiarisco il mio punto di vista sulla vicenda:
@433
in premessa: hai pienamente ragione quando dici che i tifosi della Nocerina, in quanto tesserati, avevano il diritto di andare a Salerno. Aver vietato loro questo diritto è l'ennesima riprova del fallimento della TDT.
Detto questo però il problema è un altro:
1) i tifosi della Nocerina avevano il diritto di stare lì, ok, ma il questore ha emesso un'ordinanza in senso contrario, quindi, volenti o nolenti, quei tifosi non dovevano stare lì, e di questo dovevano assicurarsi le forze dell'ordine che, a loro volta, non hanno fatto il loro dovere. Spero sia chiaro che su questo non ne sto facendo una questione di merito.
2) tu dici che i tifosi hanno chiesto alla squadra di non giocare la partita. Io lì chiaramente non c'ero, ma usando un filo di logica e sentendo le dichiarazioni dei giocatori e dirigenti, non mi sembra che sia stata una richiesta. Mi pare che i "tifosi" (e qui sì che ci metto le virgolette) abbiano imposto con le minacce a una ventina di giocatori e a una decina tra dirigenti e tecnici di non giocare la partita, ed evidentemente queste minacce sono sembrate abbastanza credibili a chi le ha subite, se gli esponenti di una società di calcio professionistica hanno deciso scientemente di rischiare la "morte sportiva" pur di portare a casa la pelle intatta. E questo, se permetti, mi pare del tutto ingiustificabile, qualunque ragione possano aver avuto i "tifosi".
@gli altri:
ragazzi mettiamoci nei panni di chi viene pesantemente minacciato e circondato da 200 persone a cui, ripeto, le autorità non avrebbero dovuto permettere neanche di essere lì (sbagliando, per carità, ripeto anche questo): dovevano denunciare il tutto a quelle stesse solerti autorità che avevano già ampiamente dimostrato di non essere in grado di mantenere l'ordine pubblico e giocare la partita come se niente fosse? E poi? Magari riuscivano pure a tornare a casa, ma a Nocera Inferiore poi che sarebbe successo? Li mettevano tutti sotto scorta? Oppure pensate che chi li aveva minacciati si sarebbe scordato tutto e avrebbe lasciato correre? Nocera Inferiore non è Roma: lì tutti sanno tutto di tutti, dove abiti, dove vai, con chi esci, dove vanno a scuola i tuoi figli etc. etc. etc. Ma davvero vogliamo fare finta di non sapere queste cose? Davvero dobbiamo continuare a pensare che in questo paese o fai il martire o sei uno stronxo? La giustizia sportiva ha fatto carne di porco col doping, con calciopoli, coi vari calcio scommesse quando si andavano a toccare i "grandi", perchè questo avrebbe significato minare la credibilità del sistema, con questi poveracci della Nocerina invece giù di ghigliottina, perchè si deve dare l'esempio... Come no, perdoniamo dei milionari viziati che per fare 4 spicci in più si vendono le partite, e invece prendiamo a mazzate dei poveracci che hanno solo cercato di salvare la pelle, e che ci hanno dovuto pensare da soli, visto che lo stato non è capace di tutelarli...
@433
in premessa: hai pienamente ragione quando dici che i tifosi della Nocerina, in quanto tesserati, avevano il diritto di andare a Salerno. Aver vietato loro questo diritto è l'ennesima riprova del fallimento della TDT.
Detto questo però il problema è un altro:
1) i tifosi della Nocerina avevano il diritto di stare lì, ok, ma il questore ha emesso un'ordinanza in senso contrario, quindi, volenti o nolenti, quei tifosi non dovevano stare lì, e di questo dovevano assicurarsi le forze dell'ordine che, a loro volta, non hanno fatto il loro dovere. Spero sia chiaro che su questo non ne sto facendo una questione di merito.
2) tu dici che i tifosi hanno chiesto alla squadra di non giocare la partita. Io lì chiaramente non c'ero, ma usando un filo di logica e sentendo le dichiarazioni dei giocatori e dirigenti, non mi sembra che sia stata una richiesta. Mi pare che i "tifosi" (e qui sì che ci metto le virgolette) abbiano imposto con le minacce a una ventina di giocatori e a una decina tra dirigenti e tecnici di non giocare la partita, ed evidentemente queste minacce sono sembrate abbastanza credibili a chi le ha subite, se gli esponenti di una società di calcio professionistica hanno deciso scientemente di rischiare la "morte sportiva" pur di portare a casa la pelle intatta. E questo, se permetti, mi pare del tutto ingiustificabile, qualunque ragione possano aver avuto i "tifosi".
@gli altri:
ragazzi mettiamoci nei panni di chi viene pesantemente minacciato e circondato da 200 persone a cui, ripeto, le autorità non avrebbero dovuto permettere neanche di essere lì (sbagliando, per carità, ripeto anche questo): dovevano denunciare il tutto a quelle stesse solerti autorità che avevano già ampiamente dimostrato di non essere in grado di mantenere l'ordine pubblico e giocare la partita come se niente fosse? E poi? Magari riuscivano pure a tornare a casa, ma a Nocera Inferiore poi che sarebbe successo? Li mettevano tutti sotto scorta? Oppure pensate che chi li aveva minacciati si sarebbe scordato tutto e avrebbe lasciato correre? Nocera Inferiore non è Roma: lì tutti sanno tutto di tutti, dove abiti, dove vai, con chi esci, dove vanno a scuola i tuoi figli etc. etc. etc. Ma davvero vogliamo fare finta di non sapere queste cose? Davvero dobbiamo continuare a pensare che in questo paese o fai il martire o sei uno stronxo? La giustizia sportiva ha fatto carne di porco col doping, con calciopoli, coi vari calcio scommesse quando si andavano a toccare i "grandi", perchè questo avrebbe significato minare la credibilità del sistema, con questi poveracci della Nocerina invece giù di ghigliottina, perchè si deve dare l'esempio... Come no, perdoniamo dei milionari viziati che per fare 4 spicci in più si vendono le partite, e invece prendiamo a mazzate dei poveracci che hanno solo cercato di salvare la pelle, e che ci hanno dovuto pensare da soli, visto che lo stato non è capace di tutelarli...
jimmy ha scritto:Comunque, dopo l'ennesima ottima serata in compagnia dei forumisti, pensando ai momenti di tensione che ogni tanto si creano sul forum, mi sento di lanciare il seguente slogan:
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