Manuel Lanzini
Inviato: mar 19 feb 2013, 12:22
Manuel Lanzini, 20 anni, da Buenos Aires. Agli occhi dei tifosi romanisti, questo potrebbe significare poco o nulla. Almeno per quelli che non seguono il campionato argentino.
Chi invece lo segue con passione, conosceva già il talento di Erik Lamela prima che approdasse a Roma e, probabilmente, in qualche video su Youtube, potrebbe aver notato un suo compagno di squadra, ancora più giovane. “La joya”, il gioiello, come lo hanno soprannominato.
Si perchè nel River Plate delle grandi promesse, della rinascita dopo la caduta in seconda serie, di talenti ce ne sono e il più cristallino sembra proprio quello di Lanzini.
Nato ad Ituzaingò, periferia di Buenos Aires, è un centrocampista con spiccate doti offensive e personalità da vendere, in campo e fuori. Quando Almeyda lo schierava con il contagocce, non gli ha certo mandato a dire del suo disagio e della voglia di giocare per mettersi in mostra. Voleva guadagnarsi la fiducia degli addetti ai lavori che lo avevano paragonato a Pablo Aimar.
Definito dal tecnico Ramòn Diaz un “patrimonio della società”, lo scorso anno stava per essere ceduto, vista anche la poco florida situazione economica dei Milionarios: prestito in Brasile, alla Fluminense, riscatto fissato a 12 milioni. A fine stagione, nonostante le prestazioni positive, i rossoverdi brasiliani non riscattano il calciatore non essendo pronti a spendere quella cifra. Così, nell’estate scorsa, Sabatini ci fa un pensierino, il River abbassa le pretese a 10,5 milioni ma la Roma, reduce dalla spesa per Mattia Destro, rinuncia. Solo momentaneamente.
La Roma è fortemente interessata e pronta, dopo un’annata complicata sul campo, a regalare una nuova “Joya” ai suoi tifosi.
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Chi invece lo segue con passione, conosceva già il talento di Erik Lamela prima che approdasse a Roma e, probabilmente, in qualche video su Youtube, potrebbe aver notato un suo compagno di squadra, ancora più giovane. “La joya”, il gioiello, come lo hanno soprannominato.
Si perchè nel River Plate delle grandi promesse, della rinascita dopo la caduta in seconda serie, di talenti ce ne sono e il più cristallino sembra proprio quello di Lanzini.
Nato ad Ituzaingò, periferia di Buenos Aires, è un centrocampista con spiccate doti offensive e personalità da vendere, in campo e fuori. Quando Almeyda lo schierava con il contagocce, non gli ha certo mandato a dire del suo disagio e della voglia di giocare per mettersi in mostra. Voleva guadagnarsi la fiducia degli addetti ai lavori che lo avevano paragonato a Pablo Aimar.
Definito dal tecnico Ramòn Diaz un “patrimonio della società”, lo scorso anno stava per essere ceduto, vista anche la poco florida situazione economica dei Milionarios: prestito in Brasile, alla Fluminense, riscatto fissato a 12 milioni. A fine stagione, nonostante le prestazioni positive, i rossoverdi brasiliani non riscattano il calciatore non essendo pronti a spendere quella cifra. Così, nell’estate scorsa, Sabatini ci fa un pensierino, il River abbassa le pretese a 10,5 milioni ma la Roma, reduce dalla spesa per Mattia Destro, rinuncia. Solo momentaneamente.
La Roma è fortemente interessata e pronta, dopo un’annata complicata sul campo, a regalare una nuova “Joya” ai suoi tifosi.
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