La Cina è vicina?

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Luke Skywalker
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La Cina è vicina?

Messaggio da Luke Skywalker »

Vai con la flame war :lol: sul confronto tra i sistemi occidentali e il paese comunista più spudoratamente capitalista e sfruttatore della storia!
Almeno liberiamo il topic sulle maglie...
BANZAI!
ASR1927
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Re: La Cina è vicina?

Messaggio da ASR1927 »

asd asd asd é la fine ragazzi é la fine! Riprendiamo il discorso...
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Re: La Cina è vicina?

Messaggio da sessantotto »

forza Cina, faje vedé chi sei a 'sti demagoghi da quattro soldi

:-)

scherzo


comunque parlo di un paese che non ho visto come la moltitudine di voi... potrei parlare ore su Russia, Ucraina e blocco europeo orientale, ma non di Cina

ma ho come l'impressione che se tutti noi andassimo in Cina in città come Shanghai, Pechino oppure Chongquing o Guangzhou oppure la città della mia ragazza, rimarremmo tutti impressionati dalla modernità e dall'organizzazione sociale perfetta

molti italiani (e non solo) vi stanno trovando un futuro

sono gli Stati Uniti del XXI secolo
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Re: La Cina è vicina?

Messaggio da V.G.41 »

8145 chilometri.
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Re: La Cina è vicina?

Messaggio da il_noumeno »

Alcune considerazioni. Se bisogna criticare gli Stati Uniti ad ogni costo per elogiare il sistema cinese, si abbia il buon senso di non parlare di "macchine che inquinano", perché nelle maggiori città cinesi penso non vedano il sole da vent'anni, o di divario sempre crescente tra ricchi sempre più ricchi e abitanti delle skid row (il "comunismo" aperto al mercato non ha prodotto risultati dissimili).
Ciò premesso non amo il sistema politico cinese semplicemente perché è un regime (come la Cuba di Castro o il Cile di Pinochet) che limita le libertà personali ed annulla, o quasi, i diritti civili.
Per quanto il sistema occidentale sia molto più che "perfettibile", non si rischia la galera (o peggio) per aver manifestato un'opinione.
Di contro non concordo, ovviamente, con chi sostiene che la cultura cinese sia arretrata e con i discorsi vagamente razzisti che ho letto quando si è solo paventata l'idea di Li Ning come sponsor tecnico della Roma.
Sono appena tornato dalla Cina (ho girato diverse province, più Taipei e Hong Kong) per motivi di lavoro e ho trovato un livello di grande competenza e professionalità tra i miei interlocutori.
Santiago CFO

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Re: La Cina è vicina?

Messaggio da sessantotto »

Ma poi io non ho capito una cosa

Ho passato svariati mesi negli Stati Uniti, a Los Angeles e provincia (più Frisco un paio di giorni)

ma secondo voi quella è libertà?

Un paese basato su un bigottismo terrificante, dove la fortuna è una specie di divinità che si manifesta sotto forma sette (Scientology) e predicatori televisivi

Un paese completamente influenzato se non governato dalle lobby e dove c'è lo stemma massonico sul dollaro... dove la gente è molto più povera di quello che inizialmente avrei potuto pensare, dove sull'autobus incontri i messicani incazzati neri coi neri e coi coltelli in mano per proteggersi dai bianchi che gli tirano le cose addosso dalle automobili. Violenza e paura non a tutti gli angoli ma quasi... un posto dove ci sono Beverly Hills e Bel Air e subito un po' più in là South Central, Echo Park e Inglewood

e tutto questo in base a una meritocrazia che non esiste, in quanto troppo influenzata dalla situazione di partenza

quando si parla di libertà provate a mettere dentro al pentolone davvero tutte le cose


perché, come accennato nell'altro topic, se parlate di Canada, Australia, Germania, Paesi Bassi e Scandinavia sono d'accordo con voi...

ma sicuramente il sistema americano non è più libero di quello cinese come i media vogliono mostrarci
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Re: La Cina è vicina?

Messaggio da Pio »

principe68 ha scritto:Ma poi io non ho capito una cosa

Ho passato svariati mesi negli Stati Uniti, a Los Angeles e provincia (più Frisco un paio di giorni)

ma secondo voi quella è libertà?

ma sicuramente il sistema americano non è più libero di quello cinese come i media vogliono mostrarci
Mi dici gentilmente una libertà che ti é stata tolta nel tuo periodo negli stati uniti?

bah...
:suka:
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Re: La Cina è vicina?

Messaggio da il_noumeno »

Pio ha scritto: Mi dici gentilmente una libertà che ti é stata tolta nel tuo periodo negli stati uniti?

bah...
Io ci ho vissuto, sia sulla West che sulla East Coast e l'ho trovato un paese straordinario. E sono partito con tantissimi pregiudizi e stereotipi che anni di stronzate antiamericaniste ascoltate di qua e di là avevano inconsciamente fatto presa su di me. È una paese pieno di contraddizioni, non è certamente il "migliore dei mondi possibili" di "panglossiana" memoria, ma chi critica profindamente il suo sistema scrive libri e insegna in università prestigiose, non marcisce in una galera privato di diritti civili e personali.
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R: La Cina è vicina?

Messaggio da cuccu13 »

La Cina è uno dei paesi dove non andrei mai a vivere.
Sistema politico da brividi,diritti umani inesistenti,diritti sul lavoro non ne parliamo proprio,abitudini alimentari discutibili(credo che la Sars ed altre malattie siano partite da lì).
blade ha scritto:Ti meriti tutti i 7 a 1 che ci siamo presi sul groppone, lasciatelo dire.
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Re: La Cina è vicina?

Messaggio da V.G.41 »

il_noumeno ha scritto:chi critica profindamente il suo sistema scrive libri e insegna in università prestigiose, non marcisce in una galera privato di diritti civili e personali.
"Del resto mia cara di che si stupisce, anche l'operaio vuole il figlio dottore e pensi che ambiente che può venir fuori. Non c'è più morale, Contessa."
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Re: La Cina è vicina?

Messaggio da ASR1927 »

V.G.41 ha scritto:
:clap: :clap: :clap:
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Re: La Cina è vicina?

Messaggio da deacon frost »

La Cina ha una cultura antichissima: mentre Roma era ancora alle origini, loro erano già civiltà. Detto questo, credo che l'arretratezza cinese sotto alcuni aspetti, sia dovuta a secoli di chiusura all'occidente, che causò la caduta dell'impero. Se avessero agito come il Giappone, che a fine '800 attraverso un profondo periodo di modernizzazione (Restaurazione Meiji), oggi sarebbero più potenti degli U.S.A . Perciò, credo che il paese avrebbe seguito un corso politico diverso, evitando la lunga guerra civile!
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Re: La Cina è vicina?

Messaggio da sessantotto »

Vi faccio un esempio cinematografico

Il cinema americano è da sempre condizionato dalle scelte di produzione e dal budget imposto... ergo spesso la libertà dei contenuti dei film è formalmente assicurata, ma le varie sfumature che contornano la situazione fanno in modo che i film americani non risplendano di una libertà o verità autentica

Il cinema iraniano invece è castigato e risponde alle leggi dittatoriali di un paese molto chiuso... eppure risplende di una libertà straordinaria quando i registi decidono dire la loro e mettere in mostra la propria creatività usando come pretesto i bambini e le loro storie

credo sia questa la questione

gli Stati Uniti mi sono sembrati un paese estremamente conservatore e bigotto, dove puoi dire tutto quello che ti pare ma di fatto la vita della gente è regolata da una gerarchia molto ferrea in qualsiasi ambito... persino nelle amicizie: ho conosciuto molte ragazze americane che hanno un rapporto con le amiche più dittatoriale e sottomesso di qualsiasi dittatura. Appena bollano una persona come "creepy" di fatto il loro rapporto con questa ha determinate limitazioni

E' un paese molto selvaggio basato sul concetto di branco... nella Russia oligarchica ho trovato molta più libertà nel cervello delle persone
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Re: La Cina è vicina?

Messaggio da il_noumeno »

Conosco decine di screenwriter americani della cui amicizia mi onoro che hanno lavorato sia per i major studios, che per produzioni indie, che per i network televisivi e lo hanno fatto sempre nella massima libertà e autonomia.
Poi si può discutere della qualità artistica che non è sempre eccelsa (anche io amo il cinema sudamericano, iraniano, mediorentale, cinese, giapponese, etc), ma non è certo la libertà concessa a chi scrive sceneggiature a fare la differenza. E che a volte i pochi mezzi a disposizione spingono a puntare forte sulla qualità dello script (come diceva Pasolini, nella produzione conematografica l'irrisorietà delle risorse è spesso una virtù). Problema che mediamente ad Hollywood di certo non hanno. Mentre George W. Bush era il Commander in Chief, United Artist prima, poi Lions Gate ed infine, addirittura, la Paramount (attraverso P.Vintage) distribuivano i documentari di Michael Moore (che peraltro fatta eccezione per Bowling for Columbine, ho trovato pessimi) e The Inconvenient Truth di Al Gore. E comunque direi che ci sono parametri più oggettivi e meno astratti della produzione artistica di un paese per giudicarne il livello di libertà (non mi pare che in Cina, Iran o Russia registi e scrittori siano più liberi che in America, basti pensare al recente premio Nobel Mo Yan, la cui produzione letteraria non può prescindere dalla censura). La Russia dell'ex KGB Putin manda in galera le Pussy Riot (punta mediatica di un iceberg ben più corposo), uccide la Politkovskaja, la Cina potrebbe scrivere manuali sulla repressione e l'indottrinamento. Ripeto, gli Stati Uniti hanno tante contraddizioni, ma in tema di libertà non può certo prendere lezioni da Cina, Russia o Iran...
Ultima modifica di il_noumeno il dom 9 dic 2012, 21:32, modificato 1 volta in totale.
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Re: La Cina è vicina?

Messaggio da V.G.41 »

Sui rapporti personali la penso come principe e allo stesso modo la vedono dei cari amici americani cresciuti in Italia e tornati a vivere negli States. I rapporti sono fortemente condizionati dalle apparenze. Non so comunque se questa si possa chiamare mancanza di libertà.
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