Paulo Dybala

[siamocosì]

Sta storia dei tifosi commercialisti sta iniziando a diventare ridicola, sembrate i bambini di 3 anni che imparano una parola e la ripetono a memoria. La Roma ha dei precisi obblighi, qua facciamo tutti finta di dimenticare ma per ben due volte in 25 anni abbiamo rischiato il fallimento, prima alla fine della gestione sensi e poi alla fine della gestione Pallotta, accumulando un debito enorme nel secondo caso. Sarebbe ora di finirla

Anche dopo viola anzi quella è stata la volta che ci siamo andati più vicini. Almeno viola e sensi avevano vinto lo scudo

[Velvetgold]

A chi cerca botte autosistruttive di dopamina consiglio la neve. Due sniffate, 40 minuti di up e poi 3 giorni di depressione.

La Roma è un'istituzione, una società. La sua esistenza non è garantita da alcuno al di fuori dei Friedkin ed in questo momento è abbastanza minacciata. Trovo che avere cura di un'istituzione, dei suoi fondamentali economici, della sua autonomia, sia una forma di affetto estremamente più profonda e sensata di quella che esprime chi vede il tutto né più né meno come una striscia di coca.

Sarebbe come dire: "ma 'sti cazzi se la mia ragazza sta male. Per me conta solo che mi dia emozione quando facciamo sesso. Finché dura fa verdura".

Una mentalità predatoria, asfittica e disumana. Di certo non è amore né affetto. Eppure è proprio chi applica questa mentalità alla Roma a parlare di amore.

Senza contare che se la Roma si rafforza realmente, nei fondamentali, di "emozioni" te ne regala molte di più, con più continuità e senza rischi. Dunque il ragionamento è assurdo sotto tutti i profili ed indice della tipica mentalità di certi italiani, ossia tutto oggi (che poi tutto de che?) per ritrovarsi poi con nulla domani. Senza programmazione, senza attenzione per ciò che realmente conta, senza capacità di aspettare per ottenere di più.
Poi non ci lamentiamo se l'Italia è questa, se non funziona niente, se le istituzioni non esistono. Se questi sono gli italiani, se questo è il loro modo di interpretare la vita, allora è sommamente auspicabile che qualcuno stacchi la spina, che si arroghi il diritto di dire: "Non avete diritto di esistere come soggetto autonomo nel consesso delle nazioni". D'altronde è già successo.

È impossibile venire a patti con questo modo di pensare. Mi ripugna ed è quanto di più lontano ci possa essere da me. Per me la Roma è un'istituzione, per altri una striscia di coca. Una tale differenza è irriducibile e rende inutile il confronto.

Questo al di là della questione Dybala, che non sposta nulla e che non è minimamente al centro dei miei strali. La questione Dybala porta solo alla luce una certa forma mentis, di fronte alla quale mi trovo costretto a reagire con forza. È un dovere morale dal quale non mi sottrarrò mai.

Standing ovation.

Un solo appunto
non è nemmeno forma mentis. E' la pancia del paese, che grazie i social ha usurpato il titolo di corrente d'opinione. Se fosse forma mentis sarebbe possibile un confronto. Avresti risposte a confutare con civiltà le tue affermazioni con la forza delle argomentazioni, dell'analisi dei dati, degli approfondimenti, delle figure retoriche, dell'umorismo nei casi più raffinati e comunque sempre del rispetto.

e invece spesso hai frasi senza capo ne coda, senza fondamento logico, con slogan ripetuti a pappagallo ("american straccions", "cacciate li sordi", "volemo i campioni", "tifosi commercialisti". Più in generale: "buonista radical chic", "aiutiamoli a casa loro", "tutte cazzate", "ci rubano il lavoro", "ecco il professorino" e potrei continuare all'infinito) denigratorie, screditanti, violente nei modi e talvolta nei contenuti.

Ma completamente prive di contenuto e inutili

E' inutile cercare di far ragionare. O ripaghi con la stessa moneta, o ignori.

[bibiroma]

Questo è innegabile

Si ma so pure passati 4 anni....mo sempre colpa de Pallotta e Petrachi?

[Claudio_asr]

Si ma so pure passati 4 anni....mo sempre colpa de Pallotta e Petrachi?

Vabbè, dal punto di vista finanziario siamo passati da -200 a -100, probabilmente quest'anno ridurrai ulteriormente, a costo però di non fare follie in questo finale di calciomercato. I Friedkin sono criticabili sotto il lato sportivo, sotto quello finanziario, posto che c'è molto da fare ancora, sono sulla buona strada.

[bibiroma]

A chi cerca botte autosistruttive di dopamina consiglio la neve. Due sniffate, 40 minuti di up e poi 3 giorni di depressione.

La Roma è un'istituzione, una società. La sua esistenza non è garantita da alcuno al di fuori dei Friedkin ed in questo momento è abbastanza minacciata. Trovo che avere cura di un'istituzione, dei suoi fondamentali economici, della sua autonomia, sia una forma di affetto estremamente più profonda e sensata di quella che esprime chi vede il tutto né più né meno come una striscia di coca.

Sarebbe come dire: "ma 'sti cazzi se la mia ragazza sta male. Per me conta solo che mi dia emozione quando facciamo sesso. Finché dura fa verdura".

Una mentalità predatoria, asfittica e disumana. Di certo non è amore né affetto. Eppure è proprio chi applica questa mentalità alla Roma a parlare di amore.

Senza contare che se la Roma si rafforza realmente, nei fondamentali, di "emozioni" te ne regala molte di più, con più continuità e senza rischi. Dunque il ragionamento è assurdo sotto tutti i profili ed indice della tipica mentalità di certi italiani, ossia tutto oggi (che poi tutto de che?) per ritrovarsi poi con nulla domani. Senza programmazione, senza attenzione per ciò che realmente conta, senza capacità di aspettare per ottenere di più.
Poi non ci lamentiamo se l'Italia è questa, se non funziona niente, se le istituzioni non esistono. Se questi sono gli italiani, se questo è il loro modo di interpretare la vita, allora è sommamente auspicabile che qualcuno stacchi la spina, che si arroghi il diritto di dire: "Non avete diritto di esistere come soggetto autonomo nel consesso delle nazioni". D'altronde è già successo.

È impossibile venire a patti con questo modo di pensare. Mi ripugna ed è quanto di più lontano ci possa essere da me. Per me la Roma è un'istituzione, per altri una striscia di coca. Una tale differenza è irriducibile e rende inutile il confronto.

Questo al di là della questione Dybala, che non sposta nulla e che non è minimamente al centro dei miei strali. La questione Dybala porta solo alla luce una certa forma mentis, di fronte alla quale mi trovo costretto a reagire con forza. È un dovere morale dal quale non mi sottrarrò mai.

Chapeau.

[bibiroma]

Vabbè, dal punto di vista finanziario siamo passati da -200 a -100, probabilmente quest'anno ridurrai ulteriormente, a costo però di non fare follie in questo finale di calciomercato. I Friedkin sono criticabili sotto il lato sportivo, sotto quello finanziario, posto che c'è molto da fare ancora, sono sulla buona strada.

Hanno anche azzerato molti dipartimenti dentro la Roma e la rosa non ha questo grande valore patrimoniale.
Io i Friedkin nn li ho mai criticati anche se alcuni errori li hanno fatti e sono sotto gli occhi di tutti.

[NaVaJo]

Potrebbe diventare anche del tifoso.
Specialmente quello poco coerente e che ora esulta, anche giustamente, per la permanenza di Dybala e poi borbotta tutto l'anno perché non compri i campioni o perché il cc è sempre lo stesso da anni e si sarebbe dovuto cambiare.
Non è il fare i commercialisti è abituarsi a ragione come deve fare una squadra di calcio, non è più il tempo del presidente Sensi che apriva i caveau e comprava la gente quel calcio non tornerà più.

Cerco di spiegarmi meglio:
Un bambino chiede al papà una macchinetta super elettrica con luci sirene che faccia pure il caffè
Il papà non può prenderla ma gli prende comunque una macchina a pedali con clacson e qualche accessorio .
È carina, invece di spendere mille euro ne spende cento
Il bimbo frigna un po' , poi ci sale vede che su diverte anche se deve pedalare ed è felice .
Se il papà si metteva a spiegare al bimbo dei conti, della crisi e gli prendeva un triciclo pretendendo che il bimbo capisca sarebbe una tragedia familiare.
Così il tifoso : si chiedono campioni poi se no si può non si può ma bisogna che comunque la società faccia il massimo per fare una squadra forte e competitiva
Il bimbo chiederà sempre il giocattolo più costoso
È il suo essere in quella fase di età
Un tifoso deve sempre chiedere i marazico
È il suo essere intrinseco di bambino tifoso
Io, parlo per me, sono più felice per una conference league vinta o una coppa Italia vinta piuttosto che arrivare per cinque anni ai quarti o semifinale di CL o terzi in campionato
Come sta al papà pensare ai conti di casa, sta al presidente
Pensare ai conti della Roma
Non lo dice un dottore di comprare una società di calcio

[Claudio_asr]

Cerco di spiegarmi meglio:
Un bambino chiede al papà una macchinetta super elettrica con luci sirene che faccia pure il caffè
Il papà non può prenderla ma gli prende comunque una macchina a pedali con clacson e qualche accessorio .
È carina, invece di spendere mille euro ne spende cento
Il bimbo frigna un po' , poi ci sale vede che su diverte anche se deve pedalare ed è felice .
Se il papà si metteva a spiegare al bimbo dei conti, della crisi e gli prendeva un triciclo pretendendo che il bimbo capisca sarebbe una tragedia familiare.
Così il tifoso : si chiedono campioni poi se no si può non si può ma bisogna che comunque la società faccia il massimo per fare una squadra forte e competitiva
Il bimbo chiederà sempre il giocattolo più costoso
È il suo essere in quella fase di età
Un tifoso deve sempre chiedere i marazico
È il suo essere intrinseco di bambino tifoso
Io, parlo per me, sono più felice per una conference league vinta o una coppa Italia vinta piuttosto che arrivare per cinque anni ai quarti o semifinale di CL o terzi in campionato
Come sta al papà pensare ai conti di casa, sta al presidente
Pensare ai conti della Roma
Non lo dice un dottore di comprare una società di calcio

Perchè parti dal presupposto che la società non stia facendo il massimo?

[NaVaJo]

Vabbè, dal punto di vista finanziario siamo passati da -200 a -100, probabilmente quest'anno ridurrai ulteriormente, a costo però di non fare follie in questo finale di calciomercato. I Friedkin sono criticabili sotto il lato sportivo, sotto quello finanziario, posto che c'è molto da fare ancora, sono sulla buona strada.

Io ai Friedkin gli rinfaccio il fatto di non saper spendere i soldi e di scegliere dirigenti sbagliati..
Che è pure peggio di accusare di non cacciare i soldi

[bibiroma]

Cerco di spiegarmi meglio:
Un bambino chiede al papà una macchinetta super elettrica con luci sirene che faccia pure il caffè
Il papà non può prenderla ma gli prende comunque una macchina a pedali con clacson e qualche accessorio .
È carina, invece di spendere mille euro ne spende cento
Il bimbo frigna un po' , poi ci sale vede che su diverte anche se deve pedalare ed è felice .
Se il papà si metteva a spiegare al bimbo dei conti, della crisi e gli prendeva un triciclo pretendendo che il bimbo capisca sarebbe una tragedia familiare.
Così il tifoso : si chiedono campioni poi se no si può non si può ma bisogna che comunque la società faccia il massimo per fare una squadra forte e competitiva
Il bimbo chiederà sempre il giocattolo più costoso
È il suo essere in quella fase di età
Un tifoso deve sempre chiedere i marazico
È il suo essere intrinseco di bambino tifoso
Io, parlo per me, sono più felice per una conference league vinta o una coppa Italia vinta piuttosto che arrivare per cinque anni ai quarti o semifinale di CL o terzi in campionato
Come sta al papà pensare ai conti di casa, sta al presidente
Pensare ai conti della Roma
Non lo dice un dottore di comprare una società di calcio

Secondo te uno che mette tanti soldi ogni mese nella Roma è stato contento di buttarli per prendere Vina Shomurodov etc etc oppure sarebbe stato più contento se fossero stati spesi per giocatori di valore più alto.
Loro più di noi vogliono vincere perché creano soldi ed appeal, loro cercano questo e se lo trovano sono più felici di te.

[siamocosì]

Post lungo...

Sabato 30 agosto 1980

l'allora presidente, si avvicina al calciatore brasiliano appena arrivato a Roma. Il primo giocatore straniero nella Roma dopo un decennio circa. E' la sua amichevole di presentazione, contro la sua ex squadra. Lo prende da parte e gli fa

"senta le chiedo una cosa. Mi faccia qualche numero d'alta scuola, tunnel, colpi di tacco. Qualcosa che faccia scattare l'applauso, che stupisca, che emozioni il pubblico. Insomma, mi scaldi un po' la gente".

Il giocatore fa una faccia strana, non sembra molto convinto, ma è il presidente e non gli si può dire di no. Non da oggi, non subito almeno.
E lo fa. Durante la partita mette dentro qualche colpo di tacco, qualche tunnel, qualche numero che fa impazzire il pubblico.

A fine partita il presidente si avvicina per complimentarsi, ma la faccia del giocatore non è quella che ci si immagina per un volto felice e soddisfatto. E gioca sul tempo, prima che il numero 1 della società possa aprire bocca.
"Presidente, ha avuto i suoi numeri. Ma non me li chieda più perché non li farò. Sono venuto per vincere lo scudetto e non per fare la foca ammaestrata. Si vince con il collettivo e io sono al servizio della squadra e non di me stesso"

Forse avrebbe emozionato di più il numero dieci della nazionale brasiliana. All'inizio il pubblico sembrava non accorgersi della sua presenza. I suoi compagni di squadra invece iniziarono a farlo fin dal primo allenamento.

Nel suo primo anno, portò la Roma a pochi centimetri dal suo secondo scudetto, che avrebbe meritato a mani basse. Le rose al tempo erano composte di 13, massimo 14 giocatori. In quell'anno otto giocatori della rosa, (Spinosi, Rocca, Maggiora, Santarini, Di BArtolomei, De Nadai, Pruzzo, Scarnecchia) erano nella Roma che due anni prima rischiò la B. In sei in campo nel due a due contro l'Atalanta, in quattro erano titolari a Torino quel 10 maggio del 1981.

La stessa squadra che invece l'anno prima arrivò settima in campionato dopo il suo arrivo si trasformò. Migliorò del 200% il rendimento di ciascuno, cambiando la testa, le capacità di concentrazione, il modo di stare in campo.

per chi dice "eh, ma aveva dei fenomeni in squadra". No. Erano buoni giocatori, qualcuno molto buono. Campioni lo diventarono grazie a lui. Uno di loro diventò un fenomeno. Gli insegnò a muoversi in campo nel modo giusto; a capire quali fossero i momenti decisivi della partita; quando alzare l'intensità e quando addormentare la partita; come gestire l'approccio mentale ed emotivo ("quando arrivai a Roma rimasi colpito nel vedere che alcuni compagni vomitavano per la tensione prima di entrare in campo")

Lo sanno anche loro. Non vinceva le partite da solo; ma le faceva vincere a tutti i compagni. Perché si vince sempre come squadra, mai per merito di uno solo. E lo sapeva anche Maradona, che era il primo a battersi con Ferlaino per i diritti dell'ultimo massaggiatore o ragazzo della Primavera.

Mettendo la squadra prima del singolo mi ha emozionato come nessun altro mai. Perché per la prima volta, a 11 anni, capii che nella vita potevo vincere anche io

Wuanta retorica. E quante cazzate. Io mica me lo scordo quel rigore. Lasciamo poi perdere il paragone con maradona. Fu il barone a far diventare campioni dei grandissimi giocatori come pruzzo (,3 volte capocannoniere in un campionato in cui giocavano platini maradona zico rumenigge) conti nela ago vierchovod ecc

[Luke Skywalker]

Ottima metafora

Da tempo per me sono i "cokeheads"

[Velvetgold]

Possiamo semplicemente lasciar vivere il tifo e giudicare l’operato di questa o quella società ognuno con i propri parametri?

no, non possiamo
Dire che "uno vale uno" è un'inesattezza che non ha paragoni.

Se i parametri sono illogici, no i giudizi sono campati per aria e senza senso.

Uno spazio di discussione ha delle regole che non sono quelle della curva durante le partite.

quando si legge a commento di post sui social "posso esprimere la mia opinione?"
io rispondo: "no, non puoi. perchè non è un'opinione"

Se la stessa persona chiedesse "posso dire una cazzata" sarebbe più corretto e nessuno lo vieterebbe.
ci mancherebbe altro, siamo in democrazia

è una questione di etichette lessicali. opinione è una cosa, cazzata è un'altra. Se non ci si arriva, non posso e non voglio certo mettermi a spiegare la differenza.

A chi comunque non la capirebbe

[NaVaJo]

Perchè parti dal presupposto che la società non stia facendo il massimo?

Non ne posso essere sicuro. Ma ho questa sensazione dentro ...MIA SENSAZIONE Personal.
Non capisco delle scelte ... Le trovo irrazionali.
Alla fine pure la scelta di mou .
Dei DS
Ora leggo ad esempio di un interessamento per un DC da 20 milioni quando sono anni(7-8??) che non abbiamo un terzino forte a destra . Non spiegano, non parlano .. accettano FURTI DA PARTE DELL UEFA SENZA BATTERE Ciglio .
GIA quest ultima cosa mi fa incazzare e mi fa pensare che non facciano il massimo .
Lasciano solo ddr a fare tutto anche il comunicatore ...
Mi sembra logico che prima o poi sbagli.
Ha bisogno di un dirigente che sia preparato a parlare.
In tempi recenti su chiedeva un dirigente che faccia da cuscinetto fra società e squadra.
Ecco qui ci vedo un altra mancanza .
Ecco avere una società ricca che mi dà la sensazione che non faccia tutto con i giusti sentimenti è peggio di una società povera che faccia tutto dando il massimo.
Ecco spero di essere stato chiaro e GRAZIE PER LA Pazienza PER AVER LETTO STO TOMO DI MESSAGGIO

[MatteoAsroma90]

Mamma i fenomeni che so ricicciati fori