Ve'?oswald ha scritto:zanardelli è un berlusconiano, non me lo sarei mai aspettato.


Ve'?oswald ha scritto:zanardelli è un berlusconiano, non me lo sarei mai aspettato.
Testimonial Eva Kant?zanardelli ha scritto: Ma de che? A me Berlusconi non è mai piaciuto, semplicemente riconosco che non è l'unica causa dello sfascio di questo paese, e che certe accuse alle sue tv sono luoghi comuni non supportati da dati reali. Una volta ero radicale, pensa te. Adesso me sta sul callo pure Pannella.
Tornerei a interessarmi di politica solo se venisse fondato un partito genuinamente diaboliKo.
ti piace vincere facile :-)Luke Skywalker ha scritto: Testimonial Eva Kant?![]()
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Comunque non per autoincensarci, ma io dibattiti simili su lazionet non li ho mai letti.
Intervento fantastico.Luke Skywalker ha scritto:Sì però a mio avviso l'attribuzione della responsabilità di questo imbarbarimento ai media berlusconiani, specie se si parla di anni '80, è un altro dei luoghi comuni di questo paese, oltre che un'analisi semplicistica. Canale 5 ai suoi inizi era una signora televisione, con film da Oscar in prima serata ogni settimana, serial innovativi importati dagli USA (perchè c'era Dallas ma pure Twin Peaks o X-Files), il meglio dello spettacolo italiano (da Corrado a Vianello passando per Mike, che non mi sembrano proprio gli esempi del degrado), il grande sport in diretta (Boxe, calcio, Super Bowl), le migliori serie animate americane e giapponesi. Per non parlare, a partire dai primissimi anni '90, della Gialappa's, che ha rivoluzionato la comicità in Italia. Però si cita sempre il Drive In, tra l'altro innovativo per il ritmo registico forsennato e per la satira senza colore, perchè c'era qualche scosciata. Peccato che se si butta un occhio a certi programmi Rai di fine anni '70 (il Drive In è del 1983), andati in onda in seconda o terza serata, ci si accorge che le scosciate ci sono già. Andate a cerarvi su Google il programma "Stryx", andato in onda su Rai 2 nel 1978, poi mi dite. Canale 5 era inoltre la punta dell'iceberg di un movimento, quello della tv privata italiana, che aveva mosso i suoi primi passi a inizio anni '70 con Telebiella e aveva combattuto l'assurdo monopolio Rai giungendo, nel 1976, a una storica sentenza della Corte Costituzionale che liberalizzava la trasmissione privata in ambito regionale. Quello era un movimento di libertà, che lottava per il pluralismo nei media. Poi Berlusconi, che chiaramente era interessato solo al business come ogni imprenditore, ha le sue colpe, perchè sfruttando le sue amicizie politiche ha forzato la mano per ottenere prima del tempo e con previsioni ad hoc la diretta su tutto il territorio nazionale, ma a monte c'è sempre l'incapacità dello stato italiano di regolare i fenomeni in via di sviluppo, permettendo la nascita di veri e propri far west (una lettura utile è "Il mucchio selvaggio" di Sandro Piccinini e Giancarlo Dotto). Se avessero aperto ai privati in modo trasparente, con regole chiare, invece di intervenire ex-post, il fenomeno Berlusconi (o meglio il suo lato "malato") non sarebbe mai nato, ma il monopolio RAI sarebbe stato comunque abbattuto, cosa non positiva, di più, specie in un mondo in cui ancora non esisteva internet e il pluralismo televisivo era determinante. Invece, come stanno facendo col calcio, hanno difeso le vecchie posizioni fino alla fine, per poi abbandonare frettolosamente la baracca di fronte al fatto compiuto, non più regolabile in modo corretto, e trasformare un'opportunità di pluralismo nel suo esatto inverso.
Insomma il peggio di tutto questo fenomeno sta nel metodo di imposizione usato da Berlusconi, più che nei contenuti del prodotto che si è lanciato, a mio avviso, mediamente, di qualità. Poi a partire da metà anni '90, ben 15 anni dopo l'avvento di Fininvest, il livello è sceso molto, e programmi come il GF hanno fatto danni veri. Ma nel frattempo la Rai non ha proposto chissà quali modelli alternativi. Si è anzi accodata alla Fininvest in una corsa forsennata a chi proponeva programmi più squallidi. Quindi, ammesso che il declino della società italiana sia imputabile solo alla tv, e per me non è così, le responsabilità sono di tutti e il periodo "caldo" sono gli anni '90, non gli '80.
Ma ripeto, per me questa è una delle tante concause, nemmeno la peggiore, o forse addiritttura un semplice effetto, di un problema profondo, quello della mancanza di senso civico e lungimiranza nel nostro paese, che in realtà riguarda gli italiani e la loro storia, dal '500 in poi.
V.G.41 ha scritto: Intervento fantastico.
con la mitica serena grandi!jimmy ha scritto: ...e lo facevano di domenica sera!!!
Vogliamo parlare de "Il cappello sulle 23"? All'epoca si provavano anche "cose diverse"
Prolungo brevemente l'OT solo per dire che io invece non sono d'accordo con Luke.V.G.41 ha scritto: Intervento fantastico.
Non esistevo. Sono nato nel 1991, ma sono appassionato, tra le altre cose, di storia della tv e ho letto molto sull'argomento. Però è normale che, non avendo vissuto il periodo di persona, non posso avere la completezza che avete voi. Rispondo brevemente sulle trasmissioni di fine anni '70 della RAI. Immagino tu ti riferisca a "Stryx" che io ho citato e di cui comunque ho avuto modo di vedere una puntata su YT. Non intendevo paragonarla al Drive In, sia chiaro. Sono due trasmissioni completamente diverse. "Stryx" è autoriale, ha tutto uno studio dietro, è una provocazione figlia della nuova impronta progressista di rai due conseguente al passaggio della tv di Stato dalle dipendenze del governo a quelle del parlamento. E non ho inteso nemmeno criticarla nè sminuirne la portata innovativa. Semplicemente, visto che il dibattito su questi temi viene sempre ridotto banalmente alla presenza di donne seminude nei programmi di Berlusconi, ho voluto evidenziare che, prima del suo avvento, in RAI queste cose già si erano viste, in misura addirittura superiore. Chiaramente in contesti molto diversi. L'impatto della TV commerciale è stato forte, ma lo è stato principalmente perchè questa si è affermata in un contesto di far west televisivo, potendo operare senza alcuna regola o limitazione. E in ogni caso ha portato anche molte novità positive. Per quanto riguarda la qualità, per me il livello dei network di Berlusconi inizia a calare con la sua discesa in campo, che gioco forza ha portato ad una informazione asservita (ma negli anni '90 Santoro, Guzzanti e la Dandini erano a Mediaset) e successivamente con l'affermazione di "Non è la Rai" e del binomio Costanzo-De Filippi che ha imposto un certo tipo di talk. Il GF è stato il "coronamento" di questo percorso involutivo. Quel momento l'ho vissuto di persona.ForzaMagica ha scritto: Prolungo brevemente l'OT solo per dire che io invece non sono d'accordo con Luke.
Non so negli anni 80 che età avesse Luke, perchè la sua mi sembra una "ricostruzione" intelligente ma un po' carente, come di chi non ha vissuto di persona il periodo.
Capisco anche che possa sfuggire ai più giovani, il senso e la portata di alcune trasmissioni RAI di fine anni 70 se non si è vissuta "dal vivo" l'epoca televisiva precedente.
In ogni caso l'impatto sulla società e sulla RAI della TV "commerciale" secondo me non è stato del tutto centrato.
C'è un preciso motivo per cui agli esordi Canale 5, a suo modo, ha proposto anche TV di una certa qualità...
Disponibile a proseguire il confronto su un apposito topic.
Bah, io c'ero e ti posso dire che la TV di Berlusconi sembrava "aliena" al contesto italiano ed ha fatto così tanto breccia nell'immaginario collettivo perchè era colorata, sgargiante, aveva un ritmo veloce che rispetto al mortorio RAI spiccava particolarmente. Ed è facile spiegare il tutto: Berlusconi si era ispirato ai network americani, inizialmente porpio per la struttura organizzativa, visto che lui a rigore non poteva trasmettere su tutto il territorio nazionale e allora registrava i programmi e li forniva alle varie emittenti locali garantendo a Publitalia la pubblicità, e in generale per lo stile. Ma tutti questi contenuti deprecabili moralmente, tranne qualche trashata ante litteram come in parte il Drive In è stato, negli anni '80 io non me li ricordo. Anzi, mi ricordo presentatori inappuntabili come Mike e Corrado, programmi per tutta la famiglia, ottimi film. Dallas, effettivamente, mi sembrava pessimo per il tipo di società che proponeva e legittimava. Ma, a parte che per me quando si parla di opere di finzione certi discorsi stanno a zero, nel senso che tu devi prenderle per tali, la prima stagione di Dallas andò in onda su Rai uno, nel 1980. Quindi la RAI, ben prima che Berlusconi potesse esercitare una qualche seria influenza, si stava già muovendo verso quei prodotti.ForzaMagica ha scritto:Prolungo brevemente l'OT...
E poi non c'era solo trash. Incredibile, siamo d'accordo su qualcosa! Non accadeva da parecchi mesi.principe68 ha scritto:la tv di Berlusconi
è stato un fenomeno che non ha cambiato solo in negativo la cultura di questo paese
programmi come Drive In o Superclassifica Show hanno portato colore
ad una televisione invece ingessata e monocorde e con infinite influenze politiche della RAI
che poi questo colore sarebbe finito per scoppiare è evidente
ma non dimentichiamoci che gli italiani di 30 anni fa non era quelli di oggi, di cultura superiore e trasversale grazie a Internet e quindi perfettamente consapevole di cosa sia il trash
non l'avesse fatta Berlusconi, quella tv l'avrebbe fatta Ligresti o un Caltagirone